Cosa fa un public speaking trainer?
Cosa facciano gli altri colleghi non lo so, quello che faccio io è: diffondere consapevolezza e scardinare convinzioni negative.
Potrà sembrare strano, eppure, quando insegno public speaking a qualsiasi livello, le attività più importanti riguardano in bassa percentuale il parlare in senso stretto.
Nei corsi base, in moltissimi casi, mi trovo di fronte persone che approcciano il PS vedendo in esso l’ultima spiaggia per superare mancanza di autostima o timidezza genetica.
So bene quanto timidezza e mancanza di fiducia in sé stessi possano influenzare la comunicazione. Io stesso, fino ai 14 anni, sono stato un ragazzino timido, riservato e molto insicuro.
Nei livelli avanzati, invece, quando la preparazione è orientata a persone che hanno già esperienze di comunicazione professionale, ciò a cui mi dedico è la gestione dei momenti che gravitano intorno al discorso in sé.
Prima, durante e dopo, sono le tre fasi nelle quali è fondamentale sapersi gestire, sapere cosa fare e capire quali reazioni il nostro corpo produce.
A qualsiasi livello, la differenza la fanno i dettagli che riesco a fornire andando oltre la mera tecnica. Le sfumature che si acquisiscono con il provare per credere, permettono all’allievo di cucirsi addosso una sensazione positiva, nella quale confidare negli eventuali attimi di tensione.
Uno degli aspetti più belli che mi regalano i corsi di gruppo o one2one, è osservare dall’esterno il percorso dei timidissimi. Ragazzi o ragazze che hanno speso i primi 20/25 anni della loro vita in silenzio, passo dopo passo, iniziano ad esprimere pensieri, opinioni e sentimenti confidando in loro stessi come non mai.
Se devo trovare un punto speciale nei corsi public speaking superstar, invece, non posso che citare i momenti in cui lo speaker raggiunge davvero la mentalità della superstar. Che non vuol dire parlare all’infinito, saltare sul palco o lanciare fogli al pubblico, bensì saper misurare le parole, saper comunicare in modo evidente ed inequivocabile attraverso il solo linguaggio del corpo, facendo la differenza ad ogni respiro.