Il Bitcoin: la storia di un'idea rivoluzionaria.

Il Bitcoin: la storia di un'idea rivoluzionaria.

Il Bitcoin: la storia di un'idea rivoluzionaria.


"Il futuro del denaro è digitale e Bitcoin è la sua prima pietra miliare, per capirlo, non basta guardare solo ai suoi prezzi, ma bisogna comprendere la sua tecnologia, le sue implicazioni sociali ed economiche e il suo potenziale. Solo allora saremo in grado di cavalcare l'onda del cambiamento e trarne i benefici."


La storia

Prima di cominciare a spiegare cosa sono i bitcoin, vale la pena fare una premessa che a molti potrebbe sembrare scontata ma invece è fondamentale. Il valore che noi attribuiamo a una moneta è frutto di una convenzione. Le banconote di per sé sono solo dei pezzi di carta e se possiamo utilizzarle per ottenere beni e servizi è perché siamo tutti d’accordo sul potere d’acquisto che riconosciamo loro. Non ha senso affermare che il bitcoin è solo un numero all’interno di un computer o di una rete, perché la banconota potrebbe essere, appunto, solo carta. Affinché le cose cambino, basta che tutti lo decidano.

I bitcoin sono una moneta digitale che gli utenti conservano in portafogli virtuali chiamati wallet.

Possono essere usati per fare pagamenti verso negozi o società che li accettano, per trasferire denaro ad altri utenti, o più semplicemente come strumento di speculazione.

Un fenomeno rivoluzionario

Negli ultimi 10 anni un nuovo movimento sociale ha dato vita a un vero ecosistema monetario digitale. La rivoluzione sta nel fatto che il sistema può essere governato dagli utenti della rete.

Un cambiamento epocale che si verifica per la prima volta nella storia dell'umanità. Possibile grazie alla Blockchain, la tecnologia chiave dietro alla maggior parte delle criptovalute. La Blockchain non è applicabile solo a sistemi di pagamento digitali e alternativi, ma può essere sfruttata in svariati settori come quello della sanità, dell’Internet delle Cose, della burocrazia: per certificare lo scambio di informazioni importanti e sensibili. Secondo un recente studio dell'agenzia di consulenza Deloitte, il 28% delle maggiori compagnie specializzate in tecnologia e finanza hanno già investito più di cinque milioni di dollari in tecnologie blockchain, questo nel 2018, per passare agli oltre $5 miliardi nel 2020! Inoltre, molte grandi aziende come IBM, Microsoft, JP Morgan, Santander, hanno investito in tecnologie blockchain, creando soluzioni e utilizzando la tecnologia per migliorare i propri servizi e prodotti. In generale, l'investimento nello sviluppo della blockchain di Bitcoin proviene da una varietà di fonti, tra cui società di investimenti, società di tecnologia, organizzazioni no-profit e grandi aziende, tutti interessati a sfruttare le potenzialità della tecnologia blockchain e del Bitcoin.

Torniamo al bitcoin: molti esperti sostengono che sarà l’oro del futuro, uno dei motivi è la sua scarsità. Rappresenta uno dei primi esempi concreti dell’idea di criptovaluta, descritta originariamente nel 1998 da Wei Dai nella mailing list Cypherpunks. Bitcoin è caratterizzato dall’impiego della crittografia e dall’assenza di istituzioni finanziarie: nessun potere centrale governa il network della moneta.


Il problema della sicurezza

L’idea di criptovaluta in sé non è innovativa, sin dagli albori di Internet ci sono stati movimenti volti alla creazione di una moneta virtuale, che puntavano all’indipendenza e alla libertà dai sistemi di controllo governativi.

Tuttavia, i teorizzatori non sono mai riusciti a risolvere le problematiche connesse alla natura intrinseca del dato informatico. In quanto digitale è afflitto da numerosi fenomeni di copia non autorizzata... Basti pensare, per esempio, alla lotta tra hacker e case discografiche. Ogni metodo utilizzato da queste ultime per evitare la copia contraffatta dei brani musicali veniva regolarmente aggirato dai pirati rendendo la tecnologia poco sicura. Il bitcoin risolve questo grossissimo problema presente fin dalle prime teorie cypherpunks (un cypherpunk è un attivista che sostiene l'uso intensivo della crittografia informatica come parte di un percorso di cambiamento sociale e politico, inizialmente comunicavano attraverso una mailing list, in gruppi informali con l'intento di ottenere la privacy e la sicurezza informatica degli account personali, attraverso l'uso della crittografia), chiamato doublespending. Si tratta della possibilità di spendere o creare due volte lo stesso token (gettone o moneta). Il metodo classico per ovviare al problema è l’utilizzo di un'autorità centrale accreditata che gestisce il sistema combattendo la contraffazione, per esempio aumentando la difficoltà di riproduzione delle banconote e dando ai falsari del filo da torcere.

La svolta avviene nel 2008, quando viene implementata la tecnologia Blockchain per le transazioni in bitcoin. La blockchain è un registro pubblico dove ogni transazione viene verificata in modo decentralizzato da parte degli utenti della rete, chiamati Miner, che certificano le operazioni sulla moneta tramite un processo di proof-of -work. Il risultato finale può essere definito effettivamente "oro digitale". Prendendo come esempio il business dei metalli preziosi, il bitcoin diventa una delle prime valute digitali a prova di double-spending, rendendo possibile un aumento di valore credibile. Il fenomeno ha una portata talmente vasta che oggi viene insegnato e studiato nelle Università di tutto il mondo.


Il valore del bitcoin

Il valore del bitcoin è determinato dal mercato attraverso la ben nota legge economica della domanda e dell’offerta. Una particolarità del bitcoin, che fa crescere esponenzialmente il suo valore, è la quantità limitata del numero di monete che si possono coniare (in gergo si dice: minate). Il valore massimo di monete è di 21 milioni e al momento ne sono state minate poco più di 19 milioni. Secondo alcuni calcoli approssimativi il tetto massimo di 21 milioni sarà raggiunto nel 2141.

Questo perché ogni quattro anni il numero di bitcoin emessi viene dimezzato (secondo l’attuale potenza di calcolo), così come la quantità di moneta distribuita a chi scopre i nuovi blocchi (tramite il processo di mining) da aggiungere alla Blockchain.

Un'altra caratteristica del Bitcoin è che il software necessario alla sua creazione è open source e non proprietario. È stato sviluppato e continua a evolversi grazie a una comunità di volontari che collaborano insieme per risolvere i problemi e migliorare il progetto. La Bitcoin Foundation, costituita nel 2012, si occupa di coordinare lo sviluppo lato software ed è una società senza scopo di lucro.

Nel caso in cui la fondazione Bitcoin cessasse lo sviluppo tecnico, il lavoro verrebbe comunque portato avanti da sviluppatori volontari. Anche nell'ipotesi che vede Bitcoin Foundation o un altro soggetto cercare di prendere il controllo del software per minare (vedremo che qualche disavventura Bitcoin Foundation l'ha attraversata), l’enorme comunità diffusa si rifiuterebbe di continuare a sviluppare aggiornamenti e migliorie, necessarie per il funzionamento stesso del sistema.

Oltre alla tecnologia dietro ai bitcoin, anche il team alle spalle della criptovaluta è decentralizzato, rendendo il meccanismo più sicuro. La frammentazione qui rappresenta un punto di forza. Caratteristiche che candidano il sistema Bitcoin a essere eletto tra le invenzioni più importanti degli ultimi 100 anni.


Le tappe più importanti


Nel 2008, Satoshi Nakamoto, il pseudonimo dietro il quale si cela l'identità del creatore di bitcoin, pubblica il white paper "Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System". In questo documento, Nakamoto descrive la tecnologia alla base della criptovaluta, che utilizza una rete peer-to-peer per consentire il trasferimento di valore senza la necessità di intermediari finanziari.

Il white paper di bitcoin presenta e sviluppa diverse innovazioni, come ad esempio il concetto di "proof-of-work" (dimostrazione di lavoro), che permette di rendere sicure le transazioni senza affidarsi a terze parti, e il sistema di "blockchain", che registra in modo permanente e pubblico tutte le transazioni effettuate con bitcoin.

Con il rilascio del software open source di bitcoin, chiunque può creare un portafoglio e iniziare a utilizzare la criptovaluta. A pochi mesi dalla pubblicazione del white paper verrà minato il primo “blocco”, creando anche i primi 50 bitcoin, conosciuto poi come "genesis block".

Il 2008 rappresenta quindi l'anno di nascita di bitcoin e delle sue tecnologie fondamentali, che hanno poi permesso lo sviluppo di un intero ecosistema di criptovalute e applicazioni basate sulla blockchain.


Nel 2009, viene rilasciata la versione 0.1 di Bitcoin, segnando l'inizio della sua storia. In questo anno viene anche creato il primo blocco di bitcoin, noto come Blocco Genesi, che contiene 50 bitcoin. Il 3 gennaio, Satoshi Nakamoto, il creatore di bitcoin, genera questo primo blocco.

La prima transazione in bitcoin viene effettuata il 12 gennaio tra Satoshi Nakamoto e Hal Finney, un noto esperto di crittografia. Vale la pena notare che l'hash della transazione del primo bitcoin contiene il testo "The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks". Queste parole rimandano al titolo di un articolo del Times, che parlava del ministro delle finanze del Regno Unito, Alistair Darling, che stava cercando di salvare le banche dal collasso legato alla crisi finanziaria del 2008.

