EMOZIONI...non si può vivere senza...

EMOZIONI...non si può vivere senza...

LE EMOZIONI (e la crescita personale).

Le emozioni, se ne parla tanto e ne parlano tutti. Cosa sono e quante sono?

Uno studioso (Ekman) ha individuato 4 emozioni fondamentali o universali, cioè emozioni che sono riconoscibili in tutti i popoli della terra (anche quelli analfabeti). Si riconoscono mediante tratti universali del viso, e tutte le altre sono riconducibili alle 4 emozioni universali.

Ekman : emozioni universali:

•     COLLERA: sdegno – ostilità – fastidio – odio…;

•     TRISTEZZA: pena – malinconia – solitudine – disperazione …;

•     PAURA: ansia – timore – preoccupazione – spavento…;

•     GIOIA: divertimento – piacere – soddisfazione – entusiasmo…

La poesia si occupa molto di emozioni. Di seguito una mia poesia sulle emozioni...

“Emozioni”

Parole che ti toccano

ti urtano gli sguardi,

paure che ti assalgono

problemi in cui ti perdi.

Ferirsi coi pensieri

sentirsi non più visti,

gli oggi peggio di ieri

domani ancora tristi.

Poi un fresco sorriso

sguardi più leggeri,

distendilo il tuo viso

oggi ridi non è ieri.

Non senti più che è notte

adesso è fresca sera,

ripensi ad ansie matte

oggi è un’avventura.

E… scuro non è nero

dipende come stiamo,

e…bianco non è puro

noi li coloriamo…

Eppure… è l’esistenza

onde di sensazioni,

non so vivere senza

le semplici emozioni.

INTELLIGENZA EMOTIVA.

Grazie a Daniel Goleman, il padre dell’intelligenza emotiva, molti oggi sanno quanto è importante nel vivere sociale il peso di una seconda intelligenza (oltre quella cognitiva) detta proprio intelligenza emotiva. Si possono identificare 4 stadi o livelli di intelligenza emotiva:

Consapevolezza di sé:

•     osservarsi/ascoltarsi (i propri comportamenti);

•     riconoscere le proprie emozioni (paure, stress, gioie, dubbi…);

•     accettarsi (per come si è con pregi e difetti).

Gestione di sé:

•     controllare le emozioni (rabbia, dolore, sconforto, euforia…);

•     auto motivazione (darsi la spinta per fare delle cose desiderate);

•     essere ottimista (vedere noi stessi nel mondo in modo positivo);

•     essere responsabile (delle nostre scelte, decisioni ed emozioni).

Consapevolezza sociale:

•     essere aperti/disponibili (accettare gli altri e novità’, sfide, rischi…);

•     ascoltare e domandare (essere orientati agli altri, chiedendo e sentendo);

•     comprendere le emozioni altrui (cercare di sentire e capire le emozioni altrui);

•     assumere il punto di vista altrui (mettersi dei panni degli altri).

Gestione relazioni:

•     gestione dei legami (famiglia, lavoro, sport, tempo libero, sentimento…);

•     gestione dei conflitti (con gli altri, più o meno espliciti e diretti);

•     influenza (carisma, leadership, persuasione…);

•     collaborazione (teamwork, lavoro di squadra, gestione compromessi…).

I 4 livelli o dimensioni citati della intelligenza emotiva (consapevolezza di sé e gestione di sé, consapevolezza sociale e gestione delle relazioni) sono frutto di capacità individuali ed allenamento, ma sicuramente sono generalmente funzione di alcuni fattori determinanti.

Così, consapevolezza di sé e gestione di sé, sono capacità “interne” riferite a noi stessi che dipendono da fattori oggettivi quali:

·       età;

·       esperienza;

·       grado (%) di interazione nella propria vita.

Quindi, con lo scorrere della nostra età maturiamo progressivamente una crescente capacità di guardarci dentro ed ascoltarci nel profondo, come una crescente capacità di controllarci. Idem per l’esperienza di vita, cioè le esperienze diverse fatte da giovani, i primi amori, la paternità o maternità, le esperienze fatte nel lavoro o nello sport, l’esperienza di nonni, e quella di convivere con malattie ed acciacchi.Infine, conta molto quanto per propensione lavorativa e sociale siamo esposti alla interazione con gli altri (fattore esterno). Diversa sarà la situazione per un programmatore, che lavora al PC, da quella di un venditore, che lavora con gli altri.

Allo stesso modo le capacità più sociali dell’intelligenza emotiva dipendono da fattori oggettivi come:

·       ascolto (capacità di ascolto attivo);

·       osservazione (capacità di osservare attentamente gli altri e le dinamiche comunicative);

·       grado (%) di estroversione caratteriale (quanto siamo estroversi o introversi).

Empatia o carisma dipendono sicuramente da quanto so attivare l’ascolto attivo e l’osservazione attenta di ciò che gli altri fanno (e sentono) nelle relazioni. Sicuramente, poi’, una persona estroversa avrà naturalmente più facile accesso a relazioni spontanee, positive ed efficaci con gli altri.

Le emozioni sono un elemento fondamentale della nostra vita. Ovunque e con chiunque sono in gioco emozioni. In famiglia, al lavoro, nello sport ed anche da soli con noi stessi. Sapere individuarle e saperle gestire sono risultati di importanza incredibile nella nostra vita.

Allo stesso modo riuscire ad interagire con gli altri, sentendo e gestendo i flussi di emozioni tra noi e loro, è vitale. Quindi lavoriamoci, lavoriamoci tanto, impariamo a sentire ciò che ci accade dentro, e proviamo ad entrare in contatto con ciò che anche gli altri manifestano, su ciò che accade dentro di loro.


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