Elba da Jazz Cafè di #Raffaele #Simone

Elba da Jazz Cafè di #Raffaele #Simone


E' qui per divertirsi il Prof. Raffaele Simone, e, come si addice a chi ha un'inveterata consuetudine alla parola, si prefigge anche di farci divertire e lo dichiara nell'incipit del racconto “Elba”, elbano in parte come si dirà e che già l'autore paragona ad Itaca.

Per chi non avesse capito ecco che lo scrive in corsivo “Capito?”, divertito.

E come diverte e si diverte un linguista? Ma che domanda noiosa: con una trama a mo' di racconto e con i fili che ti annodano e ti fanno cadere in piccole gustose trappole e lo immagini già lo studioso, seduto a tavolino, che riordina sms, appunti sui tovagliolini del bar, su device vari intento a tessere la trama di un "delitto" perfetto (che è possibile e come con la parola).

Noi che siamo a secchetto e possiamo non capire allusioni sottili siamo però in volo trasportati in località Seccheto che per caso si trova all'Elba ma nella lettura intravedi altre isole e anche il gorgo che richiama Ulisse, re di Itaca, alle colonne d'Ercole e qui non possiamo dire di più: il finale è riservato al lettore.

Nella tela del ragno cadono molti insetti che anch'essi sono protagonisti del racconto e ogni volta ripensi a Kafka ma la metamorfosi non c'è ... no, un attimo, non manca di cambi di scena: nulla va escluso fino all'ultima pagina.

Turisti attempati anzi esplicitamente definiti anziani vagano per l'Isola con un unico obiettivo: divertirsi in ogni senso ed in ogni modo ma questa ricerca spasmodica si rivela un tentativo di esorcizzare insicurezze e paure che si cerca di dimenticare in frenetiche giornate per far sera in attesa del mattino seguente uguale al giorno precedente nell'isola che all'autore ricorda quella di Robinson che segue l'Itaca illuminata poco prima, altro che Elba. Ed ecco anche Polifemo: no forse non finisce qui.

Seccheto ricorda un amico, al protagonista, significa umori, anima sicca, e senza lacrime, sicci oculi e a Lucio va bene così anche il suo nome richiama gli occhi o meglio la luce, lux.

L'Elba per Lucio è il luogo dell'anima anzi un momento di sosta per trovare il suo sé, attraverso un percorso in tre fasi secondo il consiglio di Flavia (un viaggio interiore simile alle tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso che dovrebbero portarlo a rivedere le stelle, a ritrovarsi)

Un inferno sicuramente “di cose implicite, attese annidate in parole che sembravano dire tutt'altro”.

L'isola viene sconvolta dal vociare insistente di turisti invadenti laddove Lucio avrebbe preferito il solito silenzio da deserto: deserto dei Tartari? No, da Monte Athos.

Il soul building non è una pratica facile e se non hai un duca giusto come Virgilio o Beatrice il viaggio è duro ed aspro oltre ogni aspettativa.

Lucio cerca “un centro di gravità permanente” come la canzone che qualcuno intona da una casa ma non lo trova in una donna che bussa alla sua porta in fuga da profferte che fanno parte integrante della comitiva in cerca di distrazione-divertimento mentre Raffaele Simone continua nel suo divertissement.

Lucio cui sembra a portata di mano se non la felicità, un'accettazione del suo passato “di cose non fatte” e in fondo di sé stesso, scopre che requie ed quell'ordine che Corinna cercava sono impossibili.

“Noi leggiamo libri” dice la donna che bussa alla porta e questo “basta a riconoscersi” conclude.

Forse non basta leggere e neanche scrivere per riconoscersi o conoscersi.

La vita è come il Pelago che Raffaele Simone richiama: un mare imprevedibile, indomabile.

Lucio, per cambiare dentro conta su un folle amore che gli consenta di fare un salto che infatti affronta e chi vuol sapere in che modo dovrà leggere il finale e riconoscerà Ulisse.


Raffaele Simone

Emerito di Linguistica a Roma Tre. Ha ricevuto una laurea honoris causa dall'Università svedese di Lund. È membro del comitato redazionale di numerose riviste scientifiche, in Italia ed Europa.

Suoi saggi di analisi politica e filosofico-politica sono su principali riviste di d'Europa (il Mulino, MicroMega, Le Débat ecc.).

Sue pubblicazioni: "Il Conciso" Treccani; "il Dizionario dei sinonimi e dei contrari"; "Dizionario analogico"; "Enciclopedia dell'italiano"; "Il mostro mite"; "Il paese del pressappoco"; "La terza fase"; "Presi nella rete. La mente ai tempi del web"; "Le passioni dell'anima"; "L'ospite e il nemico. La grande migrazione e l'Europa"

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