QUI E ORA
ULTIMA DOMANDA DELL'INTERVISTA 12/01/1986 DI ENZO BIAGI AD OSHO

QUI E ORA

L’essere consapevoli implica essere costantemente in relazione con se stessi, percepire sé, le proprie emozioni, pensieri, sensazioni e la realtà esterna e accettare ciò che accade, che sia positivo o negativo, per ciò che è. Il vivere “qui e ora”, di cui si scrive dai tempi antichi, è una delle cose più complesse da fare. Viviamo pensando spesso al passato o al futuro, rimuginando su ciò che è accaduto, soffermandosi sui pensieri negativi, rimpiangendo ciò che è stato o non stato fatto, domandandosi cosa sarebbe successo se… “Se avessi saputo che…”, “Se solo avessi fatto...”, “Se mi fossi comportato così forse…”. Allo stesso modo non è funzionale pensare troppo al futuro. Non parliamo qui di progettualità, di obiettivi che si vogliono raggiungere e che, per questo, si pianificano nell’ oggi, dell’organizzare i propri impegni professionali o privati. Parliamo di quell’ atteggiamento di proiezione costante a ciò che potrebbe accadere o accadrà, pensando frequentemente, con ansia e apprensione, a ciò che si dovrà fare il giorno dopo o il mese successivo, agli impegni da portare a termine, preoccupandosi per quello che potrebbe accadere: “Cosa farò se…”, “Chissà se andrà bene…”.

Di seguito il pensiero espresso da Osho Rajneesh ad Enzo Biagi per essere felici.

ULTIMA DOMANDA DELL'INTERVISTA 12/01/1986 DI ENZO BIAGI AD OSHO

Qual'è la tua ricetta per essere felici ?

Osho: Ogni bambino nasce felice. 

Ogni bambino nasce innocente e meraviglioso. 

Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi si perdono; la loro innocenza viene distrutta.

Tutta la loro felicità si trasforma in disperazione.

Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell'uomo più ricco del mondo. 

Qual è il suo segreto?

Quel segreto è anche il mio. 

Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l'aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. E’ qui e ora. 

Non pensa al passato, non pensa al futuro. 

E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. 

Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti. 

Perché il passato non esiste più e il futuro non esiste ancora. 

Vivere nei ricordi, vivere nell'immaginazione significa vivere una vita non esistenziale; e vivendo fuori dall'esistenza ti sfugge cosa l'esistenza è.

Sarai inevitabilmente infelice, perché per tutta la vita ti lascerai sfuggire la vita stessa. 

Perdi un'occasione dopo l'altra, ma la vita non ti dà due istanti contemporaneamente: te ne dà solo uno alla volta! 

E quell'istante può essere vissuto oppure ce lo si può lasciare sfuggire. 

Esistono due modi per farselo sfuggire o ci si lascia appesantire dal passato.

Oppure ci si fa attrarre dal futuro... e l'istante scompare! 

Ci si lascia sfuggire ciò che è reale desiderando ciò che reale non è: l'infelicità umana è tutta qui.

Io cerco di aiutare i miei amici a capire una cosa sola: vivi nel presente.

In questo istante, ora, non esiste infelicità, né sofferenza, né angoscia.

Se ti allontani dal presente, entri in un mondo irreale... e l'irrealtà sarà inevitabilmente fonte di infelicità. 

La realtà è estatica e il solo modo per collegarsi al reale è non lasciarsi sfuggire il momento presente. Se conosci il gusto, se anche una sola volta hai assaporato cosa si prova a essere nel presente - a volte, mentre guardi un'alba o un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporare il gusto - ti stupirai, ma possiederai per sempre la chiave che ti introduce nel reale.

Una chiave universale che può aprire tutte le porte dei misteri della vita, delle sue estasi e delle sue bellezze. 

Non avete bisogno di un Gesù Cristo che vi conduca in paradiso; siete in grado di essere in paradiso qui e ora. 

Perché il paradiso non è da qualche parte nell'alto dei cieli. E’ qui, da qualche parte! 

