La guerra dei pagamenti digitali

La guerra dei pagamenti digitali

Dopo ApplePay, SamsungPay, AndroidPay, ora anche WhatsApp sta puntando su un nuovo servizio di pagamento on line, simile a quello di WeChat, in grado di consentire lo scambio di denaro tra gli utenti, semplicemente usando i messaggi.

Dal punto di vista tecnologico, una nuova piattaforma di pagamento non rappresenta una novità. Quello che invece fa la differenza sono i numeri: WhatsApp ha 1,3 miliardi di utenti attivi al mese, 1 miliardo al giorno. Ogni giorno vengono scambiati 55 miliardi di messaggi, 4,5 miliardi di foto e 1 miliardo di video. Risulta quindi evidente che l'ingresso di WhatsApp nei sistemi di pagamento on line avrà importanti ripercussioni sui competitor.

Stiamo assistendo ad una vera e propria guerra dei pagamenti, che stranamente non coinvolge direttamente le banche, ma i colossi tecnologici. La digitalizzazione infatti sta impattando su diversi settori, a maggior ragione anche quello dei pagamenti. I futuri competitor delle banche saranno proprio questi colossi tecnologici: Apple, Samsung, Google e Facebook, e non solo.

Per quanto riguarda il settore dei pagamenti, ad oggi sono due le principali modalità: le applicazioni che integrano i sistemi peer to peer oppure la tecnologia NFC ovvero la possibilità di pagare tramite lo smartphone senza contatto.

Per quanto riguarda le applicazioni, la prima società a partire è stata la cinese WeChat, un impero da oltre 200 miliardi di dollari e 30 mila dipendenti, con 762 milioni di utenti attivi a maggio 2016. Il segreto del successo di questo social è da ricercarsi nella facilità con cui si scambiano messaggi e pagamenti in denaro a costo zero in maniera rapidissima . Basta infatti inquadrare un QR code per fare anche piccoli pagamenti, come la mancia al cameriere, una bibita o un caffè al distributore automatico, per non parlare dei giochi on line. Fare un pagamento tramite WeChat è più facile di bere un bicchiere d'acqua!

E' proprio questo che spaventa le banche, anche in termini di regolamentazioni e tutela della privacy, soprattutto se ora anche in Europa arriva un competitor così potente. Infatti l'elevato numero di utenti di WhatsApp, uniti alla possibilità di effettuare pagamenti peer to peer attraverso uno smartphone e in pochi secondi, potrebbero dar vita a spostamenti di denaro enormi, capaci di mettere il crisi l'egemonia delle banche. Infatti il mercato dei pagamenti digitali è molto ampio, si parla di 190 miliardi, anche se ad oggi riguarda principalmente le carte di credito. Ad oggi, perché un nuovo possibile scenario che potrebbe esserne influenzato è l'E-commerce. Infatti se il nuovo sistema di pagamento di WhatsApp si diffonderà velocemente, basterà integrarlo negli e-commerce, essendo di più semplice utilizzo. Si dovrà però fare attenzione alla mancanza di regolamentazione, perché al momento mancano le normative a tutela del consumatore.

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