Il video come trend 2022
Non molto tempo fa scrivevo sul mio blog di come i social cambino tutto giusto quando cominci a capirci qualcosa, "un po' come la vita".
In realtà c'è poco da scherzare, nel senso che abbiamo ormai imparato come il mondo dei social viaggi a una velocità oserei direi spaziale, e come sia necessario adeguarsi. Soprattutto per chi, ogni giorno, ci lavora. Tra i tanti cambiamenti che interessano gli addetti ai lavori c'è sicuramente quello che riguarda i contenuti: oggi parliamo proprio di questo.
Avrete certamente notato come tutto sia diventato un proliferare di video. Brevi, lunghi, informativi, che dicano già nei primi secondi cosa propongono, di cazzeggio (si può dire cazzeggio?! 😂).
Questa evoluzione trova una delle cause principali nell'ascesa di TikTok, il social tutto cinese che si è affermato in Italia - spopolando, letteralmente - durante il primo lockdown.
Ma non è solo questo.
I brand, infatti, sono progressivamente passati dal social listening - una sorta di "controllo" via social dei termini a essi associati per verificarne il valore positivo, negativo oppure neutro - alla conversational intelligence: un termine che mi piace moltissimo perché fa tanto James Bond, del tipo 007 Missione Social Network... 😂
Invece, indica un incrocio ampio di dati e analisi sulle conversazioni riguardanti un brand.
Di base, la questione sembra essere una: il tempo. Tempo che gli utenti pare abbiano rivalutato durante la pandemia, che si vuole impiegare bene e, preferibilmente, senza spenderne troppo. Ecco che in questa sorta di crepa nei post tradizionali (ossia quelli con foto e testo, che forse non moriranno mai, ma potrebbero arrancare) si insinuano i video.
Per capirci, quelli in stile reel che conosciamo su Instagram.
Consigliati da LinkedIn
Persino lui, Instagram, social fotografico per eccellenza, ha più volte dichiarato l'intenzione di orientarsi sempre più verso questo formato. Già dallo scorso settembre, infatti, Adam Mosseri - responsabile di Instagram, per chi non lo sapesse - ha affermato con decisione di questo passaggio via via sempre più marcato verso i video.
Il mio parere? Ci sta, perché quando il popolo si esprime bisogna dargli ascolto... ma per me, che ho un amore smisurato da sempre verso le fotografie (e soprattutto verso i momenti che possono immortalare/significare), cambia poco. Nel senso che continuerò a postare foto sul mio profilo IG, perché è una cosa che mi piace fare. ❤️
E poi perché penso un'altra cosa: l'unicità di questo social sta proprio nelle foto e credo che non dovremmo perdere del tutto quelle che sono le specificità. Cominciando a vedere video da tutte le parti, non c'è il rischio che tutte le piattaforme si uniformino, sembrando di fatto tutte uguali?
Comunque, in quanto addetta ai lavori (detto con tutta la modestia del caso!), anche io sto studiando questa storia dei video facendo dei piccoli esperimenti.
Il primo a gennaio, con il mio primo reel serio: qui l'esito.