Gardaland, che magnifica metafora di vita.
Ogni tanto mi piace passare qualche pomeriggio a Gardaland con Aurora o Giulia (alternate perché portarle insieme vuol dire finire con la labirintite acuta).
Ogni volta che entro a Gardaland, così come in tutti i parchi divertimenti in cui sono stato, da una parte scateno il bambino che è in me, dall’altra parte non posso fare a meno di leggere qualche potente metafora della produttività.
Devi sapere che Garland è diverso da tutti gli altri Parchi Divertimenti del mondo per un particolare specifico.
E questo particolare rende le dinamiche vissute in una giornata nel parco incredibilmente simili alle dinamiche vissute all’interno di un’intera vita dalla maggior parte delle persone.
Tutto è iniziato la prima volta che ho visto lo spillatore dell’acqua gratuito di Gardaland (la foto che vedi qui sotto).
4 secchi di rame con un foro che eroga acqua a circa 10 ml/secondo. In pratica ci vuole circa 1 minuto per riempire mezza bottiglia di acqua, più la coda, andiamo ad una media di 5 minuti.
La gente lo chiama ‘servizio gratuito’ ma non è esatto.
A Gardaland non c’è niente di gratuito. Quando non paghi, la valuta è il tuo tempo.
Il problema della gestione del tempo è stato analizzato già dal team Disney nel 1999. Si erano resi conto che se la gente passava meno tempo in coda poteva passarne di più nei negozi a spendere denaro, quindi idearono la ‘Disney’s FastPass’.
Un servizio gratuito che permette ai visitatori del parco di prenotare un gioco per volta e presentarsi al momento giusto senza fare la coda.
Mirabilandia ha optato per una strategia simile di coda virtuale che hanno chiamato: ‘V Pass’.
Ma Gardaland ha fatto una scelta diversa.
Gardaland non si è limitato a ridurre le code … ha deciso di trasformare il tempo in una seconda valuta.
A Gardaland, come nella vita, puoi pagare in due modi: con il tempo o con il denaro.
La loro risposta alla gestione delle code è stata la “Gardaland Express”, per gli amici ‘Salta Coda’, istituita nel 2006 (dal 2021 adottata anche a Disneyland Paris).
L’idea è: vendere un massimo di 3.000 card al giorno ad un prezzo maggiorato, i cui possessori possono saltare le code (alla faccia degli altri).
Mi sono messo a fare due conti:
Considerando i 192 giorni di apertura dal 4 aprile al 1 novembre, il fatturato potenziale di questa iniziativa è di 5.760.000 euro. Applicando ragionevoli percentuali di scarto, è verosimile ipotizzare una cifra tra i 2 e i 3.000.000 di euro in più all’anno. In 17 anni fanno 40 milioni di euro contati male.
Per vendere cosa nello specifico?
Il Tempo alle persone.
I Parchi una volta vendevano solo divertimento, oggi oltre a quello vendono anche il tempo, e sembra rendere piuttosto bene.
Così le persone devono prendere un sacco di decisioni come quella di abbeverarsi ad una fontana gratuita investendo 5 minuti oppure acquistare una bottiglietta d'acqua a 2 euro in 15 secondi.
5 minuti e 0 €uro o 15 secondi a 2 €? Pagare in tempo o pagare in denaro?
Questa è una grande metafora della vita e della produttività, e sai perché?
Perché non sono le persone più ricche che acquistano il Salta Cosa o la bottiglietta a 2 € come verrebbe immediato pensare.
Sai invece chi sono?
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Sono le persone che hanno deciso PRIMA quali attrazioni fare.
Mi spiego meglio.
Gardaland fa circa 12.000 visitatori giornalieri di media. Vuol dire che l’80 % circa delle persone che entra nel Parco, messo davanti alla scelta: 40 € in più o 4 ore di coda preferisce le 4 ore di coda.
E questo non capita perché non hanno 40 € da investire o perché le card sono finite (mi sono informato e vanno sold out solo in rari casi).
