Breve panoramica sulla Psicologia perinatale

Breve panoramica sulla Psicologia perinatale

"Parlare di psicologia perinatale è parlare di desiderio e del sapergli fare spazio, di scelta e di attesa, di tempo sospeso a volte dolce e altre difficile, di accoglienza del figlio/a che arriva nell’immaginario, nel corpo e nella realtà, di accettazione di caleidoscopiche emozioni e di bisogni profondi ed essenziali sia propri che del/la bambino/a.

Parlare di psicologia perinatale è raccontare della felicità e della soddisfazione per la realizzazione in fieri di un progetto di vita ma anche della perdita di ciò che, cambiando, non sarà più come prima

La transizione alla genitorialità comporta infatti una trasformazione identitaria, di ruoli e status, la possibilità di divenire coppia genitoriale senza perdere la dimensione coniugale, la costruzione di nuovi equilibri con la famiglia d’origine, l’avvio della relazione di accudimento con il/la figlio/a.

E’ un periodo dinamico in cui i confini corporei delle madri e psichici di entrambi i genitori sono meno definiti e più fluidi nella ricerca di forme e perimetri psicofisici più attuali a fondamento dell’identità genitoriale. E’ un momento in cui si entra in contatto con capacità generative e creative, con potenzialità e risorse ma anche con sensazioni di inadeguatezza, solitudine, e a volte con l’esperienza di nascite difficili e di lutto. (...)"

Estratto dell'articolo "Breve Panoramica sulla Psicologia Perinatale" pubblicato nella rubrica "Psicologia Perinatale: riflessioni e approfondimenti" a cura di Carmen Rizzelli.

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