Effetto YOLO e ascolto 😉

📌📌📌Dove eravamo rimasti nella puntata dell’altra settimana? Ero al telefono con un CEO, alle 6 di mattina (per lui) le mie 8. "You Only Live Once" (YOLO) il tema della nostra call, le persone stanno ripensando al significato del lavoro. Appunto, si vive una volta sola, e da qua siamo partiti per preparare un piano di azione. In settimana con il CEO ho avuto tre video call, di 4 ore ciascuna, via Zoom.

✈️✈️✈️ Siamo a 800 kilometri di distanza, fino a 2 anni fa prendevo l’aereo, arrivavo la sera prima e il giorno dopo ci si trovava per i Board. 😳 Bah.... pensandoci oggi: quanto tempo sprecato, costi, stress. Entrambi ci siamo detti che durante questi incontri in Zoom siamo stati più attenti e focalizzati, rispetto alle consuete riunioni fisiche. Certo bisogna prepararli bene, non basta fare “on” sul tasto Zoom per cominciare e reggere 4 ore di videocall. Ma sapete qual è la cosa bella di tutto questo lavoro online? Che quando ci vedremo con l’amico CEO, a pranzo, sarà per il piacere di stare insieme, senza parlare di lavoro. Cominciamo a dividere il lavoro dallo svago in maniera più netta. Noi la vediamo così e voi? 

🇷🇪🇷🇪🇷🇪 Venendo ai meeting via Zoom ci siamo preparati con domande alla mano, condivisione di documenti on line, tutti belli concentrati sul tema. Il "quando trovarci" lo abbiamo definito attraverso i calendari condivisi. Niente mail di andata e ritorno, in cerca di date e conferme. Roba vecchia da rottamare. Gli ho girato il mio calendario e gli ho scritto: "trova spazio qua secondo i tuoi impegni".

Ti racconto un po’ come abbiamo fatto per cominciare il Progetto YOLO People. Abbiamo usato il Metodo LASER: Dialogo interiore - Convinzioni - Azioni - Risultati

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🟨 Come prima cosa il CEO ha annunciato a tutti cosa intendeva fare e perché lo faceva, usando il canale interno di whatsapp. Abbiamo preparato un breve video e mandato a tutti. All’inizio era un video troppo lungo, diceva troppe cose, così l’ho sistemato, in tempi rapidi, condividendolo con il CEO. Dettagli importanti quando si usano questi mezzi.

🟨 Poi abbiamo diviso il progetto di lavoro in 4 fasi:

🗺 Mapping del personale interno

🎤 Colloqui one to one

🪢 Piano operativo

👍 Azioni

Col 🗺 mapping volevamo avere un riscontro generale della situazione, ed abbiamo individuato 5 parametri di confronto. Abbiamo usato degli strumenti condivisi digitali per il sondaggio, mandato il tutto via e-mail ai collaboratori. In una giornata abbiamo avuto le riposte dell’80% delle persone. Come mai l’altro 20% non ha risposto? Proviamo a vedere nei prossimi giorni.

🎤 Poi abbiamo organizzato dei momenti di incontro con le persone, one to one, riservando loro un’ora di tempo. Abbiamo messo insieme delle domande per capire meglio la loro situazione, lasciando spazio ai loro commenti. Fra qualche giorno finiremo questi colloqui e passeremo alla messa a punto del piano YOLO e alle conseguenti azioni operative. Vi tengo informati sull’evoluzione del progetto.

Che cosa ne è venuto fuori dalle primissime attività? Le persone si sono sentite a loro agio perché abbiamo dedicato un 🦻ascolto attivo ed attento alle loro situazioni. Mi ha fatto pensare che oggi il lavoro non comincia più quando si varcano i cancelli dell’azienda e finisce quando si esce. E’ importante capire quale sia il tragitto che compiono per venire al lavoro. Ho capito che è utile aiutarle nel sistema di trasporto, ascoltarle nelle loro situazioni personali, magari organizzando dei servizi di carpooling. Anni fa i vecchi CEO amavano dire che “quando si entra in fabbrica si lasciano i pensieri a casa”. Questi colloqui ci stanno confermando che non è così, anche perché i pensieri passano i cancelli ed entrano in fabbrica, non temono barriere fisiche. Quindi piuttosto vanno “gestiti”, aiutando il collaboratore a mettere focus sulle attività aziendali durante l’orario di lavoro. Quando i confini degli orari si fanno meno netti bisogna porre attenzione a non approfittare degli orari serali per inviare mail, rispondere alle telefonate e fare attività di lavoro. Quante ore bisogna lavorare? E quali compiti si possono eseguire? Guardiamo al tempo o al risultato? 

Infatti, altro punto che sta emergendo, è l’equilibrio tra lavoro dentro l’azienda e fuori azienda che va ricercato. Possibile lavorare da remoto, non perché imposto, ma perché desiderato? Ogni scelta dovrebbe partire da richieste specifiche del collaboratore, anziché essere direttive aziendali dall’alto. Una nota curiosa e tenera. Abbiamo mai pensato che queste persone molte volte hanno anche degli animali a casa con loro? Sarebbe così scandaloso se portassero il cane al lavoro? Ma dove lo mettono, come si gestisce questa cosa? Abbiamo tutto un mondo da re-inventare. Da dove partire: 🦻🦻🦻 dall’ascolto!

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