Questo succede perché l’80 % delle persone vede le giornate in un parco divertimenti come ‘relax’ e quindi non ha la più pallida idea di cosa farà nel parco.
Io quando vado a Gardaland so esattamente quali giochi voglio fare.
Mi organizzo sul lavoro e A MAGGIOR RAGIONE nel tempo libero.
Mi lascio naturalmente aperto a ghiotte opportunità estemporanee, come spettacoli fuori orario o voglie improvvise delle mie bimbe… ma se queste opportunità non capitano, io HO UN PIANO.
A differenza degli altri, so esattamente cosa farò con ogni singolo minuto che risparmio.
Non lo sapessi, probabilmente acquisterei anch’io in minuti piuttosto che in €uro.
Ho letto un libro molto bello qualche anno fa, scritto da Randy Pausch. Si intitola ‘L’ultima lezione’. Ed è in senso letterale poiché Randy scrive questo libro dopo aver saputo di avere un Cancro al Pancreas e pochi mesi di vita.
Randy nel libro fa un esempio che mi si è tatuato nella memoria.
Racconta di essere andato al supermercato un giorno, aver pagato e nel parcheggio essersi accorto che la cassiera non gli aveva dato il resto di 5 dollari.
Automaticamente stava tornando indietro, poi si è fermato. Ha pensato a cosa poteva fare in quei preziosi 20 minuti di tempo e ha deciso che valeva molto più di 5 dollari.
La gente che non ha piani non dà valore al tempo, e quindi dà valore solo all’altra valuta: i soldi. (E la gente non si fa piani sul lavoro, figuriamoci fuori dal lavoro).
Così, in questo clima di ‘siamo qui per divertirci e abbiamo tutta la giornata e il tempo che vogliamo’, non si pensa al tempo che scorre. I soldi invece, quelli di solito li contiamo più volte al giorno.
Poi ad un certo punto si sentono gli altoparlanti che dicono che il parco sta per chiudere e di avvicinarsi all’uscita.
Per Randy gli altoparlanti sono arrivati a 48 anni.
Per altri possono arrivare a 90.
Sicuro è che arrivano per tutti.
E quando arrivano, molti proveranno la sensazione di aver fatto un po’ poco nel Parco rispetto a quello che avrebbero potuto fare … e scopriranno per giunta di avere ancora qualche soldo in tasca.
Ecco la metafora della vita.
Iniziamo che abbiamo la sensazione di avere tutto il tempo del mondo.
Poi, non sapendo esattamente come investirlo, nelle scelte preferiremo sempre pagare in tempo piuttosto che in soldi.
E così, alla fine, ci rimarrà il rimpianto di non aver sfruttato quella magica, unica, giornata al Parco Divertimenti come avremmo potuto fare.
Quante cose avremmo potuto fare se avessimo avuto più tempo … quante belle cose rimarranno solo nell’universo dei ‘se’ e di ‘ma’.
Questa, che ci piaccia o no, è la descrizione di come milioni di persone vivono la loro intera vita.
Una giornata a Gardaland senza un Piano, aspettando in coda e con i soldi in tasca.
Lavoratore in negozio di elettronica
1 annoBella analisi. Comunque nei bagni di Gardaland l'acqua è potabile ed è la stessa della fontanella con i secchi. Ci sono degli adesivi di fianco ai rubinetti che lo segnalano. È quindi possibile riempire una bottiglia in 5 secondi. Meno di acquistarla a 2 euro ai distributori.
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1 annoCaro Amico Marco Il tuo discorso non fa una piega Ma si tratta sempre di più di cynical business ossia massimizzazione del profitto da parte dell’azienda Come quando vado a sciare in inverno e non c’è’ equilibrio tra portata oraria massima degli impuanti vs numero di giornalieri venduti e sei costretto a fare code di 20 minuti per fare una pista in discesa di 3 minuti come la Franchetti a Cortina NOBLE business e’ un’altra cosa