ELEZIONI INGLESI ALLE PORTE, STERLINA SUGLI SCUDI

A differenza degli anni precedenti, questo 2019 passerà alla storia come il meno volatile degli ultimi 30, almeno osservando il mercato delle valute. Le ragioni le conosciamo e non vogliamo ripeterle, ovvero sono legate alle due questioni fondamentali, Brexit e dazi, che ci tengono incollati alla sedia rispettivamente da due e quattro anni ormai. E non sembrano ancora trovare una soluzione. Abbiamo ripetutamente parlato del secondo mentre sulla Brexit, molto si deciderà il prossimo 12 dicembre, ovvero tra 6 giorni, quando gli inglesi saranno chiamati alle urne per decidere chi li guiderà nei prossimi anni e chi si assumerà la responsabilità di portarli fuori dalla Ue. I conservatori sono in testa ai sondaggi di circa 10 punti percentuali e ciò è bastato per scatenare la salita della valuta britannica, che beneficia dell’eventualità che questa volta Boris Johnson sia in grado, numeri alla mano, di far passare l’accordo Brexit già stipulato con la Ue, all’interno del parlamento britannico. La rottura di 1.3020 ha spinto i prezzi a 1.3160 70 area, primo livello di resistenza chiave, a cui seguirà probabilmente 1.3260 70. Resistenza successiva e infine 1.3370 80. Potrebbe anche essere il classico caso di buy on rumors and sell on news, questo pare innegabile, ma certamente, il movimento delle ultime ore, in assenza di notizie, pare interessante. Sulle altre valute, non c’è molto da segnalare, se non che sembra emergere una inversione di lungo periodo per la divisa americana, dopo due anni di salita ininterrotta. La sensazione è che il contagio del rallentamento globale sia arrivato anche negli Usa e il dato di oggi sui payrolls delle 14.30, se negativo, non farà altro che confermare quella che è più di una semplice sensazione. La tenuta e il consolidamento delle oceaniche, in contemporanea alla discesa del UsdCad sembrano una conferma di quanto stiamo dicendo anche se tecnicamente, occorrono conferme , essendo i livelli chiave di medio lungo termine non lontani da quelli attuali, ma non ancora violati, questo va ammesso. Osservando l’EurUsd si ha la stessa sensazione, ovvero che il mercato sia long dollari pesantemente e abbia posizionato degli stop su livelli più bassi ed è questo che permette all’euro di consolidare al rialzo, pur avendo un delta tasso pesante per chi resta long di moneta unica. Oggi giornata che resterà immobile o quasi, almeno fino alle 14.30 poi vedremo se il dato sui payrolls riuscirà a far chiudere il dollaro sotto certi livelli oppure no. Elmetto in testa e prudenza. Buona giornata e buon trading.  


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