Donald Trump, l'ultimo inchino del <<Man Of The Hour>>
<<And the doors are open now as the bells are ringing out, 'cause the man of the hour is taking his final bow. Goodbye for now>> da "Man Of The Hour", Pearl Jam, 2003.
Donald Trump, il <<Man Of The Hour>> (letteralmente <<Uomo dell'ora, del momento>>), forse, sta giungendo al suo ultimo giro di lancette alla Casa Bianca. Dopo il doppio mandato di Barack Obama, dal 2009 al 2017, il tycoon salì al potere per riportare una destra industrialista e un caporalato che probabilmente mancava agli Stati Uniti dai tempi di George H. W. Bush. Il <<muro della vergogna>>, barriera che divide gli Stati Uniti dal Messico, eretta nel 1990 proprio da Bush Senior ha visto in Trump un fervido fautore di idee anti-sociali nonché compagno di merende oltre che di pensieri. Quel muro, vergognoso e ci tengo a ribadirlo, rappresenta il taglio netto tra il Capitalismo e il popolo, tra il ricco e il povero, un distanziamento sociale ante-COVID e una vergogna per l'umanità che da sempre lotta per i diritti umani.
Proprio il popolo, stanco delle continue <<invasioni barbariche>> di messicani e, più in generale, sudamericani in cerca di un sogno americano e una vita quantomeno dignitosa, è caduto nella morsa civilista che ha perfettamente orchestrato il ragno Donald dopo 8 anni di <<lunga vita e prosperità>> obamiana. Il vero sogno americano del tycoon è una continua nota stonata che imperterrita continua la sua fuga dalla scala musicale per voler rimanere sola contro tutti, su uno scivoloso pianoforte abbandonato perfino dalla sua squadra e dai suoi parenti più vicini. Anthony Fauci continua a dissociarsi sulle continue affermazioni di Trump di allontanamento dall'OMS e dalla sua imperterrita privatizzazione della sanità americana anche in un momento di totale sfaldamento dei 50 stati.
Donald Trump - Foto di CPAC
<<Stand Alone>> in informatica è un file che, per essere aperto, non richiede la presenza dell'applicazione mediante la quale è stato creato. Un Presidente capace di governare in maniera autonoma, questo è il sogno del Trump che da imprenditore - e figlio di imprenditore - ha voluto perseguire nella guida alla presidenza del, forse, agglomerato di stati più diversi e difficilmente gestibili per la varietà e vastità di popolazioni. <<America First>> è uno dei motti di Mister D. che negli ultimi vent'anni è passato dai Democratici ai Repubblicani e ora ha come primo pensiero quello di avviare una guerra politica contro la Cina che - secondo lui - ha creato in laboratorio il Coronavirus. Un uomo contro tutti. Se fosse un supereroe sarebbe senza dubbio Batman oppure Spiderman. Ma questa volta si parla di un settantaquatrenne contro tutti, lasciato ai margini perfino dalla moglie Melania che, si dice, dorma addirittura in un'altra camera da letto dell'immobile.
Lentamente il muro di convinzioni e voti che D. ha creato in più di mille giorni di Casa Bianca sta crollando a causa della gestione della pandemia. E stanno venendo fuori innumerevoli scheletri nell'armadio: lo screditamento nei confronti di Hillary Clinton, sua avversaria nelle presidenziali del 2017, le frodi fiscali prima del padre Fred e poi dello stesso Donald nella gestione di appalti a New York e in altre grandi metropoli degli States, il rapporto ai limiti del divorzio con Melania, la gestione fin troppo politicizzata della sanità privata, il potere straordinario nelle mani - o meglio nelle armi - della polizia americana, il pugno duro verso gli immigrati - anche nelle cariche più alte. Per non parlare di quell'odio viscerale - e sicuramente anche razziale - verso Barack Obama, la cui unica colpa è stata quella di erigersi da middle man a upper man e governare in maniera egregia 50 stati ed essere amato da tutti.
Donald Trump - Foto di Reuters/Leah Millis
Le porte della White House ora sono chiuse e Trump si barrica dietro una staccionata eretta per paura di incontrollabili mosse del 'popolino' che brama ora più che mai una sua reazione verso lo stato dittatoriale di polizia e verso un virus che ha portato l'America in cima al mondo, sì, ma dei morti. Non vi aspettate l'ultimo inchino dal <<Man Of The Hour>> e l'oramai classico claim <<Make America Great Again>> scompare dietro l'irridente ciuffo che ogni giorno perde sempre più potere.