Il valore di bitcoin viene reso pubblico per la prima volta il 5 ottobre 2009, sul sito New Liberty Standard, ad 1 dollaro corrispondevano 1.309 bitcoin. Tuttavia, il primo scambio effettivo tra bitcoin e dollari americani avviene solo il 25 aprile 2010. All'inizio, la diffusione di bitcoin è stata lenta, con i miner che potevano generare bitcoin solo utilizzando il proprio computer e effettuando transazioni dirette tra utenti. In questo periodo, solo pochi pionieri erano interessati alla criptovaluta e probabilmente non immaginavano neanche l’impatto che questa tecnologia avrebbe avuto, ma stavano cambiando il mondo. La rivoluzione ha interessato tutte le principali attività umane, come ad esempio la finanza (transazioni e nuovi strumenti finanziari), l’e-commerce (metodi di pagamento), la cybersecurity (nuovi protocolli di sicurezza, come la crittografia asimmetrica), il gaming (certezza dei dati alla fonte), la supply chain management (tracciabilità di filiera e trasparenza) e molto altro. Pensiamo a come internet ha cambiato il mondo, rendendo possibile la comunicazione e la condivisione di informazioni a livello globale, l'incremento del commercio elettronico e la crescita del lavoro a distanza, ha permesso lo sviluppo di nuove tecnologie e ha dato vita a nuove industrie. Il potenziale impatto del Bitcoin sul mondo potrebbe essere molto più significativo. Internet ha cambiato il modo in cui le persone comunicano, lavorano, acquistano e condividono informazioni, mentre il Bitcoin potrebbe cambiare il modo in cui gestiamo e utilizziamo il denaro rendendo più facile, per le persone, effettuare transazioni, ridurne i costi e migliorare l'inclusione finanziaria. Potrebbe anche avere implicazioni per la privacy e la sicurezza dei dati, poiché utilizza la tecnologia blockchain per garantire la tracciabilità e la sicurezza delle transazioni.



Nel 2010, si assiste a un aumento dell'adozione di bitcoin da parte di attività commerciali e a un aumento della sua popolarità.

Viene effettuata la prima transazione commerciale importante con bitcoin. Il programmatore Laszlo Hanyecz paga 10.000 bitcoin per due pizze, spendendo all’epoca 25$. Questo evento rappresenta comunque un importante traguardo per la diffusione di bitcoin come metodo di pagamento e ne segna l'inizio dell'adozione da parte di diverse attività commerciali. Questa transazione in particolare è considerata un momento storico per la comunità di bitcoin, poiché ha dimostrato che la moneta digitale poteva essere utilizzata per effettuare transazioni commerciali reali.

Inoltre, nel 2010 viene lanciato il primo mercato di scambio di bitcoin, Mt. Gox, che permette agli utenti di acquistare e vendere bitcoin utilizzando denaro fiat (ad esempio, dollari o euro).

Nel corso di quest'anno, viene anche rilasciata la versione 0.3 di Bitcoin, che introduce una serie di miglioramenti al software, tra cui la possibilità di utilizzare indirizzi bitcoin più brevi e più facili da ricordare.

Sempre nel 2010 viene creato il primo "faucet" di bitcoin, ovvero un sito che offre piccole quantità di bitcoin gratuitamente agli utenti che lo visitano. Questo ha permesso a molti nuovi utenti di avvicinarsi a bitcoin e di iniziare a utilizzarlo.

In sintesi, il 2010 è stato un anno importante per lo sviluppo e la diffusione di bitcoin, con l'aumento dell'adozione da parte di attività commerciali, la creazione di un mercato di scambio e il rilascio di nuove versioni del software.


Nel 2011, il valore del bitcoin raggiunge quello del dollaro, e il suo uso viene pubblicizzato sulla rivista Time. Tuttavia, durante l'estate, un utente viene attaccato da un hacker e dichiarerà poi di essere stato derubato di 25.000 bitcoin, pari a circa 375.000 dollari al momento. Poco dopo, il database di MtGox, una piattaforma di scambio di criptovalute, viene violato e gli indirizzi email e le password di 60.000 utenti vengono rubati e diffusi. Inoltre, gli hacker riescono ad accedere all'account di un amministratore del sito, abbassando il tasso di bitcoin a 1 centesimo e cercando di acquistare diverse migliaia di monete. La piattaforma chiude per una settimana intera. In seguito, l'organizzazione che diffonde materiale segreto, Wikileaks, inizia ad accettare donazioni in bitcoin, mentre il sito e-commerce "nascosto" SilkRoad permette di utilizzare bitcoin per l'acquisto di materiale illecito. Queste e altre organizzazioni hanno scelto di accettare bitcoin come forma di donazione perché la moneta digitale offre una maggiore privacy e sicurezza rispetto alle tradizionali forme di pagamento, come le carte di credito e i trasferimenti bancari. Infatti le donazioni in bitcoin non possono essere bloccate o tracciate da governi o istituzioni finanziarie, il che significa che tali organizzazioni, come pure il normale utente, possono continuare a ricevere fondi anche in caso di embargo o sanzioni. Nel mese di agosto si tiene la prima conferenza Bitcoin alla World Expo di New York. E’ comunque molto importante sottolineare che ci sono stati alcuni casi di frodi e di attacchi informatici contro gli exchange, e i wallet di alcuni utenti, di criptovalute, che sono stati utilizzati per rubare bitcoin, ma questi attacchi sono stati causati dalla vulnerabilità dei sistemi di sicurezza degli exchange/wallet stessi, e non dalla blockchain di bitcoin. Fino ad oggi, la blockchain di bitcoin non è mai stata violata o compromessa. La sicurezza della blockchain di bitcoin è garantita dalla crittografia e dalla difficoltà di risolvere i problemi di hashing utilizzati per la sua funzione di consenso. In generale la blockchain di bitcoin è considerata la più sicura e affidabile tra tutte le criptovalute esistenti.


Nel 2012, Bitcoin ha continuato a crescere e svilupparsi. In quest'anno, sono stati effettuati diversi importanti sviluppi tecnologici e sono stati raggiunti alcuni traguardi importanti per la criptovaluta.

Uno dei principali sviluppi tecnologici di quest'anno è stato il lancio della versione 0.7 di Bitcoin, che ha introdotto una nuova interfaccia utente e ha reso più facile per gli utenti comuni utilizzare la criptovaluta. Inoltre, è stato rilasciato il software di mining Bitcoin-Qt, che ha reso più facile per i miner estrarre bitcoin utilizzando il loro computer.

Sono stati raggiunti alcuni importanti traguardi per Bitcoin. Ad esempio, la criptovaluta è stata legalmente riconosciuta in diversi paesi in tutto il mondo, come il Giappone e il Canada. Inoltre, il primo negozio in Europa ad accettare bitcoin come forma di pagamento è stato aperto a Berlino.

Infine, nel 2012 il valore di un bitcoin ha raggiunto il suo picco storico fino a quel momento, superando i 200 dollari. Tuttavia, il valore di Bitcoin è stato anche molto volatile in quest'anno, con forti fluttuazioni dovute alla mancanza di regolamentazione e all'aumento della competizione tra i miner. Sempre nel 2012 viene creata la Bitcoin Foundation per accelerare la crescita globale del bitcoin grazie al supporto di una nutrita comunità che opera sul software della criptovaluta, che è di tipo open source.


Il 2013 è stato un anno cruciale per il bitcoin, poiché ha visto un aumento significativo dell'adozione e dell'attenzione verso questa nuova forma di valuta digitale. Il valore del bitcoin è salito alle stelle, raggiungendo un picco di oltre $1200 dollari a fine anno, un aumento del 2000% rispetto al valore di inizio anno. Ciò ha portato a un aumento dell'interesse degli investitori e dei media verso il bitcoin, con molti articoli e notizie che seguivano gli sviluppi della moneta digitale.

Il 2013 è stato anche un anno importante per lo sviluppo delle infrastrutture legate al bitcoin, con la prima installazione di un bancomat bitcoin a Vancouver, in Canada, e la nascita di una serie di nuove piattaforme di trading e scambio. Ciò ha reso più facile per le persone acquistare e utilizzare bitcoin, rendendolo una valuta digitale sempre più accessibile.

Non tutte le notizie del 2013 però sono state positive per il bitcoin. Il governo cinese ha emesso una serie di restrizioni sulle transazioni in bitcoin, vietando alle banche e alle società di pagamento di utilizzare la moneta digitale. Ciò ha causato una flessione del valore del bitcoin e ha generato preoccupazioni per la regolamentazione futura delle criptovalute. Inoltre, un grande attacco informatico alla piattaforma di scambio Bitstamp ha portato alla perdita di 19.000 bitcoin, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza delle transazioni in bitcoin.

In generale, il 2013 è stato un anno di grandi cambiamenti e sviluppi per il bitcoin, con una crescente attenzione e adozione, ma anche con sfide e incertezze legate alla regolamentazione e alla sicurezza. Questo ha preparato il terreno per gli sviluppi futuri del bitcoin e delle criptovalute in generale.


Nel 2014, il valore del bitcoin ha raggiunto il suo massimo storico fino ad allora, superando i 1.000 dollari per moneta. Il numero di commercianti che accettavano bitcoin come metodo di pagamento è aumentato significativamente, con alcune grandi aziende come Microsoft, Dell e PayPal che hanno iniziato ad accettare bitcoin come metodo di pagamento. Tuttavia, il bitcoin ha anche affrontato alcune sfide durante questo periodo, inclusi gli attacchi di hacker a diverse piattaforme di scambio di criptovalute, nonché il fallimento della piattaforma di scambio Mt. Gox, che aveva perso circa 850.000 bitcoin a causa di un attacco hacker. Nonostante questi problemi, il bitcoin è rimasto stabile e ha continuato a crescere come forma di valuta digitale.


Nel 2015, il Bitcoin ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di circa 3 miliardi di dollari, con una quantità di bitcoin in circolazione di circa 13 milioni. Inoltre, il Bitcoin è stato utilizzato sempre più come metodo di pagamento online e aumenta il numero di grandi aziende che hanno iniziato a accettarlo come metodo di pagamento. Il Bitcoin è anche diventato più accessibile per gli utenti non esperti, con l'aumento del numero di exchange e wallet online che hanno reso più facile l'acquisto e l'utilizzo di bitcoin. Inoltre, nel 2015 sono stati lanciati diversi progetti basati sulla tecnologia blockchain, come Ethereum, che hanno ampliato le possibilità di utilizzo della tecnologia oltre al semplice scambio di valute.


Nel 2016, il bitcoin ha raggiunto nuovi livelli di mainstreaming e diffusione, con un aumento significativo del numero di utenti e di imprese che hanno iniziato a utilizzare la criptovaluta. Nel corso dell'anno sono stati approvati diversi prodotti finanziari basati su bitcoin, come i futures su bitcoin, che hanno permesso agli investitori di scambiare bitcoin senza doverne effettivamente possedere. Inoltre, il governo della Cina ha iniziato a esaminare le normative sulla criptovaluta e il premio Nobel per l'economia, Robert Shiller, ha affermato che il bitcoin potrebbe essere una "nuova forma di moneta". Tuttavia, il 2016 è stato anche segnato da alcune preoccupazioni per la sicurezza del bitcoin, in particolare dopo che il sito di scambio di criptovalute Bitfinex è stato hackerato e circa 120 milioni di dollari in bitcoin sono stati rubati.


Nel 2017, continua l’adozione del bitcoin da parte di grandi aziende, come Expedia, e ha attira l'attenzione di alcune istituzioni finanziarie come il Chicago Board Options Exchange (CBOE) e il Chicago Mercantile Exchange (CME), che hanno iniziato a offrire contratti futures sulla criptovaluta. Nel gennaio 2017, il prezzo del bitcoin era intorno ai 1.000 dollari. Tuttavia, nel corso dell'anno, il prezzo è continuato ad aumentare, raggiungendo un massimo di quasi 20.000 dollari a dicembre.

Questa crescita è stata spinta da una combinazione di fattori, tra cui l'aumento dell'adozione del bitcoin da parte di grandi aziende e istituzioni finanziarie, l'interesse crescente da parte degli investitori istituzionali e la crescente fiducia nelle criptovalute in generale.

Il 2017 ha visto anche un aumento delle iniziative di regolamentazione delle criptovalute in molti paesi, con le autorità che cercano di capire come regolamentare queste valute digitali in modo efficace. Tuttavia, nonostante questi sviluppi positivi, il valore del bitcoin ha subito una forte volatilità nel corso dell'anno, con una serie di forti cali di prezzo. Ciò ha portato a una maggiore cautela da parte degli investitori e ha portato ad una diminuzione del interesse verso il bitcoin.

In generale il 2017 è stato un anno di grande crescita per il bitcoin e per le criptovalute in generale, con un trend in aumento dell'adozione, dell'interesse degli investitori istituzionali e dell'attenzione delle autorità.


Nel 2018, il governo cinese ha vietato le Initial Coin Offerings (ICO), una forma di finanziamento che utilizza la criptovaluta, e ha chiuso alcune delle principali piattaforme di scambio di bitcoin nel paese. Il governo degli Stati Uniti inizia a regolamentare i mercati cripto, con l'obiettivo di prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Si scoprirà poi che riciclare denaro con Bitcoin è in realtà una strategia poco efficace, a causa della sua complessità e dei rischi elevati, mentre, malgrado le ferree regole e i controlli continui, le vecchie istituzioni finanziarie vengono continuamente sanzionate per questa pratica illecita. Lo scandalo del riciclaggio di 881 milioni di dollari da parte di HSBC è solo uno degli eventi che ha fatto notizia, diventando anche un documentario originale Netflix.


Nel 2019, il bitcoin ha subito un ulteriore calo del suo valore, scendendo a circa 7.000 dollari, ma continua l’adozione come forma di pagamento da parte di grandi aziende, come AT&T e Overstock.com. Ci sono state diverse notizie importanti che hanno influito sul prezzo del Bitcoin durante l'anno, sia positive che negative. Ad esempio, a febbraio 2019, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha respinto la proposta di un ETF (Exchange-Traded Fund) basato su Bitcoin. Questa notizia ha portato ad una temporanea flessione del prezzo del Bitcoin, poiché molti investitori si aspettavano che l'approvazione di un ETF avrebbe aperto le porte ad una maggiore adozione istituzionale delle criptovalute. D'altra parte, in giugno 2019, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che la banca centrale degli Stati Uniti non ha alcuna intenzione di creare una propria criptovaluta, ma ha anche sottolineato che la tecnologia blockchain dietro le criptovalute potrebbe avere importanti implicazioni per il sistema finanziario. In luglio 2019, il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha dichiarato che la BCE non ha alcuna intenzione di emettere una criptovaluta, ma ha anche sottolineato che la tecnologia blockchain potrebbe avere importanti implicazioni per il sistema finanziario. Nel ottobre 2019, il presidente della Cina Xi Jinping ha espresso il suo supporto per la tecnologia blockchain, il che ha portato ad un aumento del prezzo del Bitcoin, poiché molti investitori hanno interpretato queste parole come un segnale che la Cina stia diventando sempre più aperta alle criptovalute. Infine, nel dicembre 2019, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso la sua opposizione alle criptovalute, descrivendole come "basate su nulla" e "molto rischiose". Questa notizia ha portato ad una temporanea flessione del prezzo del Bitcoin, poiché molti investitori hanno interpretato queste parole come un segnale che le autorità statunitensi potrebbero diventare più restrittive nei confronti delle criptovalute. In generale, il 2019 è stato un anno importante per il Bitcoin e per il mercato delle criptovalute in generale, poiché abbiamo visto una maggiore attenzione e interesse da parte delle istituzioni e dei governi, sia positivi che negativi. Ciò ha portato ad una maggiore volatilità del prezzo del Bitcoin, ma ha anche aperto le porte ad una maggiore comprensione e adozione delle criptovalute. Il 2019 ha anche visto un aumento dell'interesse per le criptovalute da parte degli investitori retail e istituzionali, con una crescente attenzione sull'utilizzo delle criptovalute come mezzo di investimento e sul loro utilizzo come mezzo di pagamento. In generale abbiamo visto una maggiore maturità e comprensione delle criptovalute da parte degli investitori e delle istituzioni.



Nel 2020 il prezzo del Bitcoin rimane estremamente volatile, con un minimo di circa 3.800 dollari e un massimo di circa 29.000 dollari. Questa circostanza è principalmente dovuta al fatto che gli utenti, in particolare i retail, danno molta importanza alle notizie che circolano, dimostrando ancora una volta che considerano questa tecnologia alla stregua di un “gratta e vinci”, senza conoscerne i fondamentali. Vediamo comunque le notizie più importanti che hanno influito sul prezzo del Bitcoin durante l’anno, in gennaio 2020, il CEO di Twitter e Square, Jack Dorsey, ha dichiarato che il Bitcoin è il futuro della valuta e ha espresso il suo supporto per la tecnologia blockchain. Questa notizia ha naturalmente portato ad un aumento del prezzo del Bitcoin. In marzo 2020, a causa della pandemia di COVID-19, il prezzo del Bitcoin e di altre criptovalute è crollato insieme a quello delle azioni e delle materie prime. Questo è stato causato dall'incertezza globale generata dalla pandemia e dalla necessità di liquidità da parte degli investitori, che hanno venduto le loro posizioni in criptovalute per ottenere denaro contante. In maggio 2020, il numero uno di MicroStrategy, Michael Saylor, ha dichiarato che la società ha investito 425 milioni di dollari in Bitcoin, dimostrando che le grandi aziende stanno iniziando a considerare le criptovalute come una forma di riserva di valore. In settembre 2020, PayPal ha annunciato che permetterà ai propri utenti di acquistare, detenere e vendere criptovalute, il che ha aperto le porte ad una maggiore adozione delle criptovalute da parte degli utenti retail raggiungendo, nel dicembre 2020 un nuovo massimo storico di circa 29.000 dollari. In generale il 2020 ha visto un aumento dell'interesse degli investitori istituzionali verso le criptovalute, sia come mezzo di investimento che come mezzo di pagamento. Nonostante la volatilità causata dalla pandemia, il prezzo del Bitcoin ha continuato a crescere a fine anno, mostrando una certa resilienza e dimostrando di essere un asset interessante per gli investitori.



Il 2021 si conferma come l’ennesimo anno importante per il bitcoin, con un significativo aumento del suo valore e una maggiore attenzione da parte dei media e degli investitori.

