GENERAZIONE MARE
Giornata Nazionale del Mare - 11 Aprile 2022

GENERAZIONE MARE

L'11 aprile è la Giornata Nazionale del Mare, una ricorrenza che La Repubblica Italiana ha istituito nel 2017 con lo scopo di sensibilizzare le persone, in particolare le giovani generazioni, sulla conservazione del mare e delle specie che lo abitano. 

Anche le Nazioni Unite hanno deciso di proclamare il Decennio del mare 2021/2030 per promuovere lo sviluppo sostenibile e l'implementazione dell'Agenda 2030 e dei 17 obiettivi che si propone di realizzare. Si tratta dieci anni dedicati all’Oceano e alla salvaguardia del mare e della sua salute.

L’obiettivo è quello di costruire un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica attorno al quale mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile con l’obiettivo di arrivare a costituire una vera e propria Generazione Oceano, pienamente consapevole del suo valore. 

Non dobbiamo dimenticarci altresì che il mare è la principale fonte di cibo e sostentamento per oltre 3 milioni di persone, e che inquinarlo significa comprometterne gravemente salute e qualità della vita. Le Nazioni Unite precisano che, per ottenere questi ambiziosi risultati, è necessario fornire le competenze a tutti con un equo accesso ai dati utili per implementare le tecnologie a tutela dei mari. 

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Quali sono le Minacce all’ecosistema marino?  

Svariate sono le minacce che purtroppo colpiscono i nostri ecosistemi marini da sempre, dalle calamità naturali all’azione dell’uomo. Vediamone quelle legate ai nostri comportamenti e sui cui possiamo intervenire:  

  • Inquinamento, fra le fonti ci sono le immissioni costiere (scarichi di liquami o rifiuti industriali), la deposizione atmosferica (tutte le sostanze inquinanti rilasciate in aria e portate in mare dalle piogge) e le fonti offshore (l’inquinamento causato dalle navi, dall’estrazione di petrolio e di risorse minerarie). 
  • Eutrofizzazione, provocata dal rilascio in acqua di nutrienti che provengono dai fertilizzanti usati in agricoltura e negli allevamenti. Un’alta concentrazione di nutrienti in mare genera una crescita eccessiva di fitoplancton che porta a un veloce esaurimento dei nutrienti, di conseguenza alla morte degli individui. 
  • Pesca, in molte parti del mondo la quantità di individui pescati supera quella degli organismi abili alla riproduzione. Questo succede da quando la pesca artigianale ha lasciato il posto a nuove tecniche. Il dragaggio e la pesca a strascico, ad esempio, possono provocare danni estesi agli habitat marini. Un altro fenomeno dannoso è la pesca fantasma e la pesca illegale. 

Tutte queste attività provocano danni irreparabili e cambiamenti della distribuzione e dell’abbondanza degli organismi, portando ingenti perdite nella diversità biologica. 

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Un consiglio per salvaguardare il mare

Organizzate i vostri viaggi prenotando con anticipo il parcheggio in aeroporto o porto, qualora partiste da lì. Questo vi permetterà di evitare di girare per cercare parcheggio riducendo notevolmente le emissioni di CO2. Nel luogo di destinazione poi, preferite l’utilizzo di mezzi pubblici o, meglio, delle biciclette quando potete.

I nostri mari assorbono circa il 25% delle emissioni di anidride carbonica emessa dai trasporti. Rendendo l’acqua più acida, la CO2 danneggia molte specie marine.

Per proteggere il mare, bisogna innanzitutto capire il punto nel quale ci troviamo e quale ricchezza rischiamo di sprecare con le nostre mani. Dalle acque del mare, infatti, arriva circa la metà dell’ossigeno che respiriamo e sono le stesse acque marine che assorbono il 25 per cento dell’anidride carbonica. Dunque, il mare è come gli alberi sulla terra. Fondamentale per l’intero equilibrio del Pianeta.  

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