Mi ricordo di un ateo che in salotto aveva scritto la frase che riassumeva la sua filosofia: "Dio non é da nessuna parte (nowhere, in inglese, n.d.t.)". E tutti coloro che andavano a trovarlo non potevano fare a meno di vederla, ragion per cui da li partiva ogni discussione.... un giorno all'ateo nacque un figlio, che crebbe fino all'età in cui si impara a sillabare. Un giorno il bambino era seduto in braccio al padre, fu attratto dalla scritta sul muro e si mise a leggerla. Riuscì a leggere "Dio", ma "nowhere" era una parola troppo lunga. Per cui la divise in due e lesse: "Dio è qui ora", ('now here' in inglese, n.d.t.). Il padre rimase sconvolto, non aveva mai pensato a quella possibilità di lettura... si dice che la sua filosofia di ateo andasse in frantumi. Iniziò a pensare alle implicazioni di quel qui e ora.

Nel qui e ora non troverai Dio, ma qualcosa di più grande: troverai un'essenza divina. 

Questo è il termine che designa l'esperienza suprema della beatitudine. Ricorda quelle due parole: qui e ora, e conoscerai il segreto della felicità suprema. 

Non è mai esistito altro segreto, né mai ne esisterà un altro. E tutto qui! 

Ed è semplicissimo, facilmente a portata di mano di ogni essere umano.

Non occorre appartenere a una chiesa o a un'organizzazione. 

Non devi portare con te una sacra Bibbia, i Veda, la Gita o il Corano. Devi solo capire un po' di più la tua mente e le sue funzioni, come agisce. 

La mente non è mai nel presente, mentre il tempo è sempre presente; per cui la mente e il tempo non si incontrano mai. 

Ecco dov'è la tragedia: a ogni istante ti sfugge il treno e continuerai a perderlo per tutta la vita.

Un grande mistico stava morendo. 

I suoi discepoli gli erano vicini e gli chiesero:

"Maestro, qual è il tuo ultimo messaggio?" 

Il Maestro morente aprì gli occhi e indicò col dito il tetto della sua capanna.

Uno scoiattolo stava giocando; tutti i discepoli guardarono verso l'alto e per un istante vi fu un silenzio assoluto.

Il Maestro disse: 

"Questo è il messaggio di tutta la mia vita. Vivi nel momento. E’ meraviglioso ascoltare lo scoiattolo che gioca sul tetto, senza preoccuparsi di altro". 

E aggiunse: 

"Ora, posso morire" e morì col sorriso sulle labbra, il volto soffuso di beatitudine. 

Perfino nell'ultimo istante della vita il suo messaggio fu: 

sii qui e ora. 

Quello è anche il mio messaggio.

Se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà nient’altro che l’Adesso e il Qui, il Qui e l’Adesso.

Richard Bach


Filomena Natarelli

Traduttrice, Interprete bilingue e Formatrice - Docente della SCUOLA INTERPRETI CON ESPERIENZA TRENTENNALE

1 anno

Una bellissima riflessione!

Paolo Bergamino

Operations Supervisor presso Besser TTS SpA

1 anno

Se non vivi ciò che credi finisci col credere ciò che vivi....e la caduta non ha ha appigli se non decidi di cambiare...

Vassallo Laura

Gestione segreteria per 18 anni, rientro nelle categorie protette

1 anno

La consapevolezza porta con sé, in sintesi, come è possibile essere in pace con il mondo e con le altre persone, pur continuando a rimanere se stessi. Qua, però, la domanda slitta dalla circostanza spazio temporale al soggetto, che per sua natura, sfugge lo schema spazio temporale, noi si siamo qui ora e adesso, ma arricchiti della esperienza passata, ma con la voglia di avere sempre nuove prospettive sul mondo. Tanto che le dimensioni temporali del passato, presente, futuro sono marginali se si supera lo stato dell'esistenza gettata tra le cose. Imprigionarsi in schemi temporali e contingenti, quando persino la fisica l'ha superati, francamente è desueto

Carlo Parlagreco

Consulente del lavoro e della formazione

1 anno

Grazie per la condivisione

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate