CON GLI OCCHI DI SHAUN
This is England, film del 2006 diretto da Shane Meadows

CON GLI OCCHI DI SHAUN

Come dice Bateson, “noi pensiamo per storie”, e ciò che ci portiamo dietro altro non è che la storia della nostra famiglia e del nostro passato, e quindi, in parte, del contesto in cui abbiamo vissuto. Questo vale anche per Shaun, il piccolo protagonista di “This is England”, film del 2006 diretto da Shane Meadows: Shaun è strettamente vincolato al contesto in cui è cresciuto, alla storia di suo padre, e sarà strettamente vincolato ai contesti che dovrà affrontare durante il suo percorso di crescita descritto nel film; l'evoluzione e il cambiamento ci saranno quando Shaun deciderà di ricollegarsi alla sua storia passata e di ricominciare a raccontarla nuovamente. Ma andiamo per gradi...

1) Il contesto situazionale

Luglio 1983. Shaun ha 12 dodici anni, vive con sua madre, suo padre è morto nella “Guerra delle Falkland”. A scuola non riesce ad instaurare relazioni soddisfacenti col gruppo dei pari, ed è così che entra in contatto con un gruppo di “skinheads”: grazie a loro troverà un contesto supportivo che lo aiuterà ad affrontare questo momento di difficoltà (la madre è assente, non tanto dal punto di vista affettivo, ma soprattutto contenitivo, non riuscendo a fornirgli quell'appoggio e quella base sicura di cui avrebbe necessità). Durante una festa entra in scena Combo, uomo dal passato turbolento e violento che è stato in prigione per 3 anni. Il film tratterà dell'evoluzione di questo rapporto assai pericoloso fra Combo e Shaun, fino alle estreme conseguenze.

Per contesto situazionale si intende il luogo dove avviene una data comunicazione-comportamento: dove si trova Shaun e che realtà sta vivendo?

“Londra sta chiamando le città sperdute, ora che la guerra è dichiarata e la battaglia è finita”: l'incipit di 'London Calling' dei Clash rispecchia in modo assai preciso il clima che si respira all'interno della pellicola, e questo fin dall'inizio del film, nella “sigla” iniziale, quando il regista associa alla canzone, (scelta non a caso come tutte quelle presenti in “This is England”), una serie di immagini fortemente evocative: siamo in un periodo di forte crisi, un momento storico di grande precarietà soprattutto per le generazioni descritte da Meadows, in cui ad una fragilità economica si accompagna uno stato di totale destabilizzazione a livello sociale, con un'identificazione resa ancor più complessa dalle varie istanze e dai vari fermenti politico-culturali che la nazione stava attraversando. Siamo nell'Inghilterra sbandata ed industriale dell' “era thatcheriana”, e più precisamente in una cittadina imprecisata delle middlands inglesi, dove la povertà e lo squallore delle abitazioni si affiancano a birra e pubs gremiti fin dal primo pomeriggio.

E' il periodo dei “gruppi”, che avevano in questo momento la funzione di riempire un vuoto creato dalle strutture familiari e sociali latitanti, gruppi che passavano il loro tempo libero a vagare per le strade della città oppure a bere, oppure a giocare a calcio (anche questi aspetti descritti magistralmente dal regista).

Per quel che riguarda il giovane Shaun, la situazione è ancora più particolare: il ragazzo ha perso il padre durante la “Guerra delle Falklands” e si trova a dover affrontare in casa una madre che non riesce ad avere un ruolo supportivo adeguato, ancora immersa nel disperato dolore per la perdita del marito, e fuori casa un ambiente che non lo accetta. E' proprio per questo che Shaun avrà bisogno di trasformarsi anche esteriormente, per poter finalmente sentire appagato il suo bisogno di essere accettato, dal gruppo di skinheads prima (facendosi tagliare i capelli, comprando i “Doctor Martens” e facendosi regalare una camicia uguale a quella degli altri) e da Combo poi (si farà tatuare sul dito di una mano una piccola croce, emblema dei movimenti nazionalisti estremi inglesi, che aveva tatuata Combo stesso). 

Il primo avvicinamento al giovane Shaun termina qui. Ne riparleremo.


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