La trappola del "Se non lo faccio io, non lo farà nessuno"
Ti capita di avere giornate piene in reparto e di ritrovarti, poi, a fine turno stanchissima e nervosa con tutto e tutti?
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A me è successo tantissime volte
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Immagina che tutto questo capiti tutti i giorni: come ti sentirai?
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Non oso pensare, ma io ti posso dire come ero io: una iena.
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Spesso su di giri, per niente affabile e cortese con i miei colleghi e poco mite con i miei pazienti
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Un mix esplosivo, vero?
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E questo mio stato era alimentato da ciò che io credevo essere il vero problema: gli altri!
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Ebbene sì, per me il problema erano sempre gli altri. Da una parte i miei pazienti, che erano, a mio avviso, irritabili e sempre poco collaborativi (ma su questo sorvolavo) e dall’altra, soprattutto, i miei colleghi, rei di menefreghismo e poco inclini a fare il loro dovere (e questo mi faceva veramente arrabbiare)
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Anche tu hai pensato questo, vero? E lo capisco.
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Tuttavia, in realtà, il problema ha radici profonde dentro di te
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La causa del tuo malessere è, infatti, una delle tue qualità migliori, cioè il tuo forte senso del dovere
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Se non è ben gestito, infatti, un alto senso di responsabilità può spingerti a dedicarti completamente al tuo ruolo, portandoti a sacrificare tempo, energie e persino la tua stessa salute.
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Ma, soprattutto, può portarti ad avere il timore che gli altri non abbiano il tuo stesso livello di dedizione o che non comprendano la complessità della cura
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Risultato?
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Avrai la convinzione che “Se non lo faccio io, nessun altro lo farà”, perciò cercherai di rimediare facendo tutto da sola e questo ti porterà a sentirti sempre più isolata, frustrata e, spesso, senza energie.
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E, con il passare del tempo, tutto questo può perfino danneggiare il rapporto con i pazienti, poiché proverai risentimento e distacco emotivo, proprio ciò che volevi evitare
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Come puoi spezzare questo circolo vizioso?
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Attraverso la “rete”.
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Una rete non dipende mai da un singolo nodo, ma dalla forza dell’intreccio. Così come una rete si sostiene grazie all’interconnessione tra i suoi punti, anche il processo di cura può essere più forte se viene condiviso.
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Perciò, invece di fare da sola, coinvolgi gli altri e chiedi aiuto
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Questo non sminuisce il tuo valore e la tua dedizione, al contrario: arricchisce tutti, paziente incluso, e soprattutto, preserva il tuo benessere e la tua l’energia, che sono una preziosa risorsa
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Ricorda:
“Nessuno di noi è tanto forte, quanto tutti noi messi insieme.
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E tu, quando senti di dover fare tutto da sola, cosa fai?