Il futuro prossimo nel lavoro
Nel 1865 Giulio Verne immagina l’allunaggio dell’uomo nel romanzo fantascientifico “Dalla Terra alla Luna”, avvenuto 104 anni dopo. Nel 1968 lo scrittore Arthur C.Clarke e il regista Stanley Kubrick collaborano insieme per l’uscita del romanzo e del film “2001 Odissea nello spazio” anticipando l'identificazione vocale delle persone, la videotelefonia, l'uso di navette spaziali, la messa in orbita permanente di stazioni spaziali intorno alla terra.
Nel 2021 Alex Kipman di Microsoft, inventore di Kinect e Hololens, presenta Microsoft Mesh, una piattaforma digitale di realtà mista (MR), sviluppo della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) che abbatte le distanze tra le persone offrendo la possibilità di interagire con persone come se fossero presenti anche se vivono agli antipodi della Terra.
La divulgazione di Microsoft Mesh è stata affidata a una triade della comunicazione visiva, il regista di Avatar, James Cameron, gli sviluppatori di Pokémon-Go, Niantic e il co-fondatore del Cirque du Soleil, Guy Laliberté per realizzare un video esplicativo e denso di emozioni positive.Le persone dotate dei visori Hololens possono partecipare a riunioni virtuali di lavoro rimanendo a casa o in un altro luogo, ma interagendo come se fossero una accanto all’altra.
La pandemia in corso ha sicuramente accelerato il programma di utilizzare questa tecnologia su vasta scala, per poter ridurre i costi ancora troppo elevati per il grande pubblico.Il primo target di Microsoft Mesh sono le aziende che possono ridurre il numero delle riunioni dal vivo a favore di meeting in realtà mista più frequenti. Ci si potrà vedere di persona in occasioni più importanti, come quella di definire un progetto o per una negoziazione finale.
Lo stato dell’arte nel lavoro tecnologico
Internet nasce nel 1969, l’Italia si collega a internet nel 1986, il primo smartphone in Italia appare nel 2008, ma il primo in assoluto è del 1992. I progressi tecnologici ormai procedono a velocità sempre maggiori e ora ci troviamo a maneggiare dispositivi ritenuti fantascientifici solo pochi anni fa. Ma più importante è capire come potrà essere utilizzato un dispositivo come Microsoft Mesh oppure piattaforme di realtà mista che sembrano appartenere a un futuro remoto anziché a un futuro prossimo.
Il lavoro svolto da casa è cresciuto in maniera considerevole, da un anno a oggi, a causa della pandemia e delle relative restrizioni, con percentuali probabilmente raggiungibili solo in diversi anni. Microsoft ha scelto così di lanciare sul mercato un modo di lavorare più appetibile del lavoro da remoto.
Il sito di openpolis.it evidenzia i dati sul boom del telelavoro in Italia e in Europa con un peggioramento delle condizioni di lavoro. Le aziende continueranno a voler controllare l'operato dei lavoratori da remoto come se fossero in un ufficio tradizionale ? Ancora non si è trovato un equilibrio accettabile per coniugare in modo virtuoso lavoro e vita privata. I management aziendali devono cambiare il paradigma di modalità di lavoro superate, basate su orari fissi, controllo e quantità di lavoro eseguito.
Sono ancora poche le aziende in grado di affrontare un cambiamento reale, ma indispensabile per poter utilizzare al meglio una tecnologia come Microsoft Mesh, destinata altrimenti solo a un'élite di aziende.
Etica&Tecnologia
Il rischio è di vederla utilizzata come ulteriore strumento di controllo più sofisticato, come dimostra il contratto stipulato nel 2019 da Microsoft HoloLens con il Pentagono per la fornitura di 100.000 visori di realtà mista/aumentata e il test dell’FBI per il software di corrispondenza facciale Amazon Rekognition. Uno per scopi militari e l’altro per riconoscimenti facciali per la mole di immagini sui video di sorveglianza.
La politica quindi deve necessariamente intervenire per regolare tutti gli aspetti inerenti la privacy e l’utilizzo a misura umana di tutte le tecnologie. Ormai la nostra vita si svolge in una dimensione chiamata infosfera. Altrimenti aumenteranno le differenze sociali tra chi potrà usufruire di strumenti tecnologici avanzati e chi invece ne resterà tagliato fuori.
Sinossi del libro “Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica” del filosofo Umberto Galimberti:
“Noi continuiamo a pensare la tecnica come uno strumento a nostra disposizione, mentre la tecnica è diventata l'ambiente che ci circonda e ci costituisce secondo quelle regole di razionalità che, misurandosi sui soli criteri della funzionalità e dell'efficienza, non esitano a subordinare le esigenze dell'uomo alle esigenze dell'apparato tecnico.[...]Ma la tecnica non tende a uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela verità: la tecnica funziona.”
Dovremo continuare a coniugare il rapporto tra psiche - mente e anima- e techne – tecnica e tecnologia - in modo che la seconda non continui a prevalere sulla prima.
Il futuro previsto
Negli anni ‘70 Nicholas Negroponte, cofondatore del MIT-Massachusetts Institute of Technology-Media Lab inventò il touchscreen. Sempre al MIT fu inventato l’E-ink, l’inchiostro elettronico degli e-book da Joseph Jacobson nel 1996.
Molti altri strumenti tecnologici sono diventati oggi concreti e fruibili semplificando l’attività quotidiana. Spesso ci si chiede “ma come facevamo senza?” Le distanze ora vengono annullate da una sorta di teletrasporto virtuale delle persone per essere più vicini.
Nel 1969 Sergio Endrigo cantava “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, e ora che saremo vicino agli occhi, saremo vicini anche al cuore?
Insegnante presso Ministero della Pubblica Istruzione
3 anniSperiamo solo che alla fine della pandemia non torni tutto come prima.
Complimenti di cuore Carlo Fraschetti!
Giornalista e Direttrice di SenzaFiltro - il giornale della cultura del lavoro
3 anniDirei che anche i commenti al tuo post confermano le parole che ti avevo scritto sul tuo compito finale Carlo Fraschetti;-)
Marketing Assistant at Polyedra Spa.
3 anniComplimenti! Non ero a conoscenza di un sacco di cose!
Journalist / Creative and Founder @Melancia
3 anniQuello che ogni buon giornalista dovrebbe fare: non artare la verità, ma rendere denso e umano un articolo. Ci sei riuscito perfettamente, hai fatto uno splendido lavoro, Carlo!