Il tuo sito è stato penalizzato da Google?
Google cambia i suoi algoritmi piuttosto spesso per assicurare migliori e sempre più accurati risutati.
Chiunque abbia un minimo di feeling con il mondo SEO, avrà sentito parlare degli aggiornamenti di Penguin e Panda, due degli algoritmi più famosi, che vanno ad influire sul duro lavoro di ottimizzazione di un sito.
Panda ha l’obiettivo di affondare i contenuti di scarso valore. I suoi aggiornamenti prevedono diversi cambiamenti, alcune volte di minore entità, altre invece possono completamente distruggere tutte le fatiche fatte per la SEO di un sito.
Penguin ha il compito di vigilare sulla qualità dei link e sull'uso di tecniche SEO "estreme"
Per questa ragione è essenziale monitorare gli aggiornamenti degli algoritmi.
Come capire se il tuo sito è stato penalizzato
Se il tuo sito all’improvviso non compare più nella SERP per le keywords o per le frasi da voi scelte o ha perso molto traffico senza ragione apparente e pare non ci sia modo di ripristinarlo, ecco forse è possibile che sia stato penalizzato dal Google.
A volte non è complicato recuperare una penalità, ma ci sono casi in cui in cui è piuttosto difficoltoso e altri addirittura impossibile da fare.
Ecco una checklist che un Seo può seguire per identificare la ragione per cui un sito è stato penalizzato con alcuni suggerimenti su come procedere.
Il tuo contenuto fa schifo... Parliamone!
Ci possono essere diversi motivi per cui il tuo contenuto non piace agli utenti né ai motori di ricerca.
E’ corto e “arido” di informazioni? È poco originale? È duplicato? O forse lo hai “sgraffignato” a qualcuno?
Se il tuo focus è sui motori di ricerca anziché sulla produzione di contenuti che facciano esclamare WoW! ai tuoi lettori e che li porti a condividere, allora sei seriamente a rischio. Secondo te è meglio spendere 10 minuti su 25 contenuti dal valore talmente basso che non ti porteranno mai nulla, o investire 4 ore per un contenuto che risponda alle questione dell’utente, che vada nel dettaglio di un topic, in modo che sia facilmente condivisibile e linkabile e che ti posizione come un esperto dell’argomento? Credo che sappiamo tutti la risposta.
Controlla Meta Tags, anchor link, l’intero testo delle pagine e generalmente ogni cosa che può essere duplicata. Non scopiazzare da altri! Anche se avere contenuto duplicato potrebbe non essere subito soggetto a penalizzazioni, non risolvere la questione alla fine porterà alla penalizzazione.
Stai per caso usando qualche roba da black hat come testo nascosto, cloaking o le doorway pages?
Le tecniche che intendono manipolare i motori di ricerca sono una gran brutta scelta. Magari possono anche funzionare per qualche tempo, ma i motori di ricerca sono sempre in evoluzione e tentano di difendere l’integrità dei risultati contro queste tecniche di manipolazione, che ormai appartengono alla vecchia scuola. I benefici di questi comportamenti non valgono il rischio e sono eticamente discutibili.
Uso eccessivo delle parole chiavi: non va bene!
Hai un contenuto corto che sembra essere impacchettato nella pagina all’interno di parole chiavi? Se il testo risulta innaturale e difficoltoso da leggere a causa delle keyword inserite in mezzo, probabilmente stai facendo delle scelte sbagliate. Una volta ho letto una definizione che mi è sembrata molto simpatica (non ricordo l’autore, ma se qualcuno la riconosce accetto suggerimenti!)
“il contenuto di un articolo funziona come la minigonna: deve essere abbastanza lungo da coprire tutto quello che deve essere coperto, ma abbastanza corto da generare interesse”
Non c’è un numero giusto di parole chiave rispetto a una certa quantità di testo che porti al livello perfetto di ottimizzazione ciscuna pagina. Ci sono un sacco di variabili come il soggetto, la profondità dell’argomento, la qualità del contenuto, la competitività delle parole chiavi, la disponibilità delle keyword secondarie e molti altri, che giocano un ruolo importante.
Assicurati di non abusare della quantità di parole chiave individuate. Controllane la densità: la stessa parola chiave ripetuta nella url o nello stesso paragrafo di una pagina attrarrà l’attenzione di Google che potrebbe finire per penalizzarti.
Rendi il tuo contenuto naturale, originale e informativo.
Hai tonnellate di Ads sulla pagina?
E’ un fatto innegabile che l’affiliate marketing e l’advertising siano una risorsa importante di entrate ma se, anche in questo caso, se ne fa un uso eccessivo si potrebbe incorrere a rischi molto più alti rispetto al guadagno ricevuto. Se il visitatore della tua pagina viene aggredito da troppa pubblicità, se ne andrà alla velocità della luce: Google non ama i sito con troppi ads e pensa che sia gestito da qualcuno interessato solo ai soldi che alla user experience.
Contenuto Hackerato
Se il tuo sito è stato hackerato, Google lo rimuoverà molto velocemente dalla SERP. Agisci in fretta al fine di proteggere il tuo sito dagli attacchi e tieni sempre pronto un backup aggiornato del sito per essere preparato al peggio.
Spam backlink e link building
Innanzittutto non comprare o vendere mai backlink visto che Google ha innescato diverse penalità per molti siti che hanno usato link a pagamento.
Devi anche fare attenzione di non aggiungere un gran numero di backlink in poco tempo perché Google penserebbe che stai usando un software per farlo.
Assicurati che i tuoi backlink siano rilevanti sia per il tuo contenuto sia per la tua nicchia. Se il sito da cui proviene un backlink e’ penalizzato da Google anche il tuo sito verrá a sua volta penalizzato.
Cosa fare se il tuo sito è stato penalizzato
Innanzitutto armati di pazienza e non spaventarti. Cerca di correggere tutti i problemi che ti è possibile.
Se vuoi farti amare da Penguin, costruisci link naturali basati su contenuti che crei tu, e non duplicati!
Se vuoi farti amare da Panda, produci contenuti intelligenti che siano genuinamente utili.
Ricorda che...
Penguin odia i contenuti di bassa qualità e l’abuso di keyword, mentre Panda non sopporta i contenuti brevi e gli alti tassi di Bounce Rate
Nell'articolo completo che trovi sul Blog ci sono anche tre interessanti risorse che possono essere utili nella risoluzione di problemi inerenti alle penalizzazioni e, ovviamente, un'infografica che illustra in modo chiaro e simpatico i compiti dei due algoritmi.