Il problema con la Lettera di Credito: le discrepanze!

Il problema con la Lettera di Credito: le discrepanze!

Conoscerle per evitarle.

In più occasioni abbiamo visto come la Lettera di Credito sia lo strumento di pagamento più sicuro (Segmento Pagamento: la Lettera di Credito). Abbiamo anche notato quanto l’utilizzo della Lettera di Credito sia complesso e articolato (Lettera di Credito, è davvero così Sicura?).

La complessità è soprattutto dovuta alla documentazione che l’esportatore deve presentare in banca e che può essere difficile da compilare o reperire nella forma e nei termini richiesti.

Oggi, però, voglio soffermarmi su quello che ritengo essere il vero punto cruciale dell’utilizzo della Lettera di Credito: le discrepanze.

Credo che siano proprio le discrepanze a rappresentare la sintesi di tutti i nostri problemi quando abbiamo a che fare con la Lettera di Credito come mezzo di pagamento.

Per discrepanza intendiamo la mancanza di conformità con quanto richiesto dalla Lettera di Credito. Le discrepanze si verificano quando i documenti presentati dal beneficiario non corrispondono esattamente ai requisiti specificati nella Lettera di Credito. 

Le discrepanze possono riguardare uno o più documenti, come fatture, documenti di trasporto, certificati di origine, ecc. e credo che sia utile fare chiarezza su questo punto perché

la discrepanza, e la conseguente riserva sollevata dalla banca, può ritardare o compromettere il pagamento della nostra fattura, annullando tutti i vantaggi che questo diffusissimo strumento finanziario può offrire.

Quello che segue è un elenco delle discrepanze che dobbiamo conoscere per essere pronti ad affrontarle ed evitarle.

Una premessa

La Lettera di Credito, o Credito Documentario, come sarebbe più corretto chiamarla, è disciplinata dalle UCP (Uniform Custom and Practice) elaborate e periodicamente aggiornate dalla Camera di Commercio Internazionale di Parigi. Le UCP 600, pubblicate nel 2007, sono l’edizione tuttora in vigore. 

L’accuratezza delle UCP, però, non è sufficiente a chiarire tutti i dubbi e chiunque abbia utilizzato una Lettera di Credito sa che spesso sorgono dei disaccordi tra le parti in gioco. 

Banche e parti contraenti possono essere in disaccordo su ciò che è conforme e ciò che non lo è quando i documenti presentati vengono esaminati per verificarne la conformità con quanto stabilito dalla Lettera di Credito. 

Le UCP non sempre chiariscono una situazione nel modo in cui ci si aspetta. Per esempio, c'è una grande differenza tra le parole "will" e "may": "La banca accetterà..." rispetto a "La banca potrebbe accettare...". Una è definitiva e l'altra sembra essere aperta a interpretazioni. Questo è un semplice esempio di come possono nascere dubbi interpretativi. 

Per prevenire i possibili disaccordi è stato elaborato un documento: l’International Standard Banking Practice" (ISBP) che ha proprio lo scopo di chiarire il significato delle regole UCP prima che sorgano divergenze interpretative.

L’International Standard Banking Practice (ISBP)

L’ISBP, redatto nel 2003 e periodicamente aggiornato, non sostituisce le UCP, ma fornisce chiarimenti su come queste dovrebbero essere interpretate e applicate in pratica, quando la banca esamina i documenti presentati e ne decide la conformità con la Lettera di Credito.

L'ISBP si concentra principalmente sulla preparazione e sulla presentazione dei documenti richiesti in una Lettera di Credito e fornisce indicazioni su come evitare gli errori più comuni. L'obiettivo è garantire una maggiore coerenza e comprensione nei pagamenti e nelle transazioni internazionali che scelgono di utilizzare i crediti documentari.

Ho sempre avuto l’impressione (e sono in buona compagnia) che le banche adottino l'ISBP con grande disinvoltura sulle Lettere di Credito di importazione, ma che procedano con maggiore cautela quando gestiscono i documenti di esportazione, per paura che la banca estera emittente non rispetti alla lettera quanto stabilito dagli ISPB. 

È importante notare che l'ISBP non è una norma giuridicamente vincolante, ma piuttosto una guida pratica che le parti possono scegliere di seguire per facilitare le transazioni commerciali internazionali.

