LABIRINTI e SIRENE: i TRUCCHI per FARCI COMPRARE
Avete presente quella sensazione di disorientamento che si prova quando si entra in un grande magazzino? Fra indicazioni, cartelli, gigantografie, assenza di angoli, luci, musiche e profumi, tutti bulimicamente proiettati a stimolare ogni nostro senso…
Tutto questo non è casuale: farci perdere l’orientamento e suggestionarci è il viatico per farci consumare e spendere il più possibile
Noto come Gruen Transfer, in onore dell’architetto che ha progettato, per primo, gli shopping malls (centri commerciali), indica il momento in cui l’acquirente cade in uno stato di confusione e perde il controllo del suo processo decisionale.
L’allestimento di uno spazio pieno di oggetti, marche e prodotti può indurre il consumatore a perdere di vista la ragione per la quale è entrato in quello store e spingerlo a fare acquisti che non erano motivati da alcuna precedente pianificazione.
Questo momento di abbandono estatico è un effetto della narrazione della esperienza di consumo prima ancora che si sia consumata, una sorta di patto emozionale e psicologico che può colpire tutti, in determinati ambienti, rendendoci suscettibili ad impulsi di acquisto che potremmo rimpiangere più tardi.
Questo effetto è diventato di dominio pubblico grazie ad una trasmissione australiana che porta lo stesso nome, format poi venduto in tutto il mondo, che parla di pubblicità, scherzandoci sopra ma anche svelandone i trucchi.
Cosa deve accadere affinchè si verifichi il Transfer di Gruen?
Devono venir stimolati più sensi possibili, contemporaneamente. L'uso di specifiche illuminazioni e segnali sonori svolge un ruolo, così come i rumori ambientali e disposizioni spaziali di negozi ed esposizioni. Anche la temperatura e l'umidità possono interagire con il Transfer di Gruen, così come specchi e finestre.
Il transfer di Gruen è oggi una parte importante dell'architettura pubblicitaria e industriale. Numerose aziende hanno studiato il fenomeno applicandolo.
Cosa fare per tutelarsi dall’effetto Gruen?
Non potendoci legare mani e piedi come fece Ulisse per non lasciarsi incantare dalle ammalianti sirene, preparare in anticipo una dettagliata lista degli acquisti che sono necessari può essere una buona strategia e nel caso questo accorgimento non fosse sufficiente, chiedersi qual è l’utilità di ogni prodotto che ci tenta.
Sicuramente avere bene in mente che la collocazione degli oggetti non è casuale e neppure legata a una semplice economia di ordine, dovrebbe già di per sé bloccare il nostro portafoglio. A nessuno piace essere manipolati. O sbaglio?