Il momento della sospensione
A volte strani legami si creano tra ricchi industriali, politici, fotografi, pittori, musicisti, cavalli e assassini. E a volte emergono cose interessanti, che durano nel tempo. Come in questa storia, dove a muoversi per primo fu Leland Stanford, senatore e governatore della California, direttore della Central Pacific Railroad, fondatore della Stanford University e appassionato allevatore di cavalli. Leland voleva sapere se davvero, durante il galoppo, il cavallo fosse del tutto staccato da terra. E per capirlo intendeva usare la fotografia in movimento, pratica allora pionieristica.
Nel 1872, per avere la prova provata, commissiona a Eadweard Muybridge un esperimento fotografico. E in effetti Muybridge era la persona adatta. Dopo aver fatto lo scrittore e l’editore, si era dedicato alla fotografia. Aveva documentato con singolare rispetto i nativi Tlingit e altri popoli del sud-est dell'Alaska, dello Utah e della California, aveva catturato la bellezza dello Yosemite. Ma, in particolare, era un pioniere della fotografia in movimento, e nel 1869 aveva anche inventato uno dei primi otturatori per macchina fotografica.
Incidenti di percorso
Muybridge accetta l’incarico di usare la fotografia in movimento, ma tarderà un po’ a svolgerlo perché, prima di iniziare il progetto, segue per il governo degli Stati Uniti la guerra Modoc nella California settentrionale. E poi uccide colui che sospetta essere l'amante della moglie, e di conseguenza subisce un processo e finisce brevemente in prigione. Brevemente, perché alla fine è assolto, in quanto il suo omicidio viene considerato legittimo. Ma questa è un’altra storia, che Philip Glass racconta nella sua opera The photographer, scritta con David Byrne nel 1982.
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Finalmente l'esperimento
Comunque sia, a un certo punto - il 19 giugno 1878 - l’esperimento commissionato da Leland ebbe luogo. 12 macchine fotografiche catturano i diversi momenti del galoppo della cavalla Sallie Gardner, azionate una dopo l’altra dagli zoccoli attraverso sottili fili. Montate in successione, le immagini danno vita a una celeberrima sequenza filmica (Sallie Gardner at a Gallop, detta anche The Horse in Motion) che mostra chiaramente il momento di sospensione del cavallo al galoppo, e prova che per secoli artisti del calibro di Géricault si erano sbagliati. Come riconobbe Paul Valéry nel 1938: «Le fotografie di Muybridge rivelano chiaramente gli errori in cui sono incorsi tutti gli scultori e i pittori quando hanno voluto rappresentare le diverse andature del cavallo». La fotografia in movimento era riuscita a scoprire quando il cavallo al galoppo non tocca terra.
Influenze
Il lavoro di Muybridge, e in particolare la fotografia in movimento, ha ampliato il raggio di azione della fotografia, ha dato avvio al cinema e ha influenzato l’arte, dal Cubismo degli anni Dieci a Francis Bacon, fino all'arte cinetico-programmata degli anni Sessanta. E nel frattempo è anche riuscito a risolvere il dubbio di Leland Stanford.
Exposing Muybridge, regia di Marc Shaffer, è il documentario uscito nel 2021 dedicato alle molteplici e composite vicende di Eadweard Muybridge.
Rossetti | Brand Design
2 anniLe vicende degli umani sono sempre affascinanti
Consulente di comunicazione, autrice, copywriter, content writer
2 anniUna storia incredibile Bianca Maria, che ci fa ammirare ancora di più l'inventiva pionieristica mentre noi abbiamo a disposizione strumenti super sofisticati e magari ci facciamo la lista della spesa!