KARINA NEL BOSCO
Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera. Karina Chikitova è una bella bimba di 4 anni e vive in una casa isolata ai margini del bosco vicino al villaggio di Olom in Siberia. Il 29 luglio del 2014 il padre di Karina, boscaiolo, si incammina per andare a lavorare in un villaggio vicino; dopo poco Talina, la madre ventiduenne, chiama la bambina che è in giardino a giocare col suo cane, un cucciolo di nome Naida, per il pranzo. Ma non ottiene risposta: uscita di casa, non vede né la bimba né il cane. Karina per seguire il padre è entrata nel bosco in compagnia del cane. Poi ha capito che non l'avrebbe raggiunto e ha cercato di tornare a casa, ma non ha più ritrovato la strada. Da qui comincia un'odissea che andrà avanti per 11 giorni.
Immaginate una bimba di 4 anni sola con il suo cane nella natura selvaggia siberiana, in mezzo a orsi e lupi e ai mille pericoli della foresta. Karina e Naida vagano nella fitta boscaglia senza una meta prestabilita, giornate lunghissime e notti freddissime; la bambina mangia bacche selvatiche e beve l'acqua dei ruscelli, poi quando cala la sera si addormenta in mezzo all'erba alta accoccolata vicino al cane per riscaldarsi. Poi un giorno sparisce anche Naida, e lei resta sola, disperata, priva di forze. A casa intanto regna la disperazione: sono passati 10 giorni da quando la bimba è sparita. Talina e il marito hanno chiamato subito la polizia: la buona notizia è che non ci sono tracce di sangue o resti di vestiti strappati, quindi non è stata attaccata da animali selvatici. Ma giorno dopo giorno le ricerche non danno esito, e la speranza si fa sempre più flebile. Le squadre di soccorso fanno il possibile, ma per addentrarsi nel fitto della foresta attendono l'intervento di forze speciali equipaggiate contro gli orsi e i lupi, in estate assai numerosi. Che non arrivano.
Avete presente i vecchi telefilm di Lassie o Rintintin? Bene, il cinema come spesso accade è una brutta copia della realtà. Il 9 agosto al villaggio vedono arrivare Naida. Il cucciolo è solo, e la paura dei genitori si trasforma in angoscia. Il cane però corre verso il bosco, fa capire in qualche modo che vuol essere seguito. E guida i soccorritori nell'area dove ha lasciato Karina. La trovano rannicchiata nell'erba, non ha più le scarpe, è stanca, affamata, ma ha solo qualche escoriazione, graffi e punture di insetti. Ha perso molto peso ma, ricoverata in ospedale, in pochi giorni si riprende e torna a casa. Oggi a Olom una statua a Naida, cane-eroe e alla sua padroncina ricorda la vicenda. Karina ha 10 anni, vive in un college a Yakutsk a 350 miglia dal suo paese, è una promessa della danza e in estate andrà a Mosca per incontrare le stelle del balletto russe.
A cura di Luciano Donzella dal Blog dell'Impossibile, scopri di più sul sito!