Fai sbocciare il risparmio, con l’aiuto della BCE!

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Perché l’inflazione è così alta?

Perché le banche centrali aumentano i tassi di interesse?

Che cosa è successo sui mercati finanziari negli ultimi anni per spiegare una tale politica monetaria?


Le principali Banche Centrali mondiali, per fronteggiare la grande crisi finanziaria del 2008 e rimettere in moto le economie, hanno avviato una serie di politiche espansive e non convenzionali per creare nuova moneta al fine di stimolare prima e rinsaldare dopo le economie, incentivando i consumi e riportare nel sistema un po' di inflazione (nel corso degli ultimi vent'anni era praticamente sparita).

Indirettamente la politica monetaria accomodante ha spinto le aziende a investire e a raccogliere fondi, emettendo a loro volta prestiti obbligazionari a costi limitati dato che i tassi di interessi erano ai minimi storici.


La pandemia e il Lockdown nel corso del 2020 hanno frenato gli acquisti di beni e consumi, la successiva riapertura dell'economia ha provocato un'impennata dei costi delle materie prime. Successivamente nel 2022 la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche internazionali, soprattutto quelle tra Cina e Stati Uniti insieme alle politiche di zero Covid imposte da Pechino, hanno messo ostacoli alle catene di fornitura globali comportando un rallentamento del commercio e facendo salire ulteriormente i prezzi. Infine l’Europa ha importato ulteriore inflazione attraverso l’acquisto delle materie prime, quotate in dollari che nel corso dell’ultimo anno si è rivalutato molto, rendendole ancora più costose in euro.


A partire dagli ultimi mesi del 2021 le banche centrali sono entrate in fibrillazione, alla luce dei nuovi livelli di inflazione in forte crescita, cambiando completamente atteggiamento in pochi mesi: sono passate da una politica monetaria espansiva caratterizzata da bassi tassi di interesse a una restrittiva ovvero con tassi di interessi in crescita, modificando radicalmente l’effetto su privati e aziende.


Da un lato privati e aziende hanno assistito all’incremento del costo del denaro. Chi aveva contratto debiti a tasso variabile, mutui, finanziamenti o prestiti ha visto l’aumento dell’importo degli interessi da pagare a ogni scadenza.

Dall’altro l’aumento dei tassi permette di tornare a trovare rendimento nell’investimento in obbligazioni. Prima con tassi di interesse così bassi era difficile trovare rendimento per chi investiva in obbligazioni negli anni scorsi, ora invece il risparmiatore può tornare ad investire in obbligazioni, ricevendo anche una cedola in molti casi anche interessante.


Come per ogni aspetto del mondo finanziario, ci possono essere al tempo stesso fattori favorevoli e avversi, riuscire a ponderarli tutti e scegliere al meglio non è mai facile.

La consulenza di un professionista qualificato aiuta a decidere in maniera consapevole, trovando le soluzioni più adatte alle proprie esigenze.


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