IL Trasporto
Caratteristiche peculiari del trasporto
Il trasporto, essendo un servizio, non si può immagazzinare: se la domanda è inferiore all’offerta si ha una sotto-utilizzazione di mezzi e infrastrutture; nel caso opposto si ha congestione; sono inevitabili quindi i disagi nelle punte di traffico e l’esuberanza dei mezzi e delle infrastrutture nei periodi “di morbida”;
Le varie domande di trasporto riguardano itinerari diversi ed anche sullo stesso itinerario difficilmente sono equilibrate nei due sensi; risultano quindi inevitabili i percorsi a vuoto, anche se una buona organizzazione aziendale deve ridurli al minimo.
Grandezze caratteristiche nei trasporti
Velocità
• Velocità massima (VM): caratteristica del mezzo di trasporto.
• Velocità di marcia o “di crociera” (V); nei veicoli terrestri corrisponde alla massima velocità raggiungibile in condizioni di sicurezza e continuità ed in assenza di congestione: dipende quindi dal veicolo e dalla sede percorsa (V<VM).
• Velocità commerciale (Vc):
LOD/(Σtv + Σts )
dove:
– LOD è la distanza tra origine e destinazione
– Σtv è la somma dei tempi di viaggio
– Σts è la somma dei tempi di sosta (fermate, trasbordi, trasferimenti terminali ecc.).
Unità di misura base del trasporto (merci)
• Unità di quantità di trasporto: tonnellata (t) (o altre specifiche, es. TEU)
• Unità di traffico (quantità trasportata × spostamento): tkm
TEU: Twenty-foot Equivalent Unit, p.es., 2 TEU è lo spazio equivalente per due container da 6.1m/20ft, o uno da 12.2m/40ft.
Componenti di costo del trasporto
Spese di impianto (iniziali):
• per infrastrutture;
• per l’acquisizione del materiale rotabile.
Spese di esercizio (annuali):
• oneri finanziari (interesse ed ammortamento sul capitale);
• Spese di puro esercizio:
– oneri relativi all’amministrazione e spese generali (fisse);
– manutenzione infrastrutture (fisse);
– spese relative alla trazione e al materiale mobile (variabili con il traffico);
– personale conducente, di officina, di controllo, di movimentazione ecc. che sono in parte fisse, ed in parte variabili;
– l’incidenza dei “ritorni a vuoto” che influiscono in maniera considerevole sul costo del viaggio;
– richieste di diversione dall’itinerario o di modifica della destinazione;
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– fermate aggiuntive non previste in itinerario;
– utilizzo di mezzi o strutture del vettore per stoccaggio provvisorio;
– servizi “terminali”: raccolta e consegna, trasbordi intermodali, movimentazioni ai nodi.
La spesa annua di esercizio S si può esprimere con:
S = A + kN
dove:
• A: spese fisse;
• N: unità di traffico effettuate;
• k: coefficiente di costo marginale
Criteri per la formazione delle tariffe
Occorre prendere in considerazione diversi aspetti quali il volume delle merci da spedire, la distanza percorsa, le caratteristiche del percorso, i fattori contrattuali.
Ovviamente i costi dipendono dal volume del carico: i volumi elevati (pari o superiori alla capacità dei mezzi) beneficiano di riduzioni della tariffa; bisogna dire che esistono soglie minime di prezzo per volumi bassi,cioè inferiori alla capacità dei mezzi, e che comunque le tariffe variano in funzione della classificazione commerciale delle merci
La distanza percorsa può influire o meno sul costo del servizio:
• nei casi in cui larga parte dei costi del servizio dipendono dalla movimentazione delle merci (es. trasbordi), può essere applicata una tariffa indipendente dalla distanza percorsa;
• la tariffa può essere costante per spedizioni tra un’origine e un’area comprendente diverse possibili destinazioni e variare per aree diverse
• se i costi relativi allo spostamento sono prevalenti, la tariffa può essere proporzionale alla distanza da percorrere, ma ciò penalizza gli spostamenti lunghi a parità di altri fattori;
• poiché taluni costi indipendenti dallo spostamento (es. terminali) possono essere maggiormente distribuiti su distanze lunghe, le tariffe possono essere fatte crescere meno che proporzionalmente con la distanza.
Le tariffe dipendono anche dalle caratteristiche del prodotto; esistono sistemi di classificazione delle merci, sulla base dei quali sono fondati accordi per le tariffe minime del trasporto e sono stabiliti i valori minimi. I fattori legati al prodotto di cui si tiene conto nella classificazione delle merci ai fini logistici e nello stabilire le tariffe minime sono in particolare:
– densità;
– facilità di stoccaggio e movimentazione;
– maggiore o minore disposizione al danneggiamento, perdita o furto;
– possibilità di danneggiare altre merci trasportate;
– rischi legati al trasporto del prodotto (merci pericolose);
– tipologie di contenitori e/o confezioni per il prodotto;
– tariffe di prodotti analoghi;
– competitività esistente tra articoli diversi ma utilizzati per scopi analoghi;
– condizioni commerciali e unità di vendita;
– condizioni di scambio.
Le tariffe sono stabilite anche sulla base di fattori contrattuali che riflettono caratteristiche di singole spedizioni e/o clienti, significativamente il volume della spedizione, la direzione dell’itinerario ed infine il valore complessivo del cliente per il trasportatore.
La tariffa su base contrattuale è prevalente nel caso degli approvvigionamenti e della distribuzione di quantità importanti di merci, mentre prevale una tariffazione generale per le piccole quantità.