LA POLITICA ITALIANA DI FRONTE AI PROBLEMI SI RITIRA PER POI TORNARE PEGGIORE DI PRIMA

MAGARI ANCHE VERGOGNARSI UN PO'....

Allora: è stranoto: quando l'Italia sta più male del solito la più svergognata e incapace classe politica che si possa concepire (la nostra) dichiara che non ce la può fare e si mette in fila dietro a un pifferaio venuto da fuori: Ciampi, Monti, Draghi... "Fate voi che avete un po' di sale in zucca, noi proprio non sappiamo che fare, se non danni".

Salvo poi, caso Monti docet, massacrare il pifferaio quando la grande paura sembra essere passata e ricominciare le indegnità che ci portano a spread sesquipedali, impossibilità di sistemare i conti, incapacità di spendere i soldi che ci danno, crisi isteriche e surreali (dovremmo inserire in Costituzione un articolo che vieta ai politici di dire: "Parliamo di contenuti, non di persone e poltrone"; è un rito falso e senza faccia).

Vergognarsi un po' ... no, non se ne parla proprio.

Stupefacente che un uomo come Draghi abbia accettato di mettersi, secondo le regole democratiche, a cercare di avere il consenso di Toninelli, Grillo uno e Grilla due (quella della felice deindustrializzazione del sud), della filibusta renziana, di sapienti tessitori piddini, della filibusta berlusconiana, magari anche di ex devoti del dio Po.

Credo che l'unica spiegazione plausibile sia "spirito di servizio". Chissà: forse finisce presidente della repubblica, forse finisce linciato dai social mentre le filibuste, graziate dalla storia ancora una volta, risalgono sul predellino.

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