Il mio patrimonio: come sarà il mio tenore di vita in pensione?
Dott. Alessandro Fava http://alessandrofava.allianzbankfa.it

Il mio patrimonio: come sarà il mio tenore di vita in pensione?


“Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, bipede e tripede?” 

È un noto enigma che vuole raffigurare l’evoluzione, la crescita, dell’essere umano, raffigurandolo a gattoni nella prima fase della vita, in piedi nella parte centrale e aiutato da un bastone al termine.

Come per il movimento dell’essere umano è prevista un’evoluzione, anche per la nostra vita “finanziaria” esiste tale aspetto.

Da bambini viviamo grazie ai nostri genitori, che ci accudiscono e ci mantengono. Crescendo iniziano le prime responsabilità, e con esse la pianificazione della nostra vita, presente e futura. Da anziani, infine, viviamo grazie ai sacrifici e agli sforzi compiuti da adulti.

È proprio la vecchiaia, colma di saggezza ed esperienza, che dovrebbe permetterci una vita serena, liberi dal lavoro e desiderosi di dedicarsi, salute permettendo, alle nostre passioni.

Dico DOVREBBE, in quanto esiste una variabile estremamente importante da considerare: come sarà il mio tenore di vita in pensione?

Da adulti abbiamo una risorsa potentissima a nostra disposizione: l’energia! Con questa l’Uomo può spostare le montagne, lavorare molte ore al giorno ed ottenere grande soddisfazioni economiche. Quando però questa energia viene meno siamo costretti a ritirarci dal lavoro, in quanto non più competitivi.

È quindi di fondamentale importanza, in assenza di stipendio, determinare un importo mensile che ci permetta di vivere serenamente la vecchiaia.

“Di quanti soldi necessito ogni mese per vivere serenamente?”

Bene, ora che abbiamo determinato l’importo chiediamoci: come possiamo ottenerlo?

Se siamo dei lavoratori dipendenti il nostro datore di lavoro accantonerà una parte del nostro stipendio che ci verrà poi restituita periodicamente una volta raggiunta l’età pensionabile, sotto forma, appunto, di pensione. Se, invece, siamo dei professionisti o degli imprenditori verseremo noi stessi una parte delle nostre entrate economiche a degli enti preposti (casse professionali, INPS ecc…).

Se ora, in piena carriera lavorativa, esemplificando, guadagniamo 100 Euro al mese, quanta sarà la nostra pensione? 

Ipotizziamo un lavoratore autonomo, con 40 anni di contributi, in pensione dal 2020…

Sedetevi prima di leggere la risposta… 

Meno di 50 Euro al mese. 

Reddito dimezzato.

Cosa significa reddito dimezzato? 

Significa poter mangiare solo metà di quanto mangiamo oggi, 40 grammi di pasta, invece di 80 grammi. 

Significa poter comprare un’auto con 1000 cc di cilindrata invece di 2000 cc. 

Significa vivere in 100 mq invece di 200 mq.

Significa chiedere ai vostri figli di darvi una stanza in cui dormire.

Dimezzare il reddito a 70 anni significa aver lavorato una vita ed avere un futuro fatto di sacrifici e rinunce.

Ma state tranquilli, la soluzione all’esigenza di mantenere il tenore di vita al termine dell’attività lavorativa esiste, ne parleremo martedì prossimo.


AF

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