Credit Suisse, too big to fail or too big to be saved?

Credit Suisse, too big to fail or too big to be saved?

Lunedì Credit Suisse non sarà più la stessa. O smembrata e rivenduta a pezzi oppure comprata e fusa in altra entità che al momento sembra essere la rivale e concorrente UBS anche se si profila un duello all'ultimo sangue con Black Rock che pur smentendo il rumor starebbe proponendo una soluzione al certo default della banca svizzera. 

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Il 1Marzo 2006 Credit Suisse capitalizzava 560 miliardi di euro , oggi non più di 7 miliardi, una distruzione di valore immensa . 

Una operazione di salvataggio del genere , di fronte ad un ( ex ) colosso bancario può essere fatta solo svendendo a prezzi di saldo gli attuali asset e trovare un compratore molto grande che possa assorbire quello che oggi possiamo definire un asset zombie. 

Quello che abbiamo visto in questi giorni è la enorme velocità con cui possono cambiare gli assetti sui mercati finanziari ma soprattutto la incapacità da parte e dei regolatori e degli analisti di percepire quello che accade o potrebbe accadere. 

Ma adesso la domanda che tutti si stanno ponendo è se SVB e Credit Suisse siano solo due casi eccezionali in un panorama solidissimo oppure le prime teste che ruzzolano di un domino che è solo appena cominciato . 

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Da valutare che la speculazione è già pronta a manifestarsi su un mercato provato da aumento dei tassi che continueranno per mesi e da una inflazione che sta calando troppo lentamente soffocando ancora l'economia. 

I tassi. La Federal Reserve è di fronte ad un bivio e la mia valutazione è che , ( anche se questo non verrà mai detto) qualsiasi cosa farà settimana prossima avrà un effetto comunque molto pesante sui mercati. 

Se la Fed dovesse NON alzare i tassi , interrompendo momentaneamente il trend avviato mesi fa, la mossa verrebbe letta come una debolezza e un timore della Banca Centrale paurosa di destabilizzare altre banche e, paradossalmente ammettere ( consapevole o meno ) che il mercato è molto malato . La speculazione abbaterebbe così i mercati 

Se la Fed dovesse alzare i tassi di un quarto di punto la valutazione potrebbe essere di ulteriore debolezza e insicurezza e comunque un rialzo che non andrebbe a incidere , in tempi brevi, sulla inflazione . Anche in questo caso la speculazione agirebbe contro il mercato 

Se la Fed dovesse invece alzare i tassi di mezzo punto ( 0,5 ) pur andando a togliere liquidità ai mercati per definizione farebbe capire che non teme la speculazione , lasciando fare al mercato ma mettendo a rischio chi debole è o non ha capitali necessari per continuare a sopravvivere. I mercati potrebbero non cadere ma di concerto a questo l'eventuale dissolvimento di istituti bancari in sofferenza non potrebbe più essere deciso dall'intervento dello Stato ma solo definito da operazioni di mercato tra stessi istituti, facendo comunque scendere i corsi azionari aumentando il timore di contagio indiretto. 

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Comunque vada sono certo che vedremo nei prossi mesi molte operazioni tra Banche e/o istituzioni finanziarie , non è detto anche Compagnie Assicurative , tese al rafforzamento dei loro assetti prima che i ratios possano peggiorare o addirittura portate al default le società stesse. 

Dovremmo anche pensare e già lo si sta facendo se in campo bancario si debba operare una più netta distinzione tra credito e finanza. 

Ad oggi tutte o almeno la maggior parte delle Banche ha fatto o sta facendo finanza con i soldi dei cittadini con obiettivi più di moltiplicazione dei valori ( con moltiplicazione dei rischi connessi come vediamo ) piuttosto che utilizzare quei danari per aiutare la crescita industriale dei propri territori , con minori utili ma con minori rischi. 

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Altri parlano di un ritorno alla nazionalizzazione degli istituti bancari . 

È comunque credibile che appena vi sarà una normalizzazione di questa bufera finanziaria che durerà ancora per molto si possa riscrivere una pagina diversa di un settore che è scappato di mano o che forse si è voluto , per avidità o ingordigia senza freni, , far diventare quello che è adesso, e dove a farne le spese sono ( e purtroppo saranno ) sempre i più deboli.

Marco Contini

Marco Contini

Insurance Expert in Reorganization Corporate Restructuring and Corporate Governance, Expert in Underwriting, Claims, Marketing , Distribution, Insurtech , Business Advisor and M&A for Broker and Insurance Companies

1 anno

Come previsto UBS offre 0,25 franchi ( circa 0,26 euro ) per rilevare Credit Suisse, 1/7 del valore di borsa di venerdì , pena la capitolazione definitiva . In sostanza se l'acquisto non verrà ratificato dal CDA di Credit Suisse convocato in serata domani molto probabilmente sarà la borsa a portare il titolo a quel valore rendendo impossibile il salvataggio . Inizia il calvario previsto adesso.

In questo momento particolare,penso che per la FED,il "male minore"sia quello di non modificare il suo proposito di incrementare di mezzo punto il costo del denaro, rimanere "super partes" in questa situazione di grande incertezza rafforzerebbe la posizione dell'istituto rispetto al mondo finanziario. Certamente questo potrebbe causare altre ",vittime illustri" ma darebbe un segnale forte e chiaro ai mercati

Giuseppe Botta

RiskAktuaria - owner & founder

1 anno

the first .. of course

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