... E se il bambino vuole sempre il premio❓
Lunedì scorso abbiamo esaminato come la gratificazione, ovvero un mix tra approvazione, contatto fisico, giochi, oggetti, cibi preferiti, sia molto importante in quanto permette di aumentare le probabilità che un comportamento socialmente buono venga appreso e ripetuto nel tempo dal bambino.
E infatti, generalmente, avviene proprio così: i comportamenti desiderati, ovvero quelli collaborativi, aumentano e quelli ostili diminuiscono.
"A questo punto si pone spesso un problema: come fare perchè il bambino diventi indipendente dal rinforzo e cioè perchè continui a comportarsi in maniera adeguata anche senza bisogno che ci sia un adulto sempre presente e pronto a dare un premio?" (Nisi A., Ceccarani P., p. 40).
Per rispondere a questa domanda è molto importante fare una pianificazione graduale dei nostri interventi per raggiungere questo scopo,ovvero:
👉 dopo aver identificato (1) e gratificato (2) un comportamento incompatibile ogni volta che si manifesta, inizieremo, una volta che questo comportamento si è stabilizzato, a gratificarlo ogni 2, 3, 4 e così via volte che questo modo di fare si presenta. N.B. Mai comunque far mancare i sorrisi e le frasi di incoraggiamento, quali, ad esempio, complimenti hai fatto proprio un bel lavoro;
👉 nella gratificazione a intervalli regolari si possono allungare in modo graduale i tempi di attenzione, concentrazione ... . Ad esempio, se la concentrazione del bambino è in grado di durare 2 minuti, all'inizio si gratificherà il bambino ogni tale intervallo di tempo per poi aumentare, una volta che il comportamento è diventato abitudinario, ogni 3, 4 e 5 minuti di attività. E così via.
Così facendo gradualmente si arriva ad eliminare in modo quasi totale le gratificazioni esterne.
👆 E se il bambino piagnucola e vuole a tutti i costi il premio❔
Pur procedendo con gradualità alla riduzione dei premi, può succedere che, aumentando il tempo del bambino in cui egli è privo di rinforzi, il bambino non ce la faccia e inizi a battere i piedi dopo un intervallo allungato di tempo.
Il comportamento da adottare da parte di genitori ed educatori è più semplice di quanto possa sembrare a prima vista: non andare in panico e ignorare il capriccio in modo da farlo scomparire del tutto.
" Probabilmente si sono risolti più capricci con questo metodo che con qualunque altro: si tratta soprattutto di essere coerenti" (Nisi A., Ceccarani P., p. 40).
Coerenza significa ignorare sistematicamente il comportamento da eliminare (quando non pericoloso) e non in modo occasionale.
Questo richiede un lavoro su noi stessi fatto di autocontrollo e disciplina interiore. Non è per tutti!
💬 Quanto ritrovi della tua esperienza in queste considerazioni❔
Luciana | 📧 lucianapellizzato@gmail.com | 📱 328 1556141
Riferimenti bibliografici: Nisi A., Ceccarani P., Il comportamento e le sue conseguenze, p. 40.
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