In-store shopping, la necessità di un’esperienza lineare tra online e offline

In-store shopping, la necessità di un’esperienza lineare tra online e offline

Il negozio ha bisogno di tornare al centro delle modalità di acquisto dei clienti. Solo la tecnologia può aiutarlo.

Al lavoro, nel tempo libero, in vacanza, persino durante una corsa al parco. La digitalizzazione delle esperienze è un trend preponderante sotto vari aspetti. Sono oramai poche le attività che compiamo ogni giorno del tutto“sconnesse” dal web, dalle sue logiche e dinamiche. Uno dei settori che ha sofferto maggiormente il passaggio dal „fisico“ al „digitale“ è l’acquisto in-store, senza grosse distinzioni tra le categorie di appartenenza.

Oggi, più che mai, siamo soliti recarci al supermercato di fiducia solo dopo aver visualizzato le offerte sullo smartphone, oppure visitiamo i negozi solo per capire quanta reale differenza ci sia tra il prodotto offerto dietro la vetrina “reale” e quella virtuale. Capita anzi di cercare dallo stesso punto vendita l’articolo sul web, per decidere immediatamente se vale la pena o meno acquistarlo, sia per quanto riguarda i giudizi che per il prezzo.

Percorsi decisionali del genere non sono certo unici ma appartengono al comportamento della stragrande maggioranza dei consumatori. Si sente dunque la necessità di svecchiare strumenti e metodi che oggi confinano gli store ai margini delle scelte di acquisto delle persone. In che modo? Introducendo al loro interno vari strumenti digitali.

Incrementare il coinvolgimento dei clienti negli esercizi commerciali è possibile solo attraverso la tecnologia. L’assunto cardine della trasformazione dello shopping in-store è il passaggio del negozio da anello debole della catena di vendita a volano per l’omnicanalità, un ambiente dove è forte l’integrazione lineare tra tutti i punti di contatto tra il brand e i clienti. Le strategie da applicare sono diverse e del tutto percorribili: pensiamo alla gamification, al marketing di prossimità, al camerino interattivo, alla personalizzazione „su misura“, alla fusione tra l’online e l’offline tramite le app con la scontistica dedicata.

Senza trascurare un elemento di valore di cui internet è privo: l’interazione emotiva e partecipata dei commessi, che possono dar vita a opportunità di up/cross-selling fondamentali, spingendo verso l’impulso all’acquisto che in rete si perde tra le decine di click. Ignorare la necessità di un deciso passaggio di consegne tra il vecchio modo di pensare il negozio e le nuove piattaforme di ingaggio non è più possibile. Il rischio è di perdere sempre più terreno rispetto alla concorrenza, che già sperimenta soluzioni cross e omnichannel.

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Laura Rona

Senior Sales Development Executive - Global Digital Hub

8 anni

Proprio ieri osservavo il comportamento di una commessa in un negozio di borse: guardava infastidita una ragazza che stava consultando attraverso il suo smartphone alcune offerte. Purtroppo non tutti i sales assistant negli store si sono adeguati a questa inevitabile tendenza e credo che invece un loro cambio di atteggiamento/mentalità aiutato dalla tecnologia che oggi abbiamo a disposizione, contribuisca a rinvigorire il rapporto umano con il cliente e accresca poi anche le revenue.

Andrey Golub

#Technology & #Strategy #Innovation. #FashionTech #DeepFashion #DesignAutomation #DigitalTransformation #MicroAutomation #DataDriven

8 anni

Bravo! Avrei poco o niente da aggiungete, e non avrebbe ne anche senso. Sottoscrivo e faccio subito repost!

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