Il cerchio della vita

Il cerchio della vita

Come trasformare una difficoltà in opportunità. 

Questo era il sottotitolo del mio primo libro autobiografico e formativo, nato dal desiderio di narrare le disavventure della mia vita che mi hanno portato a essere ciò che sono. Mai, però, mi sarei aspettato di rimanere chiuso in casa, privato di quella libertà che per me, è sempre stato il mio valore principale.

Eppure, nonostante il grande disagio, quel periodo pandemico per me è stato illuminante, per diverse ragioni:

La prima, e direi la più impattante, è stata perché ho dovuto fermarmi. Basta chilometri, basta alberghi, basta pranzi e cene fuori: ero fermo a casa. Per uno che era diventato carta Platino di Trenitalia significava un cambio radicale della propria vita.

La seconda ragione è che, in quella estrema difficoltà, il mio primo pensiero non è stato "cosa posso fare per me" ma "cosa posso fare per gli altri". Nacque così l'idea di un programma online per intervistare alcuni professionisti che potessero aiutarci a comprendere che la comunicazione era ed è una skill fondamentale della nostra vita. Comunicare significa "rendere comune", il che implica che il nostro interlocutore capisca ciò che intendiamo e non si limiti ad ascoltare; nel nostro caso, non ci limitiamo a parlare o scrivere, ma cerchiamo di comprendere ciò che viene detto e, soprattutto, ciò che ci viene comunicato dall'esterno.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso per farmi partire con questa avventura è stata la frase ed il video virale: "Milano non si ferma". Linguisticamente parlando, presenta un “errore”, cioè un errore solo se è stato fatto senza cognizione di causa. Usare la parola “non” implica che la parola seguente venga comunque esaltata. Se, ad esempio, ti dicessi di non pensare a un elefante rosa, la tua immaginazione andrebbe comunque a cercare l’immagine di un elefante rosa nel tuo cervello. Eppure, ti avevo detto di "non" pensarlo. Questo è anche il titolo del libro di George Lakoff , che ti consiglio vivamente di leggere per capire come i politici riescono a persuaderci per farsi votare.

Parte del merito delle mie interviste però va a Luca Vanin . Sapevo cosa volevo fare, ma non sapevo dove farlo. Dirette sui social? Creare una community? Video su WhatsApp? Alla fine, "Webinar" fu la risposta che mi diede il buon Luca, permettendomi di utilizzare una sua piattaforma e, nel frattempo, di mantenere una relazione con chi mi guardava, in quanto conservavo la loro email.

La terza ragione è che ciò che mi è successo mi ha fatto collegare i punti, di cui parlerò nel mio prossimo libro "Il cerchio della vita" (n.d.r.) ed ho capito quindi l'importanza delle “fondamenta”.

Come una casa, abbiamo bisogno di fondamenta solide per resistere alle problematiche che la vita ci impone. Per mantenere stabile la casa della nostra vita, dobbiamo capire precisamente cos'è importante per noi stessi. Il risultato di questo processo ci permetterà di capire quali sono i nostri valori. Nello stesso tempo in cui abbiamo creato le basi su cui vivere, i valori saranno come una stella polare che ci permetterà di orientarci e non perderci nei momenti difficili. (Fonte Wikipedia: "Polaris" o "Alpha Ursae Minoris" è la stella più luminosa della costellazione dell'Orsa Minore; è stata, per secoli, un punto di riferimento per i marinai di tutto il mondo, perché ha permesso e permette tutt'oggi di individuare il Nord e orientarsi in mare aperto durante la notte.)

I valori si costruiscono capendo quali sono le nostre credenze e le nostre convinzioni,

e si analizzano rispondendo alla domanda:

"Cosa credi che sia importante per te?"        

Una volta risposto, attenzione a non cadere nella trappola della superficialità. Troppo spesso, usiamo valori banali per specificare ciò che è importante per noi, come "qualità", "innovazione" o "rispetto". Ora, non che questi non siano valori importanti, ma sono assolutamente scontati; è il minimo che mi aspetto nel 2024 da certe persone e/o aziende.

