Comunicazione aziendale: il filo rosso tra Arte e Beauty.

Comunicazione aziendale: il filo rosso tra Arte e Beauty.

Il Coronavirus ha penalizzato diversi settori, tra cui quello dell'Arte e del Beauty. Due mondi opposti? Forse no: la resilienza potrebbe risiedere in un diverso punto d’osservazione.

Mantenere uno spirito intraprendente di questi tempi non è impresa facile. Alla luce di quanto sta avvenendo, sono molto i business che non hanno saputo – e ancora non riescono a - rispondere prontamente alla crisi determinata dal Coronavirus. Sono pochi i settori a non esserne stati intaccati. Alcune aziende hanno però saputo fare la differenza proponendo nuovi modelli di business, reinventandosi e puntando su una comunicazione efficace e all’avanguardia. Mantenersi al passo con il mercato vuol dire anche questo: saper cogliere la novità a piene mani.


Il mercato è in continuo fermento: farsi cogliere impreparati non può essere un’opzione.


Comunicarsi nel modo corretto è quindi fondamentale e per riuscirvi la parola-chiave è una sola: innovazione. Dal momento che gli scenari cambiano in continuazione, ridimensionare la tipologia dei messaggi che verranno comunicati è decisivo. Non basta conoscere bene il cliente, ma bisogna proporre nuovi valori e legami tra le cose che suscitino emozioni mirate.

Tra i vari settori intaccati dagli effetti del Coronavirus, vi sono quelli dell’Arte e del Beauty, i quali solo apparentemente appartengono a mondi lontani. Questo rapporto quasi ossimorico, presenta infatti alcune importanti affinità che potrebbero costituire un aiuto importante per entrambi.


L’arte come fonte di ispirazione per il make-up: non solo visi come tele da dipingere.


Nonostante la mascherina sono molte le persone che continuano a truccarsi, sdoganando così la credenza per cui il trucco serva solo per migliorare il proprio aspetto e per piacere agli altri. Il make-up è infatti qualcosa di più: è creatività, è passione, è un processo che ci fa stare bene, è possibilità di espressione e di opinione. Si tratta di aspetti che legano profondamente questa pratica al mondo dell’arte, la quale non può di certo essere concepita come mera capacità tecnica. Il Novecento è testimone delle strade che l’arte può percorrere: dalla body art alla performance, dall’arte concettuale a quella processuale. Così l’arte si declina in diverse forme, si libera da una corazza probabilmente imposta troppo a lungo.

Il mondo del beauty più o meno inconsapevolmente ha fatto tesoro di queste influenze visive ed esperienziali. Un modo di vivere il trucco come esperienza di valore è pertanto molto viva: colori, sfumature si inscrivono in un processo emozionale importante, che le aziende beauty potrebbero comunicare e mettere in evidenza, in modo da rilanciarsi e al contempo lanciare l’interesse per un patrimonio culturale che fa parte di noi. In tutto e per tutto, l’arte parla di noi e delle nostre stesse esistenze. Quale miglior modo di agire se non puntando sulla rappresentazione delle nostre emozioni?

Francesca Anzalone

CEO e Founder di Netlife s.r.l. (dal 2000), esperta di comunicazione e cultura digitale, specializzata in comm. emergenza e crisi. Autrice e Docente in ambito accademico. Podcast su Spotify: Comunicazione che passione!

4 anni

Molto interessante Chiara Zucca, e se le aziende del #Beauty si ispirassero a questa idea e in un periodo così complesso come quello che stiamo vivendo promuovessero i #musei che sono chiusi? Che cosa consiglieresti vista la tua esperienza e passione nel mondo museale? Quali i nuovi percorsi virtuali e innovativi?

Elena Bruscaglin

E-commerce & Project Manager, Customer Care Manager | Olalla.it

4 anni

Un binomio spesso trascurato, ma foriero di grandi opportunità. Ripartire dalla Bellezza può essere una chiave in questo periodo di incertezze, e ne vediamo molti esempi nel campo dell'arte e del beauty. Grazie Chiara Zucca per questa chiave di lettura!

Alessia Messina

Customer Success Specialist | 📍 Soplaya

4 anni

Brava Chiara Zucca, un punto di vista diverso e originale! In questo periodo abbiamo più che mai bisogno di proposte innovative per rilanciare il mercato. Ottimo lavoro 

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