A gennaio, il prezzo del bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico superando i 41.000 dollari. Questo aumento del valore è stato in parte attribuito all'adozione crescente del bitcoin da parte di grandi aziende e investitori istituzionali, nonché all'interesse crescente per le criptovalute in generale. Nel corso dell'anno, diversi importanti sviluppi hanno avuto luogo nel mondo del bitcoin. Ad esempio, nel febbraio 2021 il colosso dei pagamenti online PayPal ha confermato che avrebbe iniziato a offrire servizi di criptovaluta ai propri utenti, permettendo loro di acquistare, vendere e detenere bitcoin e altre criptovalute attraverso il suo sistema di pagamento online. Inoltre, nel maggio 2021, il gigante dell'e-commerce eBay ha annunciato che avrebbe iniziato ad accettare il bitcoin come metodo di pagamento sulla sua piattaforma. Nel corso del 2021 si è registrato un aumento dell'interesse da parte dei governi e delle banche centrali per le criptovalute, con alcuni paesi che hanno iniziato a esplorare l'utilizzo delle criptovalute come mezzo di pagamento o come asset di investimento. Ad esempio, la Cina ha annunciato la creazione di una propria criptovaluta digitale, il Digital Currency Electronic Payment (DCEP), mentre la Banca Centrale Europea (BCE) ha espresso interesse per l'utilizzo delle criptovalute come mezzo di pagamento e ha avviato un progetto di ricerca sulla loro possibile utilizzo. Nonostante questo, il bitcoin e le criptovalute in generale continuano a essere oggetto di controversia, con alcuni che le vedono come una minaccia per i sistemi finanziari tradizionali, mentre altri le considerano un'opportunità per l'innovazione e la decentralizzazione del sistema finanziario.


Il 2022, come abbiamo visto, si è rivelato un anno pieno di incertezze e ma anche di opportunità, sarà importante continuare a tenere d'occhio gli eventi in atto per capire come si evolverà il mondo. E’ stato l’anno della terza grande bolla speculativa. Le prime due si sono verificate nel 2013 e nel 2017, entrambe l'anno successivo all'halving, con una caduta del prezzo e un bear market. Nel 2013, il prezzo del Bitcoin è passato da circa 10$ a più di 1.000$ in meno di 12 mesi, un aumento esponenziale che ha portato ad una bolla speculativa. Nel 2014, come conseguenza, ci fu il primo vero anno di bear market nella storia di Bitcoin. Nel 2017, il prezzo del Bitcoin è salito da 1.000$ a 20.000$ sempre in meno di 12 mesi, un aumento del 2000%, una nuova bolla speculativa e nel 2018 ci fu un bear market causato dall’uso improprio delle ICO. Nel 2021 la bolla non è stata particolarmente pronunciata, con un passaggio da circa 10.000$ a meno di 70.000$ in poco meno di un anno, il 2022 ci racconta essere stato un anno in cui, eventi esterni di particolare rilevanza, causano un nuovo bear market simile a quelli del 2014 e del 2018. In entrambi i casi, il picco minimo annuale è stato toccato proprio alla fine dell'anno, con una perdita di circa l'85% dai massimi. Non dimentichiamo che la situazione attuale è molto differente rispetto al passato, il contesto esterno è cambiato e questo potrebbe avere un impatto significativo sull'andamento del prezzo del Bitcoin. È importante tenere d'occhio gli sviluppi e gli annunci importanti nel settore per capire come si evolverà il mercato delle criptovalute. Il Bitcoin e il mercato delle criptovalute in generale sono stati considerati molto volatili e imprevedibili rispetto al mercato azionario tradizionale e ai mercati valutari. Le fluttuazioni del prezzo del Bitcoin sono state spesso più marcate e più frequenti rispetto a quelle degli altri mercati. Da non dimenticare che quello del bitcoin è stato spesso descritto come un mercato ciclico, con fasi di crescita e declino, che non segue necessariamente i cicli del mercato tradizionale. Anche se ci sono alcuni elementi di similitudine, come ad esempio la relazione tra l'halving e l'aumento del prezzo, non ci sono regole fisse o modelli precisi che descrivono come si comporta il mercato delle criptovalute. Inoltre, il mercato delle criptovalute è molto giovane rispetto ai mercati tradizionali, quindi non ci sono dati storici sufficienti per stabilire pattern precisi e non è ancora ben compreso. Ci sono anche molte incertezze e variabili, come la regolamentazione, l'adozione e la percezione pubblica, che possono influire sull'andamento del prezzo del bitcoin e delle altre criptovalute. In generale, è importante per gli investitori essere consapevoli della volatilità del mercato delle criptovalute e adottare una prospettiva a lungo termine, poiché i cicli del mercato possono essere imprevedibili e le fluttuazioni del prezzo possono essere significative.


Oggi 

Le indicazioni dei governi e delle banche centrali sul bitcoin sono diverse e dipendono dal Paese. In generale, molti governi e banche centrali hanno espresso preoccupazione per il fatto che il bitcoin e le criptovalute in generale potrebbero essere utilizzate per attività illegali, come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Per questo motivo, molti Paesi hanno introdotto normative per regolamentare l'utilizzo delle criptovalute e per garantire che siano soggette a controlli adeguati. Altri Paesi, invece, hanno espresso un atteggiamento più positivo verso le criptovalute e stanno lavorando per incoraggiarne l'adozione e lo sviluppo. Inoltre, alcune banche centrali stanno esplorando l'utilizzo di tecnologie basate sulla blockchain per emettere e gestire la propria valuta digitale. Tuttavia, è importante notare che il bitcoin e le criptovalute in generale sono ancora in una fase di sviluppo e che le indicazioni dei governi e delle banche centrali potrebbero cambiare in futuro.


Da dove nasce l’idea di Bitcoin? 

L'intuizione alla base delle criptovalute affonda le sue radici nella volontà di creare applicazioni che tutelino la privacy e la libertà degli utenti. Per togliere potere ai governi e darlo ai cittadini. Le criptovalute stanno vivendo una rapidissima evoluzione e diventa sempre più difficile capire quale direzione prenderanno. Tuttavia, dobbiamo tenere a mente che quanto sta accadendo oggi è frutto di decenni di lavoro e di studio approfondito. Prima di analizzare la nascita di Bitcoin e delle criptovalute in generale, bisogna capire cosa è successo dal punto di vista storico, sociologico e tecnologico negli anni precedenti, partendo dallo sviluppo della crittografia. Fino agli anni ’70, la crittografia era praticata principalmente da organizzazioni militari e dalle agenzie di spionaggio e controspionaggio. Con la pubblicazione del testo "Nuove direzioni in crittografia" (di Whitfeld Dife e Martin Hellman) le cose cambiarono. Prima di allora non erano stati divulgati materiali scritti sul tema. Negli anni ’80 David Chaum, noto informatico e crittografo americano, ha iniziato a trattare argomenti come il denaro digitale anonimo. È lui l’inventore di E-cash: app di pagamento elettronico che mira a preservare l’anonimato dell’utente (siamo nel 1983!). Chaum era convinto del fatto che la privacy delle transazioni fosse essenziale per garantire la democrazia. E forse ci aveva visto giusto. Tutte le idee innovative riguardanti queste tematiche, alla fine del 1992, portano alla nascita di un piccolo gruppo che inizia a riunirsi mensilmente presso la società di Gilmore Cygnus Solutions, nella San Francisco Bay Area. L’unione è stata definita umoristicamente Cypherpunk, una crasi tra cypher che signifca cifra o codice e cyberpunk (la corrente letteraria e artistica degli anni '80).

I cypherpunk possono essere definiti come attivisti che mirano a un cambiamento sociale e politico attraverso l’uso della crittografia informatica e il rispetto della privacy. Il loro obiettivo principale è quello di togliere potere ai governi e riconsegnarlo nelle mani dei singoli individui.


Cenni storici di pensiero filosofico e economico

La scuola austriaca di economia è una corrente di pensiero economico che si è sviluppata in Austria nel XIX secolo. Gli economisti austriaci sono noti per le loro posizioni libertarie e per la loro opposizione alle politiche keynesiane. In particolare, molti economisti austriaci vedono il Bitcoin e le criptovalute in generale come una forma di denaro libero dall'interferenza statale e come una forma di denaro che può essere utilizzato per proteggere la privacy e la libertà individuale.

Gli economisti austriaci sostengono che il mercato libero è il miglior meccanismo per assegnare risorse e produrre beni e servizi. In questo contesto, il Bitcoin rappresenta una forma di denaro libero dall'interferenza statale e dalla manipolazione da parte delle banche centrali.

Sottolineano l'importanza dei prezzi come segnali per gli operatori economici e sostengono che l'intervento dello stato nel mercato può causare distorsioni e inefficienze. In relazione al Bitcoin, gli economisti austriaci sostengono che la natura decentralizzata delle criptovalute consente ai prezzi di riflettere fedelmente la domanda e l'offerta, senza interferenze artificiali.

Gli economisti austriaci criticano la teoria keynesiana e sostengono che l'aumento della spesa pubblica e la riduzione del tasso di interesse non possono stimolare la crescita economica a lungo termine. In questo contesto, il Bitcoin rappresenta una valuta che non dipende dalle politiche monetarie dei governi e delle banche centrali, ma che si basa sulla domanda e l'offerta del mercato. Inoltre, essendo decentralizzato, non dipende da un singolo ente che lo controlla e ne garantisce la stabilità, ma la sua stabilità dipende dalla fiducia degli utenti e dalla forza del suo network. Gli economisti austriaci sostengono inoltre che le banche centrali che manipolano i tassi di interesse possono causare bolle speculative e squilibri economici. In questo senso, il Bitcoin non dipende da politiche monetarie e quindi non può essere manipolato da un singolo ente, rendendolo meno suscettibile alle bolle speculative.

In generale, gli economisti austriaci vedono il Bitcoin come una forma di denaro che può proteggere la libertà individuale e la privacy, e che può operare in un mercato libero senza interferenze statali. Tuttavia, è importante notare che la scuola austriaca non rappresenta la visione unanime degli economisti e ci sono anche economisti austriaci che hanno espresso dubbi sulla sostenibilità a lungo termine del Bitcoin.