Per non sbagliare, dunque, il consiglio è quello di usare la regola dei "5 perché". Sviluppata da Sakichi Toyoda e successivamente adottata dalla Toyota Motor Corporation durante l'evoluzione delle loro metodologie manifatturiere, questa tecnica ti permette di andare in profondità e di capire veramente cosa è importante per noi.

Un esempio: per qualcuno, la puntualità può essere fondamentale. 

Chiediti: Perché crede che sia importante la puntualità? Perché così i lavori si possono finire in tempo. Perché crede che finire i lavori in tempo sia importante? Perché così agli occhi dei futuri clienti saremo più credibili. Perché crede che essere più credibili sia importante? Per farci scegliere più facilmente. E così, dalla puntualità, siamo arrivati alla credibilità, un valore sicuramente molto più importante perché aiuta a migliorare la situazione aziendale perché hai identificato il macro valore principale. Ma della puntualità, ora che ne facciamo? La buttiamo via? No, anzi, rimane un comportamento valoriale che ci permetterà di essere credibili.

I valori sono di due tipi (spoiler: in realtà potrebbero essere tre).

I valori mezzo e i valori fine.

I valori mezzo sono quei valori che ci permettono di realizzare il valore fine. Hanno a che fare con il fare. Possono essere più di uno, e una volta messi in azione permettono al valore fine di essere realizzato. Non serve avere 10 valori principali; ne bastano 3/5 importanti, e tutti gli altri possono diventare appunto comportamenti valoriali. Di questi 3/5, serve però avere uno fondante e/o inviolabile, cioè quello per cui saresti pronto a morire pur di mantenerlo.

Occhio, alcuni valori nascondono tranelli subdoli. La famiglia è logicamente un valore importante, ma facendoti le domande giuste, capirai che la famiglia è il mezzo per essere felice. Tante persone, invece, hanno messo la famiglia in cima e, una volta ottenuta, non hanno saputo ne apprezzarla ne essere felici.

Una volta trovati tutti i valori, facciamo l’esercizio della torre. Prendi ogni valore che rimane alla fine dell’esercizio dei perché e mettilo in una lista a parte. Potresti averne anche solo uno o più di dieci. Dipende. Ognuno è fatto a modo suo. Se sono due o più, il gioco è questo: prendi i primi due valori della lista, mettili in cima alla torre e fanne cadere uno, cioè quello meno importante.

Ora, qual è quello più importante per te da salvare? Tieni sulla torre quello salvato e fai salire il terzo della lista. Tra i due, ora, quale fai cadere e quale fai rimanere?        

Vai avanti così fino ad avere fatto salire tutti i valori. Ne rimarrà solo uno sulla torre. Questo è il tuo valore fondamenta, da questo dipende tutto. Per questo sei pronto a lottare e a "morire".

Ti ricordi Braveheart? Alla fine, il boia disse a William Wallace che chiedendo perdono, avrebbe potuto salvare la sua vita. Invece, gridò "Freedom!" e morì per la sua terra, per renderla veramente libera.

Continua così per tutti i valori al fine di creare una classifica dal più importante al meno e poter scegliere quali sono i 3/5 valori da perseguire.

Fai attenzione ora, perché devi vedere se il valore è ecologico (il terzo tipo di valore che ho spoilerato prima), cioè se è un valore che fa bene a te e alle persone che ti stanno intorno. A livello etico, quindi, fa bene a tutti? Perché questo tipo di valore potrebbe essere quello che invece ti fa raggiungere gli obiettivi (es. denaro), ma potrebbe allontanare tutte le persone intorno a te (famiglia, amici, parenti). Il lavoro come il denaro è un ottimo valore comportamentale ad esempio, perché permette di realizzarti e fare qualcosa di più grande che accumulare solo ricchezza monetaria. La ricchezza, se è il fine, ti farà riempire il conto corrente ma svuotare (forse) le relazioni. Ricco ma povero dunque.

Cosa succede ora?

  1. Hai definito ciò che è più importante
  2. hai definito cos'è importante
  3. e ciò che è importante diventa un comportamento per realizzare i tre valori principali.

