La Juve, la Champions, e l'ascensore sociale bloccato
La Juventus continua a macinare scudetti ed ad essere umiliata in Europa… perché?
Perché la Juve rappresenta il paradigma della società italiana e del suo ascensore sociale bloccato – da decenni.
Come la nostra politica: sempre gli stessi o al massimo i nuovi cooptati dai vecchi. Come il baronato nelle cattedre universitarie. Come i parenti del potente di turno messi davanti ai meritevoli in graduatoria.
Che in Italia non esista una vera competizione ed alternanza al vertice, è drammatico (e non sto parlando solo di Calcio ma di industria, di lavoro e di politica), ma ne siamo tutti talmente abituati ed anestetizzati che nessuno se ne lamenta.
Quando si cristallizzano le posizioni di potere, si indebolisce tutta la struttura perché si riduce lo stimolo a migliorarsi. Chi domina nella sua “zona protetta” crolla quando si confronta con chi vive immerso nella libera e vera competizione per il risultato (microimprese che però "fanno rete", lavoro solo prezzo più basso, politica populista, laurea triennale). E con lui crollano tutti gli altri, perché in un sistema non realmente competitivo siamo tutti più deboli.
Se non c’è incertezza nella competizione ed alternanza al vertice mancano i presupposti per essere liberi e per realizzarsi: nello sport, nell’industria, nella vita, nello studio. Niente competizione, niente alternanza, niente democrazia, niente libertà.
Tra poco la Juve sarà glorificata dell’ottavo scudetto consecutivo, e nessuno penserà che questa è la punta dell’iceberg di una società drammaticamente ingessata.