In contrasto con…

La teoria keynesiana, sviluppata dall'economista inglese John Maynard Keynes, sostiene che l'intervento attivo dello stato nell'economia può aiutare a stimolare la crescita economica e a ridurre la disoccupazione. La teoria keynesiana si basa sull'idea che in periodi di recessione, l'aumento della spesa pubblica e la riduzione del tasso di interesse possono aumentare la domanda e stimolare l’economia. In relazione al Bitcoin, la teoria keynesiana potrebbe essere vista come contrastante. Il Bitcoin infatti, è una valuta decentralizzata e non dipende dalle politiche monetarie dei governi e delle banche centrali. Inoltre, essendo una valuta digitale, non dipende dalle leggi fisiche come la quantità di denaro in circolazione. Gli economisti keynesiani potrebbero sostenere che il governo dovrebbe intervenire per regolamentare le criptovalute come il Bitcoin per evitare frodi e proteggere gli investitori, tuttavia, la natura decentralizzata del Bitcoin potrebbe rendere difficile una regolamentazione efficace.

In generale, la teoria keynesiana e il Bitcoin rappresentano due visioni differenti dell'economia e della funzione dello stato. Mentre la teoria keynesiana sostiene l'intervento attivo dello stato per stimolare l'economia, il Bitcoin rappresenta una valuta che non dipende dalle politiche statali e che si basa sulla domanda e l'offerta del mercato.


Primi passi 

I primi membri del gruppo lavoravano gomito a gomito in un clima di collaborazione e grande fermento intellettuale. Nel 1997 Adam Back, crittografo e cryptohacker, crea Hashcash: un meccanismo concepito per limitare lo spam via email, successivamente riutilizzato come parte dell’algoritmo per il mining di bitcoin e altre criptovalute simili. Più tardi, nel 1998, Wei Dai pubblica la proposta di creazione di b-money, un modo pratico per far rispettare gli accordi contrattuali tra utenti anonimi. I concetti da lui presentati verranno successivamente ripresi e usati nel progetto Bitcoin. Dieci anni prima di Satoshi un altro informatico, crittografo e ricercatore, Nick Szabo, inizia a concettualizzare e programmare un sistema monetario decentralizzato. Szabo ha lavorato sulla valuta Bit Gold fino al 2005. L'idea era quella di superare alcuni problemi legati alle valute cosiddette legali (ad esempio il dollaro), come il fatto che vanno incontro a numerosi rischi, tra cui l'inflazione. Bit Gold però non ha mai visto la luce.

Il motore è la crisi del 2008. La creazione del Bitcoin ha rafforzato l’intero movimento cypherpunk, perché ha permesso a realtà come Wikileaks di continuare a operare grazie alle donazioni in bitcoin, anche dopo il blocco bancario che ha escluso l'organizzazione dai circuiti finanziari mondiali. Tanti indizi possono farci pensare che sotto il nome di Satoshi Nakamoto, pseudonimo dell’inventore di Bitcoin, si nascondano alcuni cypherpunk. La struttura di Bit Gold, infatti, è quella che si avvicina a Bitcoin più di tutte le altre criptovalute (esistenti o solo teorizzate). Le idee innovative che in un primo momento vennero messe da parte per difficoltà tecniche e altri motivi contingenti, tutto a un tratto tornarono in vita attraverso il progetto Bitcoin, subito dopo la crisi finanziaria del 2008. Satoshi, o chi per lui, ha ripreso in mano e perfezionato il lavoro dei suoi predecessori, realizzando in breve tempo quella che si è rivelata la criptovaluta per eccellenza. Nel Manifesto Cypherpunk di Eric Hughes si legge: «La privacy è necessaria per una società aperta nell’era digitale. Non possiamo aspettarci che i governi, le aziende o altre grandi organizzazioni senza volto ci concedano la privacy. Dobbiamo difendere la nostra privacy se ci aspettiamo qualcosa. I cypherpunk scrivono il codice. Sappiamo che qualcuno deve creare i software per difendere la privacy, e.… lo stiamo facendo»


La tecnologia

Ecco a voi il futuro! Questa straordinaria tecnologia, che molti considerano talmente importante da paragonarla a Internet, si basa sulla crittografia ed è sicura e inviolabile. Così non c'è alcun problema di fiducia. La tecnologia Blockchain può essere definita come un registro di dati online, una sorta di libro mastro inviolabile dove si tiene traccia di qualsiasi tipo di informazione. Il suo funzionamento elimina il problema della fiducia negli altri elementi della rete. Ecco come funziona con i bitcoin. Un database di transazioni Blockchain è un protocollo sotto licenza MIT (creata dal Massachusetts Institute of Technology), quindi è un programma open source (tutti possono lavorarci se ne sono in grado) e gratuito. Questo permette al software Bitcoin Core di essere facilmente scaricato sul PC. Averlo a disposizione equivale ad avere a portata di clic l’intero libro mastro delle transazioni in bitcoin. La Blockchain è il vero cuore pulsante di Bitcoin. Senza di essa questa criptovaluta sarebbe solo un numero senza valore. Per capire meglio teniamo presente che le pagine del libro mastro sono definite come blocchi e ciascun blocco registra più operazioni. Inoltre:

• tutti gli appartenenti della rete Bitcoin nel mondo conservano l’intera catena di blocchi con tutte le transazioni eseguite.

• I nuovi blocchi vengono aggiunti man mano, alla fine della catena. Quando aggiunti si considerano verificati e non più modificabili.

• La blockchain si basa sulla crittografia quindi sono leggi matematiche a determinare le operazioni di sistema, garantendo che tutto funzioni e nessuno imbrogli.

Ricordiamoci che i valori e le informazioni scritte all’interno dei blocchi non possono mai essere modificati una volta confermata la transazione. Nel momento in cui si gestisce una transazione, ogni nodo della rete che partecipa al sistema aggiorna il registro: ecco la ragione della sua inviolabilità.

Il ruolo dei miner 

Le transazioni in bitcoin vengono confermate dai miner. Persone che attraverso un apposito hardware per minare cedono la propria potenza di calcolo, allo scopo di far funzionare tutto il sistema. In nessun nodo della rete viene tenuta traccia del saldo dei diversi Wallet: la proprietà di una certa somma di bitcoin è dimostrata da tutte le transazioni precedenti. Il numero di bitcoin all’interno del singolo wallet è quindi il risultato delle transazioni in uscita e in entrata e la differenza tra i due valori genera il balance del portafoglio in bitcoin. 


Mille applicazioni 

La Blockchain, come abbiamo già sottolineato, può essere impiegata in molteplici settori e non solo per la gestione di metodi di pagamento. Questa straordinaria tecnologia, che molti pensano abbia una portata rivoluzionaria tanto quanto Internet, risolve un enorme problema che ci assilla da sempre: la fiducia. Permette infatti, per la prima volta, di trasferire un prodotto digitale garantendone l’unicità, senza bisogno di riporre la nostra fiducia in una terza parte. Facciamo un esempio: una canzone in formato .MP3 può essere duplicata infinite volte e ognuna di queste copie sarà identica. Non sarà possibile in alcun modo risalire all'originale. La Blockchain riesce a fare il contrario, può spostare un prodotto digitale, nel nostro caso una criptomoneta, garantendo che sia proprio e solo quella. Con la sua storia, documentata, certificata e senza possibilità di errore. Come possiamo bene immaginare, un registro del genere potrebbe tenere traccia di tutti i passaggi di proprietà di un appartamento, memorizzando gli atti notarili. Immaginiamo quante applicazioni potrebbe avere... Uno tra i tanti utilizzi della Blockchain prevede la possibilità di digitalizzare l'identità delle persone. Servirà per erogare servizi evoluti al cittadino, come ad esempio il voto elettronico, l'accesso all'amministrazione digitale, il certificato online di residenza, il pagamento delle tasse, la richiesta di rimborsi e così via. E questo è solo uno dei tanti possibili utilizzi di questa tecnologia che sconvolgerà il prossimo futuro.


Teorie a confronto 

Il sistema delle blockchain elimina i centri di controllo mettendo tutti i soggetti che ne fanno parte allo stesso livello. Scopriamo quali regole va a scardinare... La tecnologia Blockchain si basa su un sistema di regole (o governance) diverso da quelli a cui siamo abituati. Per capire ancora meglio perché l'invenzione delle blockchain è tanto potente definiamo prima quali sono le governance che va a scardinare e quindi di quale insieme di regole si fa promotrice. Stiamo parlando di logica centralizzata, logica decentralizzata e logica distribuita. 


Logica centralizzata.

La logica centralizzata è rappresentata dal tradizionale Centralized Ledger: un sistema nel quale tutto è gestito facendo riferimento a un'autorità centrale. La fiducia è nell’autorità, nell’autorevolezza del sistema al centro dell’organizzazione. Come accade con il nostro Governo.

Logica decentralizzata

Nella logica decentralizzata sono presenti più centri di comando a livello locale. La fiducia è delegata a un soggetto centrale ma più vicino. C'è poi un coordinamento tra le diverse autorità. Pensiamo alle nostre Regioni.

