Easter what you want
Versione paracula della classica newsletter perché è quasi Natale e non voglio farvi perdere tempo (oltre a non averne affatto io, ma questa è tutto tranne che una novità).
In questo mese e mezzo ho fatto una cosa per me inedita: ho preso appunti sulle note del telefono per avere del materiale su cui lavorare, per essere puntuale, per non improvvisare come al solito, eccetera. Il risultato è questo:
E questo è tutto quello che ho da dire sull'organizzazione del lavoro.
Iniziamo!
40 cose
L'unica cosa che comprendo dai miei stessi appunti è che, in un giorno imprecisato, mi è capitato davanti l'articolo che parlava dei 40 anni di Alexa Chung, punto di riferimento stilistico di molti early millennial (quelli che, per intenderci, alle medie e spesso all'inizio delle scuole superiori non avevano il telefonino).
Alexa Chung oltre a essere gnocca è molto divertente, e ha scritto questo articolo per Vogue in cui elenca 40 cose che ha imparato durante i suoi primi 40 anni di vita. Si leggono qui in inglese e qui in italiano.
Sono d'accordo con lei quasi su tutto, dissento sul punto 31 e vorrei aggiungere qualche altra voce a questo lungo elenco:
41- Trova il prima possibile una o due città che ti piacciano molto, e tornaci spesso
42 - Entro i 40 anni trova un buon dentista, un ottimo parrucchiere e un ginecologo paziente
43 - Ah, e inizia già a 20 anni a frequentare un ottimo centro laser (ecco a cosa si riferiva la nota, ora manca solo capire cosa fosse "Pasticcio??"), lascia perdere la ceretta che fa solo danni
44- Non preoccuparti eccessivamente degli altri, almeno non di tutti. Di solito le persone ci rimangono molto meno male di quanto esprimano o di quanto tu pensi.
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45- Tieni da parte i soldi per le tasse, prima. Poi spendili tutti in un paio di scarpe Prada origami (non fare come me, che ho dovuto spenderli per un’auto. Vedi punto successivo).
46- Non comprare un'auto usata. Nel caso, rivendila entro l’anno.
47- Nella scelta tra menu carne e menu pesce sceglierai sempre il pesce e poi te ne pentirai. Non lo dico io, lo dice la scienza.
Tre libri da leggere nel 2024
Un libro per il lavoro: Il cigno nero, come l'improbabile governa la nostra vita - di Nassim Nicholas Taleb ovvero la potenza degli imprevisti sul mercato e sulla storia (pandemie, guerre, nascita di Internet, chiusura di Non è la Rai).
Un libro per studiare: Le forme elementari della vita religiosa - di Emile Durkheim ovvero la teoria del carattere sociale della religione e del carattere religioso della società, sento già che sarà un grande libro.
Un romanzo: Il processo Deltchev - di Eric Ambler ovvero "Quando gli dèi della buona letteratura presiedono alla nascita di un romanzo – il che, come sappiamo, non accade spesso –, può essere che la storia si presenti come uno di quei semplici, ma misteriosi giochi enigmistici in cui, per formare un disegno coerente, occorre unire una serie di puntini numerati. I puntini, in questo caso, sono gli effetti personali della vittima: una ventiquattrore con dentro solo un panino raffermo e una pistola, un vestito con il marchio di un campo profughi, una stilografica acquistata nel New Jersey..." (dalla quarta di copertina Adelphi).
Se avete consigli o sconsigli librari per me è il vostro momento: sono in buona e potrei persino non ignorarli.
Infine
I buoni propositi sono sopravvalutati. Ne salvo soltanto uno: contare fino a 10 prima di rispondere a quella mail. E poi rispondere lo stesso.
Chi ha voglia di aspettare la vecchiaia per coltivare il proprio brutto carattere?
Ci vediamo di là.