La coppia dopo la nascita
di Carmen Rizzelli e Silvia Tassini
Tutti sanno che quando nasce un bambino nascono anche una mamma ed un papà. Lo si legge ovunque ed ormai è un adagio entrato nel nostro quotidiano.
Ciò che pochissimi sanno o osano dire è che in quel preciso momento scompaiono una compagna ed un compagno. Non lo fanno in maniera definitiva e non vengono rapiti da esseri alieni. Semplicemente lasciano la scena e vi si ripresenteranno dopo circa 12 mesi, più o meno….. Non sempre la sparizione è totale e si assiste a fugaci comparsate che attirano l’attenzione dei neogenitori ma solo per quel lasso di tempo.
Che la coppia coniugale faccia un po’ da sfondo alla coppia genitoriale è fisiologico: tra un risveglio e una poppata, una canzoncina e un cambio pannolino, tra la gioia del primo sorriso e la stanchezza delle lavatrici e del rientro al lavoro, le energie per se stessi e per la coppia sembrano proprio non esserci.
E’ il momento in cui possono attivarsi fantasie nostalgiche del “come eravamo” o in cui antiche frustrazioni esplodono e nuovi rancori nascono generando discussioni, chiusure e mutismi, incomprensioni. Il rischio è allontanarsi, perdersi e alla fine non riuscire a ritrovarsi. O meglio a incontrarsi di nuovo, gli stessi ma diversi ognuno con il proprio cambiamento.
La coppia genitoriale e quella coniugale possono percorrere strade parallele e intrecciate o sovrapposte contemporaneamente, andare a braccetto o fare a cazzotti.
Potrebbe capitare che una mattina, proprio nella cucina di quella famiglia di cui sopra, si incontrino davanti alla caffettiera due individui adulti, abbastanza sfiniti, probabilmente spettinati, forse un po’ appesantiti e portatori sani di chiazze di rigurgiti sui pigiami.
Si guarderanno prima con sospetto e circospezione e poi con interesse crescente fino al momento in cui, chissà, magari il suono della voce o una particolare luce negli occhi evocherà in loro un’immagine lontana ma familiare. Da quel momento, come nella migliore “recherche” di proustiana memoria un’immagine se ne tirerà dietro un’altra ed alla fine quei due adulti in quella cucina vivranno una contemporanea epifania: “è la mia compagna!” “è il mio compagno!”.
Ovviamente le cose non vanno né sempre tragicamente male né così magicamente bene.
Il messaggio che però ci sembra importante trasmettere è che la coppia coniugale non lotterà da sola per mantenere aperti i propri spazi, siano essi affettivi, comunicativi o sessuali. Se quella mamma e quel papà non presteranno cura ed attenzione anche a questa dimensione potrebbe anche accadere che i sopracitati adulti in cucina possano anche non riconoscersi più, o al contrario sentirsi molto arrabbiarti l’uno verso l’altra a causa della sensazione di perdita e di trascuratezza.
A volte basta poco per evitare tutto ciò. Basta prestare qualche attenzione, curare la comunicazione, anche se spesso va rubata ai pargoli. E’ necessario poter osservare i mille cambiamenti dentro e fuori di noi per comprenderli, accettarli e poterli condividere con il proprio compagno di viaggio.
Quando tutto ciò sembra complicato è possibile anche farsi dare una mano e magari immaginare di poter condividere con altri viaggiatori uguali a noi, in un percorso di accompagnamento guidato che, con toni leggeri e divertenti, possa offrire uno spazio protetto per accogliere queste coppie genitoriali ma ancora coniugali.
Facilitatrici del percorso “La coppia dopo la nascita” saranno la Dott.ssa Carmen Rizzelli e la Dott.ssa Silvia Tassini.
Gli incontri si terranno presso la sede di Mamme and the City in Viale B. Buozzi 61 a Roma zona Parioli. Per saperne di più e per consultare il calendario cliccare qui
Per ulteriori informazioni potete scrivere ad info@mammeandthecity.it
Articolo pubblicato sul sito di Mamme and the City.