Logica distribuita 

La logica distribuita si riferisce al concetto di distribuire il potere e il controllo tra molte entità diverse in un sistema, invece di concentrarlo in un'unica autorità centralizzata. In questo modello, le decisioni sono prese da un gruppo di partecipanti e non da un'unica autorità, e il sistema è progettato per funzionare in modo autonomo e indipendente. La logica distribuita si differenzia dalla logica decentralizzata perché, mentre la decentralizzazione si concentra sul distribuire il potere e il controllo in un sistema, la distribuzione si concentra sulla distribuzione fisica delle risorse e delle informazioni in un sistema. Nel mondo delle criptovalute, la logica distribuita è alla base del funzionamento delle criptovalute stesse. Ad esempio, il Bitcoin utilizza un sistema di consenso distribuito chiamato Proof of Work (PoW) che consente a tutti i partecipanti del sistema di partecipare alla creazione e alla verifica delle transazioni. Il sistema è progettato per funzionare in modo autonomo e indipendente, senza la necessità di un'autorità centrale che controlli il sistema. La logica distribuita è spesso associata alla resilienza e alla robustezza del sistema, poiché non dipende da un'unica fonte di autorità e tutte le risorse e le informazioni sono distribuite in modo equo tra i partecipanti. Il sistema di governance è costruito attorno a un nuovo concetto di parità tra soggetti. Nessuno può prevalere. 


 

Lavori in corso

Per creare un nuovo modello concettuale per l'utilizzo della blockchain, è importante prima identificare il problema o la sfida che si vuole risolvere. Ad esempio, potrebbe essere la necessità di aumentare la trasparenza e la sicurezza in una catena di fornitura, o la volontà di creare un sistema di pagamento più veloce e meno costoso. Una volta identificato il problema, è possibile esplorare le diverse tecnologie blockchain esistenti per vedere se una di esse può essere adattata per risolvere il problema. Ad esempio, se si vuole creare un sistema di votazione elettronica sicuro, Ethereum potrebbe essere una buona scelta in quanto offre smart contract. Successivamente, è importante sviluppare una comprensione approfondita delle caratteristiche e delle limitazioni della tecnologia blockchain selezionata. Ad esempio, se si sceglie di utilizzare la blockchain di Bitcoin, è importante essere consapevoli del fatto che le transazioni sono irreversibili e che la capacità di elaborazione è limitata. Una volta compresi i vantaggi e le limitazioni della tecnologia blockchain, si può progettare un sistema che utilizzi le caratteristiche e le funzionalità appropriate per risolvere il problema identificato. Ad esempio, si potrebbe creare un sistema di votazione elettronica che utilizzi la blockchain di Ethereum e smart contract per garantire che solo i votanti autorizzati possano votare e che i voti siano conteggiati in modo sicuro e trasparente. Il passo successivo è quello di validare il modello concettuale attraverso la creazione di un prototipo o una prova di concetto. Ciò consentirà di testare il sistema e di individuare eventuali problemi o miglioramenti da apportare prima di implementare a livello di produzione. Infine, è importante continuare a testare e migliorare il modello fino a quando non soddisfa i requisiti e gli obiettivi prefissati. Ciò può includere l'aggiunta di nuove funzionalità, l'ottimizzazione delle prestazioni e la risoluzione di eventuali problemi di sicurezza. E' importante anche considerare gli usi reali della blockchain e i casi d'uso, in modo da poter scegliere la tecnologia più adatta al proprio settore e alla propria esigenza. Il rapido sviluppo della Blockchain e delle applicazioni di questa tecnologia in ambito valutario ha reso necessario mettere dei paletti alle interazioni tra utenti, ripensandone le modalità. Non basta parlare di logica distribuita, va proprio costruito un nuovo modello concettuale per l'utilizzo affidabile di archivi e applicazioni. Al momento sempre più esperti e sviluppatori ci stanno lavorando, l’unico limite di applicazione, serio e sensato, è la fantasia.



Banche: crisi in vista? 

Un sistema che permette transazioni di denaro senza intermediari, rappresenta una novità ma anche un grosso pericolo per le banche. Ecco come si stanno muovendo gli istituti di credito. Un recente studio condotto dall'agenzia Deloitte in collaborazione con Efma (European Financial Management Association) ha analizzato la posizione di oltre 3.000 operatori internazionali rispetto all'impatto che la tecnologia Blockchain potrebbe avere sul settore bancario. I risultati evidenziano che il 58% degli operatori è consapevole dello stravolgimento che potrebbe presto abbattersi sugli istituti di credito. Il 92% delle banche ha inserito tra le strategie da mettere in campo nel prossimo futuro l'offerta di prodotti e servizi finanziari basati sulla Blockchain. L'85% ritiene che questa rivoluzionaria tecnologia diventerà dominante e diffusa entro il 2020. Nel frattempo, solo il 29% ha già avviato iniziative concrete di ricerca e sviluppo, mentre il 71% è in fase di apprendimento delle piattaforme blockchain e dei loro meccanismi. Nel complesso, per il 60% degli operatori, il campo di applicazione prioritario sarà quello dei pagamenti e dei trasferimenti monetari.


DeFi

DeFi (o "finanza decentralizzata") è un termine generale che si usa per indicare i servizi finanziari eseguiti su blockchain pubbliche, principalmente sulla blockchain Ethereum. Grazie alla DeFi, puoi effettuare la maggioranza delle operazioni supportate dalle banche tradizionali, come ad esempio guadagnare interessi, attivare prestiti, dare a prestito, acquistare polizze assicurative, scambiare strumenti derivati, scambiare risorse e altro ancora... con la differenza che tutto questo avviene più rapidamente e non richiede documentazione né la presenza di terze parti. Come per tutte le operazioni effettuate in criptovaluta, la DeFi è globale, peer-to-peer (cioè le operazioni avvengono direttamente fra due persone, senza l'intermediazione di un sistema centralizzato), basata su pseudonimo e aperta a tutti. La DeFi si basa sul concetto fondamentale di valuta digitale di Bitcoin e lo espande ulteriormente, creando un'alternativa digitale ai prodotti dei mercati azionari tradizionali, ma senza i costi a essi associati (pensiamo ai grattacieli per uffici, alle sale borsa e agli stipendi dei banchieri). Il sistema DeFi possiede il potenziale di creare mercati finanziari più aperti, liberi ed equi, accessibili a chiunque abbia una connessione Internet. Gli utenti in genere interagiscono con i servizi DeFi tramite applicazioni software decentralizzate chiamate dapp (dall'inglese "decentralized apps"), che utilizzano per la maggior parte la blockchain Ethereum. A differenza di quanto accade quando si utilizza il servizio di una banca tradizionale, per utilizzare servizi DeFi non è necessario compilare una domanda o aprire un conto. Questo non significa che l’utente dei servizi è anonimo, in fase di registrazione alla app deve comunque fornire i propri documenti, la prova di residenza e la prova di provenienza dei fondi. Le transazioni saranno poi pseudo anonime, nel senso che, a differenza di un bonifico per esempio, dove tutti i dati sono a disposizione degli enti coinvolti, saranno criptati i dati relativi all’importo della transazione, al motivo per cui è stata fatta e verso chi è stata eseguita, come il saldo dei conti interessati. Lo pseudo anonimato tutela la nostra privacy, evitando che i nostri dati sensibili vadano in mano alle grandi compagnie di profilazione delle nostre abitudini, creando business miliardari a solo vantaggio loro e del sistema che lo richiede.

Cosa succede in Italia 

“Siamo dinanzi a un’innovazione che presenta grandi potenzialità e di forte impatto. Non possiamo ignorarla, è fondamentale imparare a conoscerla”, ha dichiarato Riccardo Motta, partner di Deloitte, riferendosi alla vertiginosa ascesa a livello mondiale della Blockchain. “In Italia solo poche tra le più grandi istituzioni bancarie hanno iniziato a studiare e sperimentare questa tecnologia. Intesa Sanpaolo e Unicredit sono gli unici ad aver aderito a R3 Cev, il consorzio americano dei 45 big player internazionali del settore”. La strada è lunga: per non restare indietro le nostre banche dovranno darsi una mossa. C'è anche da chiedersi se, inglobata nei prodotti bancari, la tecnologia blockchain non perderà la sua natura di strumento che promuove libertà e privacy.


 





Il mining

Il mining di bitcoin è il processo di validazione delle transazioni e la creazione di nuovi bitcoin nella rete Bitcoin. Il mining viene effettuato da computer specializzati che risolvono problemi matematici complessi utilizzando l'algoritmo di proof-of-work di Bitcoin. Ogni volta che viene risolto un problema, il computer che lo ha risolto viene premiato con una piccola quantità di bitcoin. Questo processo di risoluzione dei problemi e ricompensa viene ripetuto continuamente, consentendo alla rete Bitcoin di funzionare in modo sicuro e di aggiungere nuove transazioni alla sua blockchain (la lista di tutte le transazioni che si sono verificate nella rete Bitcoin). La proof-of-work è un sistema di consenso che viene utilizzato in molti sistemi distribuiti, come Bitcoin, per consentire ai partecipanti alla rete di raggiungere un accordo sullo stato delle transazioni. Nel sistema Bitcoin, i miner devono risolvere un problema di hash complesso, noto come "problema della prova di lavoro", per poter aggiungere un nuovo blocco di transazioni alla catena di blocchi (blockchain). La risoluzione del problema di hash richiede tempo e risorse computazionali, il che significa che i miner devono investire un certo sforzo per risolverlo. Una volta che un miner ha risolto il problema di hash, il nuovo blocco viene aggiunto alla blockchain e il miner riceve una ricompensa in bitcoin per il suo lavoro. La proof-of-work è stata progettata per impedire ai partecipanti alla rete di aggiungere transazioni false o modificare transazioni esistenti in modo fraudolento, il solo tentativo verrebbe vanificato dalla rete e il miner fraudolento estromesso.


