Di che colore è l’oceano?
Nel 2005 usciva Strategia Oceano Blu, successo Globale, tradotto in 43 lingue che ha venduto più di 3,5 milioni di copie in tutto il mondo. Punto di riferimento che sovverte il pensiero tradizionale sulla strategia, un percorso coraggioso per vedere in maniera diversa il futuro e rendere la concorrenza quasi come un elemento irrilevante.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare la Strategia Oceano Blu offre un framework e strumenti analitici per creare un nuovo spazio di mercato rilevante, ridefinendo i confini e creando nuovi spazi anche all’interno dei settori preesistenti.
Nuovi spazio dove si è liberi potenzialmente di far navigare le nostre aziende fornendo un quadro strategico di riferimento e le azioni da compiere. La Strategia Oceano Blu si contrappone all’oceano rosso nel quale molte aziende troppo spesso oggi si sentono di navigare, un mare abitualmente presidiato da trappole che ostacolano la creazione di oceani blu strategicamente liberi e nuovi.
Occorre quindi porsi molte domande e soprattutto acquisire metodologie nuove e dotarsi di nuovi strumenti di navigazione: ma da dove partire?
Nel 2017 "Oceano Blu: cambiare" inserisce nuovi elementi, in primis un approccio sistematico in 5 passi che comprende, fortunatamente, l’osservazione della psicologia umana per costruire la fiducia delle persone:
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Se pensiamo di voler essere strategici oggi, che sia possibile per ogni azienda trovare la propria strategia Oceano Blu abbiamo bisogno di nuove mappe che spostino le prospettive e liberino l’immaginazione, consentendoci di smettere di credere nei limiti di oggi in modo da poter vedere e creare le possibilità di domani. Per fare tutto questo ci aiutano alcune parole che oggi appaiono ancor più attuali: Umanità, Fiducia e Competenza Creativa.
L’umanità aumenta la nostra fiducia nell’agire sollecitando il nostro coinvolgimento emotivo. Ci fa sentire sufficientemente sicuri di poter andare oltre ciò che sappiamo ed esplorare ciò che è ancora sconosciuto. E nel contempo ci ispira ad attingere alla nostra curiosità e creatività, che sono attitudini spesso sotto-utilizzate dalle nostre aziende e anche da noi stessi.
Eppure tutto questo è fondamentale per dare nuova forma ai confini del nostro settore e a ripensare a nuovi colori per nuovi oceani.