Storytelling e Covid-19: la fase due
Lo scoramento è facile in questo periodo, sia come persone che come liberi professionisti. In questi giorni di "fase due sì, fase due quando" molti chiedono come mantenere attivo il proprio brand e la comunicazione senza infilarsi nel tripudio di dirette e contenuti che affollano il web.
Partiamo da un comandamento che vale sempre, ma di questi tempi vale doppio. Quando siamo imprenditori di noi stessi, tutto quello che facciamo è personal branding ed è comunicazione. Nel bene e nel male.
Senza far venire ansia (continua pure a sputare i noccioli di oliva nel piatto), è doveroso non perdersi anche quando tutto è sospeso e concentrarsi sugli obiettivi di business. Che si traduce nell'ennesima rivisitata al piano editoriale e ai contenuti (parole e immagini). Nel fare questo non perdere di vista i tuoi valori e l'identità professionale, evitando di svendere quanto hai faticosamente costruito. Ricorda: la fiducia delle persone si conquista nel tempo ma si perde in un attimo.
Allora cosa pubblicare? Nelle tue mani hai le chiavi della tua storia. La fase due è in arrivo ed è il momento di prepararsi. Mostra dei segnali positivi, ma evita ancora le foto in contrasto con le direttive di Governo.
Mostra ciò che il tuo brand è pronto a fare nella prossima fase del nostro viaggio eroico. Qualcosa che sia già o presto realizzabile. È soggettivo perché a parità di professione non esistono due professionisti uguali (è il mio mantra, lì sai). È giunto il momento di pianificare quel po' di futuro che è nelle nostre mani. 👉🏻 Parliamone se necessiti di un confronto. Il tuo photo 📸 storytelling ha bisogno di continuità.