Trading

Il trading di bitcoin è l'attività di acquisto e vendita di bitcoin su un mercato finanziario. I trader di bitcoin cercano di guadagnare profitti acquistando bitcoin a un prezzo basso e vendendolo a un prezzo più alto in futuro. Il trading di bitcoin può essere effettuato su diverse piattaforme online, come gli exchange di criptovalute. Per iniziare a fare trading di bitcoin, è necessario prima di tutto aprire un account su un exchange di criptovalute. Una volta che si è registrati sulla piattaforma, è possibile depositare fondi sul proprio account per iniziare a fare trading. A questo punto, si può scegliere se acquistare o vendere bitcoin, tenendo presente il prezzo attuale del mercato e le previsioni su come potrebbe evolvere in futuro. È importante notare che il trading di bitcoin comporta dei rischi, poiché il prezzo delle criptovalute può variare in modo significativo in un breve periodo di tempo. È quindi importante fare un'adeguata ricerca e pianificazione, oltre che affrontare un adeguato periodo di studio, prima di iniziare a fare trading. E’ fondamentale utilizzare una buona gestione del denaro e una strategia di trading ben definita per proteggere il proprio portafoglio di criptovalute.


Un supporto tecnologico

L'utilizzo degli algoritmi e dell'intelligenza artificiale (IA) per il trading di bitcoin e di altre criptovalute sta diventando sempre più comune. Gli algoritmi di trading possono essere utilizzati per analizzare i dati sui prezzi e le transazioni in bitcoin, e utilizzare queste informazioni per prendere decisioni di trading automatiche. L'IA, in particolare, può essere utilizzata per sviluppare modelli di previsione dei prezzi e per automatizzare il trading. Ad esempio, un algoritmo di IA potrebbe essere addestrato sui dati storici del prezzo del bitcoin per prevedere in che direzione si muoverà il prezzo in futuro, e quindi utilizzare queste previsioni per acquistare o vendere bitcoin automaticamente. Ci sono molti vantaggi nell'utilizzo degli algoritmi e dell'IA per il trading di bitcoin. Ad esempio, gli algoritmi possono eseguire analisi più complesse e veloci rispetto a un essere umano, e possono anche operare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, il che significa che non perdono mai occasioni di trading. Inoltre, l'IA può aiutare a ridurre l'errore umano e l'emotività nelle decisioni di trading. Detto questo, è importante notare che gli algoritmi e l'IA non sono infallibili e che non eliminano completamente il rischio nel trading di bitcoin. Inoltre, gli algoritmi e l'IA sono solo degli strumenti, e il successo nel trading dipende dalla qualità dei dati di input e dalla corretta configurazione degli algoritmi stessi. E’ importante monitorare costantemente gli algoritmi e l'IA utilizzati per evitare eventuali problemi o comportamenti imprevisti. Gli algoritmi e l'IA possono aiutare a risolvere le problematiche emotive che i trader di bitcoin possono affrontare, poiché essi operano in base a un set di regole predefinite e analisi dei dati, eliminando l'effetto delle emozioni sulla decisione di trading. L'utilizzo di algoritmi e IA in trading di bitcoin può aiutare a rimuovere la paura e l'avidità, che sono emozioni comuni tra i trader, e che possono portare a decisioni di trading irrazionali. Inoltre, essi possono anche aiutare a rimuovere l'effetto delle emozioni negative come la rabbia o la tristezza, che possono portare a decisioni di trading impulsive. Inoltre, essi possono aiutare a garantire una maggiore obiettività nella decisione di trading, poiché basano le loro decisioni sull'analisi dei dati e non sulle emozioni personali del trader.


Wallet ed exchange

Un wallet (portafoglio) è un software che permette di gestire e conservare le proprie chiavi private. Un wallet può essere online, desktop o mobile ed esistono diversi tipi di wallet, come ad esempio gli hardware wallet, dispositivi fisici, che permettono di conservare le chiavi private in modo sicuro. Un exchange (piattaforma di scambio) è invece un’applicazione online che permette di comprare e vendere criptovalute, utilizzando valute fiat (come l'euro o il dollaro) o altre criptovalute. Gli exchange fungono da intermediari tra acquirenti e venditori e permettono di effettuare scambi di criptovalute in modo veloce e sicuro. La differenza principale tra un wallet e un exchange è che un wallet è utilizzato per conservare le chiavi private, mentre un exchange è utilizzato per comprare e vendere criptovalute. La maggior parte delle persone confonde le due tecnologie, wallet ed exchange. È fondamentale capire che sono due cose distinte e molto diverse. La differenza principale è che il wallet è dove conservo le mie chiavi private, ho di conseguenza il reale possesso dei miei bitcoin, senza intermediari. Questo comporta delle responsabilità, se perdo l’accesso all’applicazione ho perso irrimediabilmente i miei risparmi. Dei bitcoin in circolazione si stima che, per motivi simili all’esempio fatto, ne siano andati persi circa il 25%. Va scelto quindi un wallet che dia la possibilità di accedere in modo sicuro, e soprattutto di recuperare l’account, scegliamo solo applicazioni che, oltre alla normale procedura di accesso, mi forniscano anche una passphrase, solitamente composta da 12 parole, meglio se 24, che mi permetterà di recuperare l’accesso alle chiavi private indispensabili per disporre nuovamente dei miei amati bitcoin. 


LE 5 REGOLE D'ORO 

Prima di usare e acquistare bitcoin, bisogna tenere a mente che si tratta di una valuta diversa da quella tradizionale, perciò è bene informarsi preventivamente sui rischi che si corrono. Osservare il mercato prima di muoversi è indispensabile:

1 Teniamo sempre al sicuro il nostro portafoglio, il cosiddetto wallet, così come facciamo con quello reale nella vita quotidiana.

2 Il valore di Bitcoin non è stabile, dunque può aumentare o diminuire imprevedibilmente. Per tale motivo non è raccomandabile tenere tutti i propri risparmi in bitcoin e convertire più di quanto si è disposti a perdere. Si tratta di un investimento ad elevato rischio.

3 Una volta confermata, la transazione non può essere annullata, quindi è bene assicurarsi in anticipo che la persona (o l’organizzazione) a cui si vogliono inviare i soldi sia affidabile. Controlliamo più volte l’inserimento corretto dell’indirizzo del ricevente. Ci sono malware che cambiano l’indirizzo agendo sui comandi di copia e incolla, inserendone uno simile all'originale ma diverso in pochi caratteri e mandando così i nostri soldi a un’altra persona.

4 Bitcoin non è anonimo, tutte le transizioni vengono raccolte e sono reperibili pubblicamente in un registro condiviso. Quello che non è possibile sapere è il nome vero di chi ha eseguito l’operazione, a meno che non ci sia un fondato motivo, ad esempio un’indagine di polizia per un reato commesso.

5 Si tratta di un tipo di valuta in pieno sviluppo e dal futuro incerto. Il tetto massimo di bitcoin è fissato a 21 milioni e per molti il suo valore è destinato a salire, ma nessuno può giurare che fra 20 anni esisterà ancora.


Guadagnare con i bitcoin

Il lending di bitcoin è una pratica finanziaria che consiste nell'offrire in prestito la propria criptovaluta a un altro utente o a un'azienda in cambio di un interesse. Si tratta di un modo per guadagnare reddito dalla propria posizione in bitcoin, senza dover necessariamente venderla. Il prestito può essere effettuato su piattaforme online che offrono servizi di lending di bitcoin, dove gli utenti possono mettere a disposizione la loro criptovaluta per essere prestata ad altri soggetti o aziende. In questo modo, gli utenti possono ottenere un interesse sui propri bitcoin, mentre gli altri soggetti possono ottenere accesso a bitcoin per effettuare operazioni di trading o investimenti. Il lending di bitcoin è una pratica molto diffusa (DeFi), soprattutto tra gli investitori che cercano di ottenere un rendimento dai propri bitcoin senza privarsene. Tuttavia, bisogna fare attenzione ai rischi associati a questa pratica, come il rischio di default da parte del debitore o il rischio di perdere il controllo sui propri bitcoin durante il periodo di prestito.


Ci sono diversi modi per ottenere bitcoin:

  • Mining: il mining di bitcoin consiste nel risolvere complessi problemi matematici utilizzando la potenza di calcolo di un computer. Una volta risolti, questi problemi vengono aggiunti alla blockchain di bitcoin e il miner riceve una piccola quantità di bitcoin come ricompensa. Tuttavia, il mining richiede un investimento iniziale significativo in hardware e ha costi di mantenimento, come l'energia elettrica.
  • Trading: il trading di bitcoin consiste nell'acquistare bitcoin quando il prezzo è basso e vendere quando il prezzo è alto. Ci sono diverse piattaforme online che permettono di fare trading di bitcoin, come ad esempio Coinbase o Binance. Tuttavia, il trading richiede conoscenze e competenze specifiche per analizzare i mercati e prevedere le fluttuazioni dei prezzi.
  • Lending: il lending consiste nel prestare bitcoin ad altri in cambio di interessi. Ci sono diverse piattaforme online che permettono di fare lending di bitcoin, come ad esempio Nexo o BlockFi.
  • Con il lending, gli investitori possono ottenere reddito passivo senza dover affrontare gli investimenti iniziali e di mantenimento necessari per il mining o i rischi del trading senza adeguata esperienza.
  • Riscuotere pagamenti in bitcoin: se lavori per un'azienda o hai un'attività che accetta pagamenti in bitcoin, puoi ottenere bitcoin semplicemente accettando pagamenti in questa criptovaluta.
  • Acquistare bitcoin: puoi acquistare bitcoin utilizzando denaro fiat (ad esempio, dollari o euro) su una piattaforma di scambio come Coinbase o Binance.
  • Ricevere bitcoin come regalo: puoi ricevere bitcoin come regalo da amici o parenti che già possiedono questa criptovaluta.


