Innamorati di me!

Le emozioni sono quelle sensazioni impalpabili che ognuno di noi prova continuamente e che rispondono ad una comunicazione sia verbale che non verbale. Il sorriso casualmente scambiato in metro per esempio, o ancora un espressione seria dipinta sul volto prima di un importante esame e cosi via. 

Mogol e Battisti ci scrissero una canzone, William Shakespeare le sue opere, il Cinema la sua stessa essenza, senza considerare il teatro, dove addirittura le emozioni vengono utilizzate per essere riprodotte e trasferite immediate ad un pubblico. Ed è quello che la scrittura fa ed ha sempre fatto. La comunicazione verbale scritta, che ha arricchito opere e romanzi, ha donato all'umanità emozioni senza tempo.

Cosa sarebbe, in fondo, la comunicazione senza il lascito di un' emozione?

Vero è che ci sono dei gesti naturali non dettati da una particolare emozione in natura. Dei gesti involontari, meccanici. Ma ne siamo davvero sicuri?

Le emozioni manovrano, guidano, sono determinanti nella scelta di un lavoro piuttosto che un altro, in un progetto, in un'idea.

         Impalpabile. Si come l'aria. No, non come l'aria come un essenza      quasi primordiale. E poi quella musica. La senti. Io riesco addirittura a percepire le dite, che leggere, toccano i tasti di quel piano, e compongono in maniera del tutto inconsapevole, una danza. E sento le note che si rincorrono e si spezzano sulle onde di questo mare. In tempesta, come il mio animo, come il mio corpo. Vorrei risentirla quella musica, la vorrei rivivere, vorrei ritornare a casa, dopo il lavoro, e spegnere ogni pensiero e sentire solo esclusivamente quella musica.

Questo è solo l'incipit di quello che può essere un racconto, un romanzo breve oppure potrebbe racchiudere un'idea, un concept per un video di una pubblicità. Ecco. Un piccolo prodotto che può generare delle emozioni. E le emozioni legano. Sono esperienze che accomunano, che identificano, che fanno rivivere un ricordo che può essere rappresentato da un profumo, da un sapore. 

Di certo non è una scoperta. La pubblicità soprattutto televisiva nasce per trasmettere a chi la guarda nuove emozioni. E la stessa "condivisione" che corre sui social e nel particolare nel social media marketing. La condivisione di emozioni, del primo bacio, del primo sorriso, del piatto della nonna, delle scarpe all'ultima moda. Non si condivide solo il soggetto materiale ma soprattutto l'emozione provata in quel determinato momento., emozione che possa essere assolutamente condivisa, capita, compresa anche da altri. 

E l'immedesimazione, poi, che può fare scattare la voglia di possedere, provare o imitare quella stessa emozione e dunque, nel caso di una strategia di web marketing creare interesse, condivisione e acquisto.

Facciamo in modo che un cliente si innamori di noi. Di noi che vendiamo il nostro lavoro e di loro che vendono non solo prodotti ma la loro immagine.E che sia un amore ricambiato.

Il cliente è una persona. Un cliente prova emozioni, mai dimenticarsene. Quindi che il prodotto sia come noi intendiamo venderlo, che rifletta la nostra passione, il nostro essere. Che sia un piatto di spaghetti o un impianto fotovoltaico, che sia una dieta dimagrante o un maglione. Innamorati di me. In fondo siamo tutti innamorati di qualcosa o qualcuno di cui non possiamo fare a meno. 

L'analisi della fotografia, che ho utilizzato come immagine in evidenza di questo post, è una foto che viene riproposta da mesi sui social network, soprattutto su instagram. Una donna di cui non si conosce il volto, che guarda assorta qualcosa: un lago, un tramonto, un fiume, un particolare monumento.