Inflazione: una tassa patrimoniale molto salata
“Sono 11 anni che i tassi non salgono nell’area dell’euro!” Così Christine Lagarde in risposta ai giornalisti nella tanto attesa conferenza stampa di Giovedì.
Ma facciamo un passo indietro: perché la Bce dopo 11 anni ha deciso di attuare una politica di rialzo dei tassi d’interesse? L’inflazione che effetti ha sui nostri risparmi?
Spesso con i miei clienti mi trovo a dover dare una risposta a questi quesiti, perché se da una parte sono temi caldi che vengono dibattuti su tutti i principali quotidiani, spesso i non addetti ai lavori faticano a comprendere in maniera chiara gli effetti che questi fenomeni hanno sulla nostra vita quotidiana e sui nostri risparmi. L’enciclopedia Treccani definisce l’inflazione come “l’aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta”.Ritengo che oggi giorno basti fare un pieno di benzina o andare al supermercato per toccare con mano l’aumento dei prezzi che la Bce cercherà di contrastare attuando un graduale rialzo dei tassi, come già messo in atto dalla Fed.
Ma che effetto ha l’inflazione sui nostri risparmi depositati in conto corrente? Un brevissimo esempio per facilitarne la comprensione: 100.000€ depositati oggi sul conto corrente, ipotizzando un’inflazione costante al 6% (oggi in area Euro siamo addirittura all’8%) per i prossimi 3 anni, farà si che nel 2025 i nostri 100.000 € avranno un potere di acquisto pari a 83.000€ ca, ossia una perdita del potere d’acquisto di 17.000€ in 3 anni.
Concetto molto più immediato è quello di tassa patrimoniale, come il celebre prelievo forzoso pari al 6 per mille effettuato sui conti correnti degli italiani dal governo Amato nel 1992 e che ciclicamente i media ripropongono generando terrore tra i risparmiatori del bel paese.
Sorge spontaneo domandarsi perché se il 6 per mille è la tassa patrimoniale e 6% l’inflazione, la gente sia così spaventata da una possibile nuova patrimoniale e “fa spallucce” a un’inflazione che erode i suoi risparmi in maniera molto ma molto più concreta.
La risposta a questa domanda la lascio a voi lettori, ma non preoccupatevi perché in tempi di mercato come questi sono diverse le alternative al conto corrente che possono mettere i nostri risparmi al riparo dall’inflazione.
Vuoi sapere quali?! Beh per quello sentiamoci pure 😉
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