Pagare in bitcoin 

Carte di credito e di debito, sistemi di pagamento come PayPal e simili funzionano benissimo su Internet, ma hanno un grosso limite: si adeguano lentamente alle crescenti necessità della tecnologia e non tutti sono contenti di questo... La maggior parte dei metodi di pagamento digitali ha una caratteristica che per molte persone rappresenta un enorme vantaggio: la velocità, i costi di transazione irrisori ed è al di fuori dal circuito bancario. Soprattutto non lascia in giro informazioni sulle nostre abitudini di vita. Se è vero che chi non ha niente da nascondere può non farci troppo caso, è anche vero che per molti mantenere l'anonimato su quello che si compra, si vende o si trasferisce rappresenta una scelta di vita, un'espressione imprescindibile di libertà. Sappiamo bene che le informazioni al giorno d'oggi sono merce preziosa, perché regalarle inconsapevolmente a chissà chi? Il sistema Bitcoin è nato per questo.

Quando si compra qualcosa pagandola in bitcoin, l'operazione viene registrata nella Blockchain, ma nessuno potrà risalire alla nostra identità, come al bene o al servizio ricevuto. L’utilizzo di questa moneta digitale come metodo di pagamento è tuttavia ancora molto limitato anche se diversi store (soprattutto online) hanno iniziato ad accettarla. Bisogna prestare attenzione al piccolo simbolo Bitcoin nella sezione "Metodi di pagamento" per verificare se un sito accetta o meno questa o un'altra valuta digitale. Esistono app come BitcoinMap che sfruttano la geolocalizzazione per segnalarci attività commerciali nelle vicinanze "aperte" ai bitcoin. Al contrario di quello che potremmo pensare, in Italia esistono posti dove possiamo pagare in bitcoin: bed&breakfast, librerie, negozi e molto altro. A Rovereto, città pioniera nel campo degli scambi tramite criptovaluta, i pagamenti in moneta digitale sono accettati anche al bar come in edicola. Nella capitale c'è un negozio di orologi di lusso che prevede pagamenti in bitcoin. Il suo motto recita efficacemente "se ti fidi della matematica, ti puoi fidare di Bitcoin".

Come funziona 

Per inviare e ricevere pagamenti in bitcoin bisogna prima possedere un wallet. Le procedure per le transazioni sono molto simili a prescindere dalla tipologia di portafoglio digitale. Per ogni transazione, sia in entrata sia in uscita, vi è un codice identificativo alfanumerico personale, che definisce l’indirizzo, fondamentale per eseguire i pagamenti. Al posto del codice alfanumerico si può utilizzare il QR code contenente lo stesso address. Rappresenta un metodo più comodo e rapido rispetto alla digitazione del codice e al momento anche più sicuro rispetto a un copia e incolla. Per poter ricevere un pagamento in bitcoin basterà fornire il proprio address o il QR code. Questo è un esempio di indirizzo bitcoin: 19BY2XCgbDe6WtTVbTyzM9eR3LYr6VitWK. Come si capisce subito è difficile e noioso riscrivere questa stringa per effettuare un pagamento, ecco spiegato perché il QR code visualizzato sullo smartphone è più pratico. Il lato positivo per i commercianti è che non serve nessun dispositivo dedicato come pos o simili. Basta un normalissimo smartphone o PC all’interno dell’esercizio commerciale.

I tre passaggi 

Il processo di pagamento con criptovaluta è più difficile da spiegare che a farsi. Lo riassumo in tre passaggi.

1. Registriamoci a un wallet/exchange e acquistiamo bitcoin facendo un trasferimento di denaro dal conto in banca. È possibile fare un bonifco o comprare con carta di credito, anche se spesso con questo sistema ci vengono richieste commissioni più elevate. 

2. Installiamo nello smartphone l'app che ci permette di pagare e ricevere denaro. Ora il nostro telefono è anche il nostro portafoglio digitale.

3. Entriamo in un negozio. Per acquistare un bene o un servizio pagando in bitcoin facciamo una scansione del QR code mostrato dal commerciante. Infine digitiamo l’importo e confermiamo la transazione.

  



Conclusioni

Bitcoin rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo delle criptovalute, dalle sue origini misteriose fino ai giorni nostri. La sua storia è stata caratterizzata da una crescente popolarità e adozione, non solo come forma di investimento, ma anche come mezzo di scambio per beni e servizi. Bitcoin ha implicazioni sociali ed economiche significative, che vanno ben oltre il semplice cambiamento della forma in cui gestiamo i nostri soldi. Ha il potenziale per aiutare a ridurre la dipendenza dalle banche centrali e promuovere l'inclusione finanziaria per coloro che sono stati esclusi dai sistemi bancari tradizionali. I casi d'uso di Bitcoin sono in continua evoluzione, con molte aziende e organizzazioni che iniziano ad accettarlo come forma di pagamento, dimostrando così la sua validità e credibilità come mezzo di scambio. Il suo utilizzo come forma di risparmio e investimento, sta attirando sempre più l'attenzione degli investitori, in quanto offre un'altra opzione di diversificazione del portafoglio. Le previsioni per il futuro di Bitcoin sono incerte, con alcuni che lo vedono come la prossima grande cosa e altri che lo considerano una bolla speculativa. Tuttavia, indipendentemente da ciò, è importante capire cos’è, come funziona, come utilizzarlo e conservarlo, se poi, dopo un’attenta analisi supportata da una conoscenza adeguata, ci si rende conto che può fare al caso nostro, potrò convertire qualche euro e entrare a far parte di una rivoluzione, pacifica ma fondamentale per un futuro all’altezza delle sfide che ci attendono.

In sintesi, Bitcoin rappresenta una nuova frontiera nell'economia digitale, e la sua crescente adozione e utilizzo dimostra la sua validità e potenziale come mezzo di scambio, risparmio e investimento a lungo termine.

L'argomento del Bitcoin è estremamente vasto e complesso, e gli aspetti che abbiamo trattato in questo articolo rappresentano solo una piccola parte di ciò che c'è da sapere su questa tecnologia. Dagli aspetti tecnici all'impatto sociale ed economico, ci sono molte sfaccettature da considerare quando si parla di Bitcoin. È importante sottolineare che gli argomenti che abbiamo trattato in questo articolo sono solo degli spunti di riflessione e che l'approfondimento è necessario per iniziare a capire un cambiamento di paradigma come quello rappresentato dal Bitcoin. La comprensione di come funziona la tecnologia alla base del Bitcoin, così come le implicazioni sociali ed economiche, sono fondamentali per poter prendere decisioni informate riguardo all'utilizzo e all'investimento in questa criptovaluta. Inoltre, è importante tenere presente che il panorama delle criptovalute è in costante evoluzione e cambiamento, quindi è importante rimanere aggiornati sulle ultime novità e sviluppi. Ciò significa che per capire a fondo il Bitcoin e le sue implicazioni, è necessario dedicare tempo ed energia per studiare e apprendere continuamente. In sintesi, il Bitcoin rappresenta un cambiamento di paradigma nel mondo delle criptovalute ed economico/finanziario, ma per capirlo a fondo, è necessario un continuo impegno di studio e approfondimento. In generale, l'impegno e lo studio che dedichi al Bitcoin può portare a numerosi benefici, non solo a livello economico e finanziario, ma anche in termini di conoscenza e comprensione delle tendenze e delle implicazioni sociali e tecnologiche. In primo luogo, dedicando il tuo tempo ed energia per capire la tecnologia alla base del Bitcoin, le sue implicazioni sociali ed economiche, e le opportunità di utilizzo e investimento, sarai in grado di avere una visione più completa e informata della criptovaluta e del suo potenziale. Sarai in grado di prendere decisioni più informate se deciderai di investire in Bitcoin e di utilizzarlo come mezzo di scambio o di risparmio. In secondo luogo, il Bitcoin rappresenta una delle più grandi innovazioni nell'economia digitale degli ultimi anni e l'approfondimento ti permetterà di essere un attore attivo nello sviluppo del futuro del denaro e delle transazioni online. Inoltre, potrai cogliere le opportunità che si presenteranno con la crescente adozione del Bitcoin. Infine, dedicando il tuo tempo ed energia allo studio del Bitcoin, entrerai in contatto con una comunità globale di persone interessate alla tecnologia e alle implicazioni delle criptovalute, ti permetterà di scambiare idee e conoscenze con altri professionisti e appassionati di questo campo. Ciò può aiutarti a sviluppare nuove relazioni professionali e a rimanere aggiornato sulle ultime tendenze e sviluppi nel mondo delle criptovalute.


"Bitcoin è più di un semplice investimento, è un cambiamento di paradigma che sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo al denaro e alle transazioni online. Prepariamoci a scoprire come questa tecnologia può cambiare il nostro futuro."


MA

Sagge parole...👏👏👏

Date una spiegazione del futuro digitale del denaro il Bitcoin, fateci comprendere la sua tecnologia e il potenziale

Emanuele Frisoni

inventore, progettista, ideatore di soluzioni tecnologiche, scuola di robotica e meccatronica

1 anno

Bella rivoluzione, giga Joule spesi per calcolare dei numeri primi

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