Concordato preventivo biennale …
Qualche giorno fa ipotizzai, scrivendo un articolo per la stampa specializzata. un parallelismo con un libro di Carlo Emilia Gadda, “Quer pasticciaccio brutto de’ Via Merulana”, romanzo ambientato nella Roma del 1927. Una storia che era anche il ritratto di una città e di una nazione degradate dalla follia del Ventennio, dove si riversava a ondate tumultuose una realtà perturbata e molteplice. Fin qui la digressione letteraria. Ebbene, senza nessun riferimento – siamo seri, per favore – a possibili riviviscenze di un regime scellerato, morto e sepolto, non è un azzardo rilevare che il concordato preventivo biennale, pessimamente partorito e ancor peggio gestito, si rivelerà un clamoroso fallimento, un pasticciaccio ancora di ragguardevole spessore. Con il caos normativo e la pessima organizzazione dell’Agenzia delle Entrate, che ha un concetto assai curioso di quale sia la mole di lavoro rovesciato, in tempi strettissimi, sugli studi professionali, aderiranno assai pochi, i quali – con buona pace del Fisco – risparmieranno un sacco di denaro. Perché è chiaro che, a questo punto, solo chi ha in previsione utili in significativo aumento nel 2024 e nel 2025 si accorderà, per due anni, con il Fisco. I cui timonieri, purtroppo, stagnano in un mare in bonaccia, senza remi e con le vele rotte. Il tempo mi darà ragione. Se così non sarà, farò pubblica ammenda. Intanto fa clamore l’arresto Paolino Iorio, direttore generale di Sogei, società che si occupa del sistema informativo della fiscalità, anagrafe tributaria, ricetta elettronica, tessera sanitaria, dichiarazione precompilata, fatturazione elettronica, controllo e tracciamento delle merci in import ed export, controllata al 100% dal Ministero dell'economia e delle finanze. Arrestato per corruzione e colto in flagranza di reato. Non proprio un bell’esempio, a tacer d’altro … Credo che dovrà “concordare” (patteggiare) la pena …