IMPARARE A MODIFICARE LE PROPRIE EMOZIONI PER MODIFICARE IL PROPRIO CERVELLO

IMPARARE A MODIFICARE LE PROPRIE EMOZIONI PER MODIFICARE IL PROPRIO CERVELLO

Il modo in cui codifichiamo ciò che accade attorno noi, ha un ruolo centrale nella struttura del nostro cervello. Quello che accade all’esterno di noi, viene recepito in un dato modo che genererà un’emozione, sia essa positiva o negativa, capace di modificare la struttura del nostro cervello.

Possiamo quindi intuire che quello che noi diventiamo, può essere modificato. Per portare degli esempi pratici, possiamo fare riferimento alla meditazione. È stato, infatti, scoperto che le tecniche meditative riescono a modificare positivamente la struttura cerebrale. La meditazione è una pratica che, se eseguita con costanza, riesce a indurre l’individuo ad uno stato di benessere, modificando i livelli ormonali cerebrali.

Le emozioni, quindi, possono essere ricreate dentro di noi. Per facilitare la comprensione di questo aspetto, si può utilizzare l'esempio degli attori che eseguono il metodo Stanislavskij. Questo metodo si basa sulla ricerca di un’emozione che gli attori hanno vissuto nella loro vita, che possa richiamare lo stato d’animo del personaggio che interpretano. In questa ricerca, se il personaggio sarà un uomo tipicamente depresso e distrutto dalle vicissitudini della vita, l’attore dovrà ricercare dentro sé stesso, quella situazione in cui si è sentito talmente demoralizzato da poter trovare un punto di connessione con i tratti distintivi del ruolo da interpretare. Una volta trovata quell’esperienza, nell’archivio della sua memoria, dovrà conviverci fino a fondere quello che ha provato in quel dato momento della propria esistenza, con il personaggio da interpretare. Non sono pochi i casi di attori che dopo aver interpretato un ruolo per diverso tempo, abbiano avuto difficolta a ritrovare la personalità in cui si rivedono.

A fronte di ciò, studi approfonditi dimostrano come per innescare un’abitudine, serva un numero di giorni pari a 21, nello specifico, dai 21 giorni in su. I medici chirurghi plastici, stimano che in media nei pazienti sottoposti a interventi di plastica facciale, serva un tempo pari a tre settimane per abituarsi al loro nuovo volto. Questi dati, quindi, dimostrano che le emozioni, sono capaci di generare uno stato di benessere o malessere e che è possibile generare queste emozioni prescindendo dalle situazioni esterne come nel caso della recitazione o della meditazione.

È possibile, quindi, applicare dei metodi per gestire attivamente le emozioni ristrutturando di conseguenza i processi cerebrali.

  • Un metodo è quello di pensare e individuare un evento associato ad uno stato emotivo desiderato, identificando le caratteristiche, i comportamentali e le situazioni necessarie. Partendo da quella situazione ed emozione, si può simulare quel comportamento, fare questo pochi minuti al giorno, permetterà di vivere le caratteristiche emotive che volete acquisire nella vostra quotidianità. Sperimentare questa attività la sera, prima di andare a dormire, anche per pochi minuti, trattenendo quella sensazione, può portare il vostro risveglio in linea con l’emozione con cui vi siete addormentati.
  • Un'altra attività utile è quella di stilare una lista, definendo che tipo di emozioni vorreste provare, scrivendole su un foglio e, man mano che provate delle sensazioni piacevoli, coerenti con ciò che desiderate, annotarle. È possibile scrivere tutte le emozioni che volete provare, dedicando qualche minuto alla pratica, ogni giorno. Si può essere anche più dettagliati, immaginando il tipo di persona che voi vorreste essere, che possieda tutte le caratteristiche mentali ed emotive che voi desiderate, successivamente potete impegnarvi interpretare quella persona con quelle caratteristiche, ricordando di farlo proprio come degli attori che ricercano dentro sé stessi le stesse emozioni del personaggio che devono interpretare.

E’ possibile inoltre ricercare le emozioni che volete provare anche dentro le vostre esperienze passate, questo è un lavoro intimo, perché solo voi sapete quali esperienze della vita hanno portato uno stato di assoluto benessere.


Il personaggio che avete creato attraverso questi metodi, altro non è se non la migliore versione di voi stessi. La persona che voi vorreste essere potrà esistere, è esistita ed esiste ancora dentro di voi. Se scegliete di andare a ricercarla nelle vostre esperienze passate, vedrete che, anche se forse solo per pochi giorni o per pochi attimi, quella persona ha avuto modo di esprimersi in termini di emozioni e il vostro cervello ha modificato la sua struttura.

Le gestione e il riconoscimento delle emozioni, quindi, possono essere utilizzate nel presente per modificare la struttura del cervello e del comportamento con un fine migliorativo, ricercando e ricreando degli stati emotivi coerenti con ciò che si vuole.

È bene ricordare che la ricerca però non è finalizzata a ritornare ad essere ciò che si era un tempo, poiché l’evoluzione fa parte della vostra esistenza, andare indietro non è auspicabile, né possibile, perché negli anni che vi separano da quello stato d’animo, avete accumulato un bagaglio di esperienze, sia positive che negative, bisogna imparare ad utilizzare tutte queste emozioni con un fine evolutivo e migliorativo. Dovete essere consapevoli, quindi, anche delle esperienze negative, senza rifiutarle o negarle, ma accentandole, perché rappresentano lo stato d’animo che non volete ricreare. Saranno il vostro campanello d’allarme e qualora vi avviciniate nuovamente a quel tipo di emozioni, saprete riconoscerle e gestirle, ricordando quali conseguenze negative potrebbero arrecarvi.

In conclusione, l’obiettivo di vivere consapevolmente ed efficacemente i propri stati d’animo, è quello di creare una persona diversa, una persona capace di comprendere con quali emozioni vuole convivere al fine di modificare in senso migliorativo ogni sfera della propria vita.


Maura Narcisi

Docente Master I livello HR Training Management & Development- Digital Learning Specialist - Talent Developement Services

7 mesi

Interessante!

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate