Emozioni miscelate (ovvero che cosa dovrebbe fare un brand in questo periodo)

Emozioni miscelate (ovvero che cosa dovrebbe fare un brand in questo periodo)

Questa mattina, durante una delle nostre infinite telefonate di lavoro per passare un po' di tempo in maniera utile, un mio amico mi ha detto una cosa che mi ha colpito: «è un periodo dove ci si deve aiutare tutti, più di prima».

Una banalità, certo. Ma non per forza una cosa scontata. Soprattutto per quanto riguarda il nostro lavoro, che associamo sempre alla parola social, ma del quale poche volte ricordiamo la sua componente sociale, fatta di rapporti umani, emozioni, sinergie.

Succede che a Biella il 13900 Cocktail Bar & Restaurant si inventa un servizio di cocktail a domicilio. Un'idea brillante e che, devo essere sincero, mi commuove. Tutto in questo periodo difficile ci tocca di più, ogni gesto è potenziato, è più forte, impattante, da una cena in famiglia a una skypata con gli amici, al fatto di aiutare un cliente o stare al telefono ore e ore per trovare soluzioni a problemi che l'altro ieri nemmeno ci eravamo mai posti.

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

La loro iniziativa, sebbene sarebbe stupido non considerare un business, credo che però rifletta proprio quello che diceva il mio amico questa mattina al telefono.

Non è questo il momento di disperarsi, come non è il momento di fregare la gente o i nostri clienti; è il momento di regalare qualcosa di vero alle persone. Di aiutarle, anche per quanto riguarda le loro più semplici esigenze.

Dal punto di vista umano, credo che il 13900 abbia fatto qualcosa di meraviglioso per tutti noi che, a casa, vogliamo gustare un cocktail (magari con qualche amico su Skype o con i nostri compagni di quarantena) per sentirci vivi proprio come quando il sabato sera lo passavamo al bancone, e non alla scrivania di camera nostra.

Ma dal punto di vista comunicativo, ha fatto ancora di meglio: ha offerto un servizio reale, onesto, originale, ma soprattutto utile. Una volta che questo periodo sarà finito, di certo la gente se ne ricorderà, penserà al fatto che mentre tutti eravamo chiusi in casa a impazzire, loro c'erano. Ma soprattutto assocerà il loro brand a delle emozioni ben precise.

E in un periodo così complicato, strano e inaspettato, credo di non sbagliarmi nel dire che un'emozione vale più di qualsiasi altra cosa.

Complimenti. E cheers.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Lorenzo Martinotti

Altre pagine consultate