L'ABITO FA IL MONACO (E IL MINISTRO)
Guarda le foto che ho affiancato (entrambe sul Gazzettino, stesso giorno, pagine vicine) e scova le differenze, come con la Settimana Enigmistica...
Facile, facilissimo.
Il ministro campione di gaffe Toninelli visita la Carnia colpita dal maltempo vestito come per lo spritz in centro o come per un'apericena sulle terrazze romane de La Grande Bellezza.
Su un altro versante (mediatico) il presidente del Veneto Zaia ispeziona il disastro nel bellunese senza abbandonare mai la divisa operativa della Protezione Civile. Ormai ci va anche a dormire, al posto del pigiama.
Lo so che sono cattivo e ingiusto, perché all'immaginifico Tony Nelly, qualche ora prima, in Comelico, il giaccone giallo della Protezione Civile l'avevano dato anche a lui.
Ma non c'è niente da fare. Uno ha comunque il vestito sbagliato nel posto sbagliato, l'altro è perfettamente calato nel contesto.
Domanda. Se tu dovessi giudicare l'approccio della persona guardando queste foto, e ci fosse un albero che ingombra una strada o un mucchio di fango da spostare, chi si farebbe da parte per non macchiarsi i mocassini e chi prenderebbe motosega e pala?
Lo so, sono ingiusto.
Ma così funziona il meccanismo comunicativo per immagini, soprattutto sui social. Soprattutto in questa società dopata, superficiale, schizofrenica.
Ma, visto che queste personalità conoscono alla perfezione questo meccanismo e lo usano a loro uso e consumo ogni santo giorno, H24, per catturare il consenso della gente, è meglio che imparino a usarlo come si deve. E non facciano le vittime e i perseguitati quando li pescano in fallo.
Okay, lo so che Tony è un poco indietro con i compiti a casa (dopo la milionesima gaffe lo hanno munito di badante “made in Casaleggio” per gestire i social), ma presentarsi sulle montagne straziate da un'ondata di maltempo epocale senza pensare che – nell'era dell'iper comunicazione e delle fotocamere ovunque) l'abito fa il monaco, vuol dire non averci capito niente.
Oppure non avere il dovuto rispetto per quanto è accaduto e per le popolazioni colpite.
Ps: su quanto conti nella società moderna l'abbigliamento per comunicare, ho dato un'occhiata anche in America: https://www.maurotosetto.it/politica-e-comunicazione/i-calzini-di-trudeau-e-le-scarpe-di-lebron-james-la-comunicazione-senza-parole/
(immagini tratte da Il Gazzettino del 6 novembre 2018, pagine 3 e 4)