Grazie a chi crede in noi Giovani!
Questa settimana la mia Azienda Tantosvago Srl (tutto attaccato mi raccomando il mio CEO ci tiene molto) mi ha dato la possibilità di fare online un corso di formazione per approfondire, o meglio imparare, perché non ho una laurea in materia, l'argomento delle Relazioni e Comunicazioni in ambito lavorativo con i vari rischi, ruoli e tecniche di gestione. Per il corso online è stato necessario un breve procedimento preliminare di iscrizione ed ho avuto subito accesso alle lezioni che prevedono dei test ed infine un attestato. Ora, mi trovo a scrivere il mio primo articolo su LinkedIn prevalentemente per non parlare del corso, pur quanto interessante possa essere, ma bensì condividere, con chi sta dedicando qualche minuto a questa lettura, una riflessione per me molto importante.
Non sono mai stata la prima della classe e neanche un'appassionata di cultura, ma pur sempre curiosa, ho sempre ricercato la via più semplice per ottenere le cose e vissuto una generazione in cui non avere qualcosa era un fallimento, un motivo per essere sfigato insomma, un capriccio che ci faceva vedere la realtà talmente nera che alcune volte ho quasi odiato i miei genitori, che per fortuna hanno tenuto duro dico oggi. Mi ritengo fortunata ad aver vissuto ancora quegli anni '90 che stavano cambiando parallelamente alla mia crescita, ma mi hanno fatto goderei dei Coccolotti, i ciucci colorati e il Tamagotchi, per non parlare del Crystal Ball che appena comprato sono stata un paio d'ore circa a chiedermi con quale strana logica e chimica potesse crearsi e altrettante ore per staccarmelo dalla suola delle pantofole. "Almeno con questo non rompi niente e poi non macchia" recitava l'indimenticabile jingle, ma per mia madre era pur sempre un'arma nucleare ai candidi muri di casa. Waterful Ring Toss, il Camper di Barbie e Ken, ma la sabbia magica? Se il Crystal Ball era invenzione pura, questa era un viaggio fino alla Luna col ritorno. Insomma, non mi è mancato proprio nulla per aver avuto una bella infanzia ed adolescenza.
Ho finito il Liceo Linguistico con scarso successo e il mondo del lavoro mi ha subito accolta a braccia aperte nonostante le mie competenze, dopo un anno all'interno dell'azienda che non ci tengo a nominare, ho ottenuto il mio primo contratto a tempo indeterminato e da quel momento non ho mai smesso di volere sempre di più. Forse egoismo, forse egocentrismo, forse quel giusto sentimento che un giorno mi ha fatto cambiare strada con una nota di malinconia a quello che è stato e non poteva che non essere. Ho cercato un altro lavoro all'altezza della mia volontà e retribuzione. "Alla tua età" "Hai ancora gli anni per uno stage" "Abbiamo bisogno di un tuttofare" "Stiamo cercando qualcuno" "Al momento, ma in futuro non sappiamo" "Siamo sicuri che un giorno.." da lì il mio primo incontro con LinkedIn, fino ad allora sconosciuto, e poi : gennaio 2020 un'Azienda decide che è per me il momento di iniziare un nuovo percorso. Un nuovo bagaglio, un nuovo tassello, un nuovo mattone. E figurarsi che per le prime settimane non comprendo nemmeno di cosa si occupa esattamente.
Covid-19 dopo un mese dall'inizio del mio nuovo ruolo e posto di lavoro, una pandemia che fa fin da subito paura e ci obbliga a lasciare gli uffici e tornare nelle proprie abitazioni ed aspettare. Aspettare che passi sì, ma quello che non mi aspettavo era il rinnovo al termine del periodo di prova perché siate onesti, quale imprenditore potrebbe rischiare in un momento così delicato di rinnovare dei ragazzini e senza alcuna esperienza, o breve. Eppure Mac sotto alle dita che scorrono veloci, iPhone 6 per continuare ad essere operativa nella gestione delle chiamate, smart working, corsi online, gruppi sui social network per non smettere di condividere coi proprio colleghi ed uno stipendio. Mi rendo conto di chi non è fortunato come me e allora mi auguro solamente per il mio futuro, e per il nostro, che finalmente ci sia una svolta alle situazioni di assenteismo, di gelosia, di mobbing, di "timbro e scappo", del menefreghismo da parte delle risorse e di superficialità dall'alto invece, dove è tutto scontato ed ovvio, dove "io ti pago e tu devi essere grato".
Immagino che sarà difficile, ma vorrei essere speranzosa anche in questa situazione e credere che ci saranno più imprenditori come il mio, e più risorse come me. Davanti al corso online ci sono tre "me" intanto : l'Es che qualche anno fa schiaccia play, si alza dalla sedia, gira per la stanza, canta, parla agli amici con il cellulare, mangia, torna e schiaccia fine; l'Io che non sa se schiacciare play e quando schiaccerà fine, tanto non è un corso online ad insegnarmi come cavarmela nella vita. E, infine, il Super-Io che mi tiene seduta sulla sedia, davanti al pc prendendo appunti, cercando di capire che è importante continuare a conoscere e comprendere per essere grati sì di chi ci paga, ma poter essere Noi domani a pagare qualcuno.
Flexible Benefits Account - H&B
4 anniGrazie mille a tutti 😊
General Manager and Co-Founder in Tantosvago Srl
4 anniGrazie Giulia, apprezzo molto il messaggio che passa dal tuo post. Inoltre è molto piacevole da leggere per come scrivi. A presto! Ci rivediamo in #tantosvago!
Partnership Director & Founder di Tantosvago e GOWelfare
4 anniGrande Giulietta!... dai alla fine siamo un bel gruppo ... siamo fieri di voi... #Tantosvago sempre e comunque
Brava Giulia 👏 bel pezzo e bella storia! Complimenti per questo piccolo grande traguardo!