Ho mollato.
Ho mollato.
Mi hanno detto in troppi che non ce l’avrei fatta, davvero troppi. E io ho finito per credere loro. E ho mollato. Non farò mai il lavoro dei miei sogni, ho deciso di rassegnarmi a vivere una vita priva di esagerate ambizioni, e più reale.
Questo è il rassegnato il messaggio che ho ricevuto la settimana scorsa da un mio lettore, un messaggio che trasmette tutto il suo dolore e la sua resa. Un messaggio che in realtà è portavoce del disagio di tanti, delle scelte di tanti. Scelte rassegnate che vengono compiute dopo aver ascoltato tanti pareri che unanimamente decretano il nostro fallimento, e che alla fine diventano convinzioni.
Il principio psicologico secondo il quale finiamo per credere a ciò che tante persone ci ripetono si chiama Effetto della Verità Illusoria. Questo fenomeno, che è stato studiato per la prima volta negli anni '70, si innesca quando la ripetizione di una stessa informazione porta le persone a percepire questa informazione come verità, indipendentemente dal fatto che lo sia o meno.
Il funzionamento di questo principio si basa su tre meccanismi mentali:
1. la familiarità: la ripetizione rende un'informazione familiare e il nostro cervello tende spesso a confondere la familiarità con la veridicità. In pratica, più una informazione è familiare, più ci sembra credibile.
2. Risparmio di sforzo cognitivo. Ricordiamo che la funzione primaria della nostra mente è quella di farci risparmiare energie e poiché le affermazioni ripetute richiedono meno sforzo cognitivo per essere processate, esse vengono accettate come vere più facilmente. Insomma il nostro cervello preferisce elaborazioni cognitive meno dispendiose.
3. Bias di conferma: le persone tendono a dare maggiore peso alle informazioni che confermano le loro convinzioni preesistenti. Se un'affermazione viene ripetuta spesso è probabile che venga integrata nelle convinzioni della persona.
Ecco perché quando tante persone continuano a ripeterci la stessa cosa, finiamo per crederci.
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E a questo punto abbiamo una scelta. Mollare, ad esempio, è una scelta. Un'altra scelta, che probabilmente ci può portare molte più soddisfazioni, è quella di non ascoltare queste persone.
Ogni tanto ripenso a tutte le persone che mi hanno detto che non ce l'avrei fatta a diventare una professionista nel mondo della formazione a questo livello, "perché siete già in troppi, perché in Italia non funziona, perché sei partita tardi e bla bla bla". E quando ci ripenso mi viene da ringraziare queste persone e... me stessa.
Perché non è tanto ciò che ti dicono che determina i risultati che ottieni, quanto come scegli di utilizzare ciò che ti dicono.
E io ho scelto di usare queste frasi limitanti come forza propulsiva. Più mi dicevano che non ce l'avrei fatta più studiavo, facevo corsi, mi impegnavo.
Più mi dicevano che non avrebbe mai funzionato più mi lanciano in nuovi progetti, e più mi dicevano "vola basso che così quando cadi ti fai meno male" più io volavo alto.
E ora che mi trovo a fare Formazione e Coaching in giro per il Mondo, con persone straordinarie in aziende prestigiose, felice come mai avrei potuto essere se avessi ceduto ai miei detrattori, ringrazio queste persone e dico loro: gli unici veri limiti a quello che puoi fare sono solo nella tua testa.
Se vuoi un aiuto da parte mia per tornare a credere e realizzare i tuoi sogni, scrivimi a info@robertaliguori.com
Sarò felice di aiutarti.
Associate A.I.L. (UK)
6 mesi….. é la stessa cosa di un genitore che proibisce al figlio o figlia di uscire la sera …… si è tolto la Sua preoccupazione e non si è posto il tema di educare …..