Il  mozzicone del Lapisnauta

Il mozzicone del Lapisnauta

 “Frugò in tasca e ne trasse un pezzo di carta e un mozzicone di matita, sgraffignata a un falegname; poi scrisse …” Victor Hugo – i miserabili

Gli eventi sincronici di un Lapisnauta si susseguono senza fine e non posso fare a meno di ascoltarli.

Sabato alla manifestazione nella cartoleria storica Bonvini (Le scrivanie del Novecento) arriva mia zia Renata e mi racconta di un suo barattolo di vetro pieno di mozziconi di matita che lei ha usato per la sua professione di disegnatrice di moda e di tessuti. Nella stessa giornata Davide, un altro collezionista presente, mi porta una scatola di matite Victor prodotta dalla FILA in periodo di guerra. Una produzione mai vista.


Arrivato a casa provo immediatamente a cercare qualche notizia su questa matita digitando le parole “matita” e “Victor” sui motori di ricerca. E qui mi appare la frase dei miserabili di Victor Hugo.

Se poi ci mettete  che sabato avevo per la prima volta disponibile il mio libro “Le matite della memoria” in cui c’è un riferimento al mozzicone di Liana Millu, gli indizi che dovevo scrivere qualcosa sui mozziconi erano chiari. Però forse il Dio dei Lapisnauti non era sicuro che i messaggi mi fossero arrivati chiari e così mi ha dato il colpo finale.

Tra i documenti che avevo portato a casa dal trasloco dell’appartamento che abitava mia madre c’erano, sulla mia scrivania, i dischetti delle scansioni dei documenti originali donati all’archivio storico del Comune di Bolzano. Inserirli nel computer è stato un attimo. La prima immagine che ho aperto era un messaggio che mio nonno, militare recluso a San Vittore scrive a mia nonna. Scritto su una cartina di sigarette con un chiodo e con il sangue (usava però anche saliva e polvere di mattone) chiede di portargli una punta di un  lapis e poi ancora, in un secondo messaggio, non avendo ancora ricevuto quanto richiesto, chiede ancora un lapis ma si raccomanda che sia piccolo, un “mozzicone”, così da poterlo nascondere.


Ma che cosa è un mozzicone? Il dizionario definisce “mozzicone” il restante di un oggetto parzialmente reciso, spezzato o consumato.

Tra i collezionisti di matite che ho incontrato in questi ultimi anni i mozziconi non sono molto considerati. Le matite vengono ricercate e considerate importanti per le proprie collezioni solo se intere, della lunghezza classica con o ancora senza punta. Eppure il mozzicone è una matita a tutti gli effetti.

Ricordo di aver letto del medico che si dedicò a Leone Tolstoj. Era una medico ceco di nome Makovickij che, non fidandosi della propria memoria, teneva un mozzicone di matita e un pezzo di cartone  in tasca e annotava senza guardare, con la mano in tasca, quello che raccontava il grande scrittore russo. Alla sera ricopiava quegli appunti presi di nascosto in bella copia. Da qui nacque un importante memoriale su Tolstoj.

Il mozzicone dunque, trascurato da molti, è spesso un testimone silenzioso di momenti preziosi. Dalla matita di un grande scrittore al lapis nascosto di un prigioniero o alle matite consumate di un’artista, è la prova che, anche nei frammenti, c'è una forza creativa che non si spegne mai.

Il vero valore di questi piccoli resti sta nel loro potere di conservare frammenti di vita, di memoria, di creatività e di resistenza. Anche il più consumato dei lapis può ancora scrivere storie che meritano di essere raccontate perché non importa quanto sia consumata, finché una matita scrive, ha ancora qualcosa da dire.

E così, forse è proprio il mozzicone la vera essenza del Lapisnauta: un simbolo di resilienza, di piccole cose che, seppur ridotte, continuano a lasciare il loro segno.

E voi cosa ne pensate?

Un parallelismo con la vita, come il mozzicone possiamo scrivere e creare sempre qualcosa di nuovo fino in fondo, fino alla fine . Che emozioni … Grazie !

Luigi Lavizzari

amministrazione immobiliare

2 mesi

Insisto, a costo di apparire noioso: vedi di raccogliere i racconti del Lapisnauta, perché sono davvero bellI!

Luigi Lavizzari

amministrazione immobiliare

2 mesi

Emozionante come sempre! Ho messo insieme "le matite della memoria" ed i mozziconi di matita della zia: cosa avrebbero potuto raccontare? Un mozzicone è una matita che ha molto vissuto, che ha molto da raccontare e che va "ascoltata" nelle sue storie: liete, umili, tristi, sorprendenti, dolorose o sorridenti. È un testimone di tante storie.

Giorgio Parrella

Coach | Trainer | Project Management Facilitator | Ingegnere Agile

2 mesi

Molto bello anche questo, grazie

ettore M.

Marketing intnl Consultant

3 mesi

Bellissimo ..viva i mozziconi di matita!

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