CRISI E MIGLIORAMENTO?

CRISI E MIGLIORAMENTO?

Oggi voglio iniziare con una delle citazioni più famose di Einstein.

Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni perché la crisi porta progressi. La creatività nasce all’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”

Albert Einstein

E’ difficile non essere d’accordo con un genio.

Però se dovessi guardare al nostro paese, dovremmo essere super benedetti, dovremmo essere il paese all’apice dell’evoluzione umana.

Dal 1948 ad oggi abbiamo avuto 67 governi, ponendo che nessuno è arrivato al suo termine naturale di 5 anni, significa che abbiamo avuto 67 crisi.

La durata media dei nostri governi è stata di ben 414 giorni…

Come è possibile poter imparare dalle crisi in questo modo? Anche se imparassimo qualcosa in che modo potremmo mettere in atto l’illuminazione, la benedizione della crisi, se poi abbiamo meno di due anni per mettere a terra il tutto? Bisogna Tenere conto anche della complessità dei temi di governo di una nazione e considerare i lacci e i lacciuoli della burocrazia che rallentano l’esecuzione delle idee.

Potremmo trincerarci nella frase : La vera crisi è la crisi dell’incompetenza

Certo i nostri politici non hanno dimostrato grande efficacia, ma dipende tutto dagli obiettivi.

Per esempio: il termine per la decorrenza del vitalizio degli attuali parlamentari è il 24 Settembre 2022, vorrei far notare la massima efficienza nel fissare le elezioni il 25 settembre così da mantenere il sussidio e ridurre i tempi per il nuovo governo.

Il fatto è che l’obiettivo dei politici non è il bene comune, ma il consenso.

Quest’ultimo spesso diverge dal bene comune, pensate ad un genitore che esaudisce tutte le richieste dei figli, anche quelle dannose per la loro crescita…

In famiglia almeno c’è stabilità, pensate ad un figlio che cambi i genitori ogni 414 giorni….

Eliminare il tema del consenso almeno per il tempo del governo, blindare la durata dei governi almeno per i 5 anni previsti (anche se non sono tantissimi), potrebbe essere la vera benedizione di questa crisi.

Oggi come oggi ogni forza politica in campo mi ha deluso, sarei però disponibile ad essere governato anche da quella che ritengo la peggiore a patto che sia stabile per 5 anni, che decida, metta in atto una strategia, un piano per risolvere i problemi del paese. Mi riserverò poi, come elettore di valutare l’operato al termine della legislatura, sperando che i miei concittadini possano valutare i risultati e non la propaganda, eliminando infine gli incompetenti e votando solo coloro che abbiano dimostrato risultati o almeno progressi.

Visto appunto che tutti i partiti non hanno soddisfatto le promesse e le mie aspettative, si potrebbe provare a passare ad un sistema maggioritario, sacrificheremmo la rappresentanza, visti il periodo e i risultati del proporzionale francamente preferisco la governabilità.

E’ un sogno che non credo si realizzerà. E’ da dopo il governo Renzi che si parlava di riforma elettorale come priorità, ma ormai sono anni che non se ne parla più.

Ci rivedremo quindi fra 414 giorni, sperando che i creditori che ci stanno prestando 200 miliardi di PNRR siano altrettanto pazienti.

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