Dedicato a quelli che nella vita non si sono fermati mai.

Oggi riflettevo su una cosa. Ho iniziato l'Università a Milano circa 20 anni fa, trasferendomi a 19 anni da un paesino della Puglia per costruire il mio futuro in nome della sempre cercata indipendenza. Mia nonna mi ha ospitato 1 anno, poi sempre in nome della tanto famosa indipendenza, ho cercato un appartamento in condivisione. Dal secondo anno di Università ho iniziato a lavorare part-time in un'agenzia di comunicazione (dopo uno stage) convinta che il miglior modo per imparare fosse il fare. Durante il periodo di esami, quando non ero a lezione, lavoravo qualche ora nel bar di mia nonna per avere un minimo di autonomia economica. Mi sono pagata l'Università privata con le borse di studio, cercando di pesare il meno possibile sui miei genitori. A meno di 2 esami e la tesi, ho iniziato un Master universitario per specializzarmi. Durante il Master ho iniziato uno stage in azienda che poi, dopo tanto impegno e fatica, si è trasformato in un impiego permanente. Nel corso degli anni questo lavoro mi ha dato grandi soddisfazioni professionali e personali, oltre che crescenti livelli di responsabilità. Insomma, se si considerano anche le scuole dell’obbligo e il liceo, io non mi sono fermata mai. Ho combattuto con grande energia e tanta fatica per costruirmi un futuro, senza darmi mai per vinta. Ora mi ritrovo in una condizione totalmente indipendente dalla mia volontà e che mi costringe a fermarmi, per la prima volta. O forse è questo il senso (per chi, come me, ne ha sempre cercato uno) e la lezione che tutti dobbiamo imparare, cioè che, a volte, bisogna pur fermarsi e "deporre le armi", tuo malgrado, e lasciare che le cose vadano come devono andare. Per rinascere...... più forti di prima.