IL FRANCO CFA E LE ACCUSE DI COLONIALISMO


di © Nicola Catalano  – Tutti i diritti riservati

Il testo in inglese di un messaggio che fu inviato a Hillay Clinton nell’aprile 2011 risulta utile ad evidenziare i motivi per i quali Sarkozy nel  2011, in nome di una  emergenza umanitaria legittimata da una dubbia “responsability to protect”, fece in modo che  una coalizione formata da alcuni stati, a cui si unì successivamente l’Italia, decise un intervento armato a favore degli insorti (“spintanei”) contro il governo legittimo. Il contenuto di tale documento risulta attuale in relazione alle odierne polemiche sorte in seguito alle accuse rivolte alla Francia di "colonizzare l'Africa” e di uso della “moneta coloniale” da alcuni ritenute dissennate.

Della Guerra voluta da Sarkozy contro Gheddafi e dei relativi interessi collegati si potrebbe discutere per ore. Qualche anno fa mi dedicai a studiare (non leggere) alcuni testi e documenti sull’argomento tra cui alcune mail della corrispondenza privata di Hillary Clinton, pubblicate su ordine di un tribunale statunitense. Tra queste ce ne sono alcune che si riferiscono al quadro geopolitico ed economico che portò la Francia e il Regno Unito a decidere di rovesciare il regime, amico dell’Italia, di Gheddafi. In particolare  quella consultabile al link sottoriportato  si riferisce al  Case No F-2014-20439, Doc No C05779612, inviata il 2 aprile 2011 dal funzionario Sidney Blumenthal al Segretario di Stato Hillary Clinton. Questo il contenuto, in italiano, che chiarisce molti aspetti: "…La Francia ha chiari interessi economici in gioco nell’attacco alla Libia. Il governo francese ha organizzato le fazioni anti-Gheddafi alimentando inizialmente i capi golpisti con armi, denaro, addestratori delle milizie (anche sospettate di legami con Al-Qaeda), intelligence e forze speciali al suolo. Le motivazioni dell’azione di Sarkozy sono soprattutto economiche e geopolitiche, che il funzionario USA riassume in 5 punti: il desiderio di Sarkozy di ottenere una quota maggiore della produzione di petrolio della Libia; aumentare l’influenza della Francia in Nord Africa; migliorare la posizione politica interna di Sarkozy; dare ai militari francesi un’opportunità per riasserire la sua posizione di potenza mondiale; rispondere alla preoccupazione dei suoi consiglieri circa i piani di Gheddafi per soppiantare la Francia come potenza dominante nell’Africa Francofona.

Ma la stessa mail illustra un altro pezzo dello scenario dietro all’attacco franco-inglese, se possibile ancora più stupefacente, anche se alcune notizie in merito circolarono già all’epoca. La motivazione principale dell’attacco militare francese fu il progetto di Gheddafi di soppiantare il Franco francese africano (CFA) con una nuova valuta pan africana. In sintesi Blumenthal dice che: le grosse riserve d’oro e argento di Gheddafi, stimate in 143 tonnellate d’oro e una quantità simile di argento, pongono una seria minaccia al Franco francese CFA, la principale valuta africana; l’oro accumulato dalla Libia doveva essere usato per stabilire una valuta pan-africana basata sul dinaro d’oro libico; questo piano doveva dare ai paesi dell’Africa Francofona un’alternativa al franco francese CFA; la preoccupazione principale da parte francese è che la Libia porti il Nord Africa all’indipendenza economica con la nuova valuta pan-africana; l’intelligence francese scoprì un piano libico per competere col franco CFA subito dopo l’inizio della ribellione, spingendo Sarkozy a entrare in guerra direttamente e bloccare Gheddafi con l’azione militare".

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Giuseppe ERRICO

B.Gen. (r) AM - Bri.Gen. Retired

5 anni

Bravo! Hai documentato quello che per molti, me compreso, poteva essere solo o al massimo, un fumus... bisogna divulgare queste verità e/o gli scheletri nell'armadio francesi. A pensar male si fa peccato, ma il più delle volte si coglie nel segno. Ma d'altro canto, almeno io, dai francesi, o se preferisci dai loro governanti, cosa ci si potrebbe aspettare, se non questo.

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