Eventi digital: conta più cosa o chi?

Eventi digital: conta più cosa o chi?

Pare che la moda del momento, per quel che riguarda i numerosissimi eventi del mondo digitale (forse non solamente questi, a dire la verità), sia quella di scrivere nel programma solamente le tematiche, senza indicare i nomi dei relatori se non all'ultimo momento. Mi è capitato di vedere questa cosa in almeno tre o quattro casi, negli ultimi mesi. Da un lato questo approccio mi piace, perché sono convinto che, quando si tratta di conoscenza, il contenuto debba sempre prevalere sul contenitore (il relatore) e sulla forma (i dettagli della conferenza).

Oltretutto, e ne ho già parlato qui, questo approccio contribuisce, credo, a riportare alla realtà quei troppi "big" (o presunti tali) che da qualche tempo camminano a 20 centimetri da terra, atteggiandosi a guru e sguazzando nella più totale autoreferenzialità. Io stesso, come ho già scritto, non mi sento affatto al sicuro da questa dinamica, che cerco per quanto possibile di contrastare.

Se guardo la cosa da un'altra prospettiva, però, e mi metto nei panni di chi tira fuori dei soldi per andare a (in)formarsi ad un evento, trovo parecchio fumoso questo modus operandi, quale che sia il nome dell'evento e la sua reputazione. Gli eventi li fanno l'organizzazione, i contenuti, gli sponsor, i media, il pubblico e i relatori, infatti. Quando una o più di queste componenti prendono il sopravvento sulle altre, tanto da farle finire in secondo piano, di sicuro c'è qualcosa che non va.

Nella fattispecie, ne sono convinto, questo sta avvenendo perché ci sono eventi ormai "storici" che si sentono talmente forti del proprio brand da considerarlo una garanzia assoluta, che in qualche modo deve bastare a chi paga per esserci. Un po' come se Apple tirasse fuori un nuovo smartphone senza indicare le sue caratteristiche tecniche, confidando solo sul suo nome e sull'affezione dei suoi clienti storici.

No ragazzi, non credo proprio che funzioni in questo modo. Magari i numeri continueranno a dar ragione, a quelle organizzazioni, ma sono convinto che alla lunga tutto questo genererà un reflusso. Un consiglio sincero? Niente superstar e niente guru, poca forma e tanta sostanza, ma se state organizzando un evento formativo il nome del relatore e la scheda tecnica del suo intervento non sono un optional, datemi retta.

FOTO: pixabay.com

Alberto Riva

Gestione e strategia d'impresa, marketing e comunicazione | Ecologica Naviglio S.p.A. - Gestione rifiuti industriali

8 anni

Ti do retta, Claudio, e aggiungo che anche il tema dell'intervento sarebbe cosa buona e giusta conoscerlo prima. :)

Christian Forgione

Founder di Digital Mood-Digital Strategist

8 anni

Condivido entrambi i punti di vista...!

Giorgio Fatarella🔹

Assistenti personali AI | AI generativa | Content Marketing | Strategie e progetti di crescita online | Strategie, progetti e formazione per inserimento A.I. in azienda o studi professionali |

8 anni

Concordo pienamente Claudio , l'autoreferenzialità dilaga in un modo tale che tra poco dovrà intervenire l'Autory per il controllo aereo ! Ciao.

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