LA CADUTA DELLA STERLINA E IL RITORNO DEL RISK OFF
Non c’è tregua per la sterlina, che scivola persistentemente contro tutte le valute e in particolar modo contro Euro e Dollaro. Sul fronte delle correlazioni, la notizia del possibile mancato accordo sulla Brexit, significa in sostanza correlazione specifica Gbp, cioè di fatto il mercato concentra la propria attenzione su questo cambio, dimenticando quasi gli altri. Nelle ultime ore però si è cominciato ad intravedere una sorta di contagio anche alle altre valute, che hanno iniziato a perdere terreno rispetto al biglietto verde, in evidente recupero. Il dollar index, infatti, è arrivato sulla trendline discendente che congiunge i massimi di periodo testati nel mese di Marzo quando andò a toccare il livello più alto a 104.08, per poi iniziare una lunga e costante discesa passata poi per i top infra-periodali costituiti da 100.50 e 97.66 che rappresentano poi i livelli che congiunge la trendline in oggetto. Il livello passa ora esattamente a 93.55 60 area che è poi quella del prezzo attuale. Un eventuale breakout spingerebbe il dollaro almeno fino a 93.95 00, al di sopra del quale non c’è nulla fino a 95.60 65. Attenzione quindi alla price action di oggi fino a fine settimana perché questa potrebbe confermare il definitivo recupero del dollaro, in questo mese di settembre che pare iniziato all’insegna di un ritorno della divisa americana dopo mesi di sofferenza. Tornando alla sterlina, dobbiamo segnalare la presenza di supporti significativi solo a 1.2850, così come per EurGbp il livello chiave si trova in area 0.9150 60. A mettere benzina sul fuoco sul tema Brexit, poi ci pensano ora i vari stati Europei che chiedono reciprocità e pretendono che la Gran Bretagna ceda al compromesso, altrimenti l’accordo è impossibile. Ad alimentare questo ritorno della divisa Usa, ci pensa anche la discesa dei mercati azionari con il Nasdaq che da Giovedì scorso ha ceduta circa 1500 punti, oltre il 10 per cento. Per non farci mancare nulla, tutto arriva sempre nello stesso momento e tra le notizie che alimentano il risk off, c’è quella di Astra Zeneca che ha sospeso per il momento lo sviluppo del vaccino a causa di una sospetta reazione avversa nei pazienti che lo avrebbero testato in fase di sperimentazione. Insomma, sembra che il risk off possa tornare prepotentemente di moda e come nel 2019, a scatenare il movimento è stata ancora una volta la divisa britannica e questo stillicidio che ormai rappresenta l’accordo sulla Brexit, di cui sentiamo parlare, pensate, dal Giugno 2016. Oltre 4 anni per trovare forse una soluzione, qualsiasi essa sia. E non si è ancora trovata, tra le altre cose. Pertanto un’altra giornata in cui possiamo attenderci probabilmente forza di dollaro, che resta da comprare su ogni correzione. Anche oggi non ci sono dati rilevanti e tali da modificare sostanzialmente le price action. Probabilmente i migliori market movers saranno le dichiarazioni dei vari politici sulla Brexit stessa. Buona giornata e buon trading.