Ora che sai chi sei, puoi capire meglio quale contributo portare al mondo. Perché fare solo una Vision aziendale centrata su di te, rischia di allontanare il tuo cliente, perché si rende conto di essere usato solo per i tuoi bisogni. Cerca la tua parte "spirituale". Capisci come puoi, attraverso il tuo prodotto o servizio, migliorare la vita di chi ti sta accanto e di chi crede in te e nel tuo prodotto.

Come puoi migliorare la loro vita?         

Adesso puoi passare alla Vision, perché, capito cosa puoi portare al mondo in base a ciò che è importante per te, puoi veramente capire dove vuoi andare. La stella polare è pronta a fare la sua funzione. Ora sai dove sei, sai cos'è importante, e puoi capire dove vuoi/puoi arrivare. Ma dove vuoi arrivare non è un posto preciso, e ti faccio l'esempio del surf. La vita è come un'onda: più cerchi di andarle incontro e più ti sbatte a terra, anzi, in acqua. Ti rialzi e ci provi ancora ed ancora, finché capisci che non devi andare contro, ma devi surfarci sopra. Una volta che cavalchi l'onda, ciò che devi fare è prendere una decisione. Quale direzione vuoi prendere? L'onda ti porta avanti, ma non ti mostra dove si fermerà. Tu puoi andare a destra o a sinistra.

Quindi, ciò che ti devi chiedere è: come desidero vivere nel futuro? In che mood? Con quale stile?        

Pensare a qualcosa di specifico rischia di limitarti perché non sai come il mondo può cambiare nel frattempo. Serve avere la capacità di adattarsi, e se si è stati troppo precisi, il rischio è di non avere più appigli.

MODELLO DEL CERCHIO DELLA VITA


Aborro Vision del tipo: "vogliamo diventare leader del settore", "essere i punti di riferimento"… e oscenità varie. Pensare a una Vision solo interna (egoica) rischia di allontanarci dai nostri clienti e futuri tali, perché stiamo pensando solo a noi e non a come potremmo impattare nella loro vita. La Vision deve essere presumibilmente utopica, perché anche se fosse irrealizzabile, solo per il fatto di aver alzato l'asticella, anche se non riuscirai a raggiungerla, avrai comunque raggiunto risultati più importanti di quelli che avresti mai immaginato (ti ricordi come si fanno gli obiettivi SMART?).

Quando hai capito chi sei, dove sei e dove vuoi andare, è ora di capire la Mission. L'etimologia di "Mission" deriva da "mandare a compiere qualcosa", dunque è l'azione precisa che fai per iniziare a realizzare la tua Vision. È il comportamento più importante che fai per soddisfare il bisogno dei tuoi clienti. Grazie a questo, stai migliorando la loro vita e, di conseguenza, la tua. Proprio perché è chiaro dove vuoi arrivare e cosa fai per arrivarci, sarà la logica conseguenza diventare il leader o il punto di riferimento. E i tuoi clienti saranno felici di acquistare da te, perché saranno più che soddisfatti e probabilmente stupiti da ciò che proponi e da come li aiuti a migliorare la loro vita.

#credici

Walter J.Klinkon

Andrea Zucca

Libero di essere, di fare, di crederci.. sempre

8 mesi

Troppo vago a "a breve uscirà..." voglio la data precisa, 2 copie intestate agli Stalkers, con dedica "amorevole" dall'uomo spigolo... un abbraccio

Renzo Maggiore

Formatore / Consulente personale e di sistemi / Insegnante di Italiano / Autore e interprete.

8 mesi

Di sta storia dei Valori, mi pare di saperne qualcosa ... 😂 Aggiungo che, per comprendere quali effettivamente siano le fondamenta, vanno 'analizzate' non soltanto le credenze e le convinzioni (non di rado fuorvianti spiritualmente parlando), ma anche e soprattutto i sentimenti collegati.

Roberto Bormida

Troppo giovane per fare l’umarell , aiuto i cantieri a realizzare i loro sogni … però so fare anche altro

8 mesi

Posso averne una copia con dedica ? ;-)

Paolo Nani

Actor, Comedian, Theatre Director, Theatre Producer

8 mesi

Grandissimo Walter! 😘💪

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate