La realta' delle aziende italiane oggi
In giro purtroppo si vedono sempre più negozi e piccole aziende con la serranda abbassata con la scritta “ svuoto tutto per cessata attività” ( viste già diverse, l’ultima proprio stamattina, un negozio della mia zona) questo dovuto chiaramente agli effetti che ha portato questo periodo legato alla pandemia.
E’ chiaro che per le attività è diventato molto problematico sopravvivere in questa situazione, molte costrette a chiudere, senza aiuti e con costi e tasse da sostenere.
Ormai questa emergenza sanitaria dura da 1 anno e purtroppo andrà avanti realisticamente ancora alcuni mesi (volendo essere ottimisti). Questa sta’ avendo un forte impatto su migliaia di imprese e lavoratori creando una crisi sul tessuto socio-economico molto seria.
Le analisi del Cerved pubblicata su Linkiesta del 10 Febbraio offrono un dato chiaro di queste conseguenze che riportano numeri davvero preoccupanti di 115 mila aziende a rischio fallimento, settori del turismo e ristorazione quelli più esposti, e 300 mila lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro.
L’ Istat ha diffuso stime preliminari sulla povertà assoluta per l’anno 2020 che torna a crescere toccando il valore più elevato dal 2005, indicando valori in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7% dello scorso anno +335 mila).
Comprendendo umanamente tutte le preoccupazioni e le incertezze per il futuro di tanti imprenditori che devono cercare di tenere botta e non abbattersi, anche se sono convinto che non sia per niente facile, devono cominciare a riflettere su quello che possono concretamente fare da qui in avanti se non vogliono rischiare di chiudere.
Innanzi tutto avere la consapevolezza, la forza e il coraggio, soprattutto in un momento complicato come questo, di attuare nuove soluzioni. Due concreti aspetti su cui poter intervenire, a mio parere, sono:
Primo punto importante: per una azienda il primo guadagno è il risparmio e sul mercato chi è il consumatore che spende di più? L’azienda stessa con le proprie spese!
Questo un imprenditore lo sa bene, per questo dovrebbe considerare la necessità di iniziare ad ottimizzare i propri costi fissi che è solo un primo passo ma molto importante per preservare la propria attività.
L' altro aspetto da prendere seriamente in considerazione è che oggi per le piccole aziende, con la globalizzazione dei mercati e l’avvento di nuove tecnologie, è diventato molto difficile fronteggiare l’avvento dei grandi colossi. Per sopravvivere risulta fondamentale formare una rete commerciale iniziando dal proprio territorio, in modo da ottenere dei buoni servizi a prezzi vantaggiosi, attraverso una collaborazione che ha l’obiettivo di unire le risorse e scambiarsi la propria clientela.
In questa ottica l’inserimento in un gruppo di acquisto offre anche l’opportunità di pubblicizzare il proprio brand, sia sul territorio che online, in modo da farsi conoscere da clienti nuovi, aumentare le proprie vendite e creare rete.