È speranza di tutti che si arrivi presto a un completo allineamento internazionale nell’utilizzo delle ISPB. 

Desidero analizzare le principali discrepanze che vengono rilevate dalle banche durante l’esame dei documenti presentati dall’esportatore. Non è possibile fornire un elenco esaustivo, tuttavia le discrepanze che seguono derivano dalle sei caratteristiche della Lettera di Credito.

La mancata osservanza e la comprensione non perfetta dei seguenti punti costituiscono la causa della stragrande maggioranza delle discrepanze che effettivamente vengono evidenziate e che sono causa di riserve.

Il Credito Documentario (Lettera di Credito) è

  1. Letterale. La Lettera di Credito è trasmessa dalla banca emittente tramite un messaggio criptato e codificato. La codifica ha lo scopo di imporre una lettura “alla lettera” del contenuto, senza dare spazio a interpretazioni. Con l’introduzione del ISBP, abbiamo visto come questa letteralità non sia sufficiente a eliminare divergenze interpretative. Per questo motivo è indispensabile che l’esportatore si attenga al significato letterale del contenuto della Lettera di Credito evitando di pensare a eventuali “sfumature” di significato di ogni singola indicazione.
  2. Condizionato. Il pagamento da parte della banca è irrevocabile ma, al tempo stesso, condizionato alla presentazione da parte del beneficiario di documenti perfettamente conformi, così come specificato nella Lettera di Credito. L’esportatore deve conciliare il concetto di “irrevocabile” con quello di “condizionato”. L’impegno della banca è irrevocabile nel senso che questa obbligazione non può essere annullata. Al tempo stesso il pagamento è subordinato alla verifica dei documenti presentati e alla riscontrata conformità degli stessi.
  3. Autonomo. La banca assume un’obbligazione autonoma rispetto agli impegni contrattuali delle parti, garantendo il pagamento a fronte dell’adempimento di consegna dei documenti richiesti. Quella dell’autonomia è forse la caratteristica più frequentemente fraintesa. Molto spesso, infatti, l’esportatore ritiene opportuno rispettare accordi presi direttamente con il cliente estero. Può trattarsi di accordi verbali, di procedure eseguite in passato o anche di soluzioni migliorative rispetto a quelle indicate nella Lettera di Credito. Però il Credito Documentario, in quanto “autonomo”, è indipendente e svincolato da qualunque accordo esterno alla Lettera di Credito. Neppure un contratto di compravendita internazionale stipulato tra esportatore e importatore può modificare l’inderogabile esigenza di conformità dei documenti: conformità a quanto richiesto dal contenuto della Lettera di Credito e soltanto a quello.
  4. Astratto. Il Credito Documentario è svincolato dalla causa che l’ha originato. La causa può essere di varia natura (accordo, contratto, ordinativo accettato, ecc.) ma non influisce in alcun modo sulla Lettera di Credito e sull’esito dell’esame dei documenti effettuato dalla banca. La caratteristica dell'astrattezza fa anche sì che il venditore, a fronte di una documentazione conforme e tempestiva, abbia diritto al pagamento anche se il compratore non vuole o non può  ritirare la merce. L’eventuale inadempienza del compratore sarà affrontata in sedi diverse ma non avrà effetti diretti sulla Lettera di Credito e il suo utilizzo.
  5. Formale. Il Credito Documentario richiede la forma scritta. Storicamente nasce nella forma di “lettera” (da cui la denominazione alternativa e ancora oggi utilizzata di “Lettera di Credito”), ma il cui contenuto è così delicato da richiedere meccanismi di verifica reciproca dell’autenticità del mittente, della banca emittente e del beneficiario.
  6. Inderogabile. Il Credito Documentario rappresenta un impegno inderogabile della banca emittente di onorare il pagamento a fronte di  una presentazione conforme. Affidando questa operazione a un istituto bancario, la Lettera di Credito sarà irrevocabile e si avrà la certezza di ricevere i profitti previsti in precedenza. Abbiamo visto come l’inderogabilità impedisce l’annullamento dell’impegno assunto dalla banca emittente nei confronti dell’esportatore beneficiario ma lascia intatta la caratteristica della condizionalità. In breve: la banca si impegna inderogabilmente a pagare purché i documenti siano conformi a quanto richiesto dalla Lettera di Credito.


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